Stars & Touch

CAPITOLO 92 - BRUCE

Purtroppo le mie tenui speranze andarono distrutte quando Lorelai uscendo dal silenzio esclamò: -" "Papà, cosa  è casso?"

In quel momento accadde di tutto, mentre la mia mente registrava quelle cinque parole, Michael aveva involontariamente messo il piede sul freno esclamando " Papà?????????". Sentii l'urlo soffocato di Miriam prima di avvertire che l'auto stava iniziando a girare su se stessa e si stava incanalando verso una piccola discesa che portava direttamente in un torrente che costeggiava la strada.

"Attento Michael" gridai stringendo forte a me il corpicino di Lorelai, "gira tutto lo sterzo", urlai "e dai gas, devi cercare di riportare i tre quarti della macchina sulla strada altrimenti finiremo dritti nel torrente".

Furono momenti di panico assoluto, la mia mente vedeva già i nostri corpi chiusi all'interno di quella scatole di lamiera riversi nelle acque gelide del Delta River. Non era propriamente un fiume anche se ne portava il nome , ma il torrente era abbastanza largo da rappresentare un pericolo.

Per la prima volta pregai, una preghiera silenziosa, breve, solo due parole. Signore aiutaci.

Non so se da lassù qualcuno aveva ascoltato il mio SOS, però Michael riuscì a uscire dal panico, fece esattamente la manovra che avevo suggerito e le gomme smisero di scivolare verso il basso.

Riportata la macchina in careggiata, questa tossicchiando si fermò, Michael era sudato, aveva gli occhi spalancati e respirava affannosamente. Nonostante ciò mi guardò e ripetè:- "Papà??????? Non pensi che abbia diritto a qualche spiegazione? Speri di far passare inosservata una cosa come questa? Ultimamente eri molto misterioso ed adesso capisco il perché, non deve essere facile vivere con un peso simile".

Continuava a fare domande e formulare considerazioni che mi gettavano in confusione, fu Miriam che riuscì a calmarlo, appoggiandogli una mano sulla spalla gli parlò dolcemente:- "Michael, Bruce non è il padre di Lorelai, abbiamo conosciuto questa bambina poche ore fa, era sul pulmino che abbiamo aiutato prima a raggiungere la meta".

" Ma la bambina ha detto" s'intromise lui...

"Lo so cosa ha detto, lo ripete in continuazione, tra Bruce e Lorelai in quel pulmino è nato un feeling speciale, appena l'ha visto lei l'ha subito chiamato papà e gli ha chiesto di portarla a casa sua. E' una bambina sola che è stata maltrattata malgrado la sua tenera età, ha tanto bisogno di affetto , vedi come lo stringe stretto per paura che lui la lasci andare o la riporti da suor Abelarda?"

"No la strega no, via la strega è cattiva" strillò Lorelai iniziando a piangere quando aveva sentito Miriam nominare quella suora.

Cercai di calmarla, sussurrandole dolci parole all'orecchio e rassicurandola che non sarebbe più tornata da quella suora.

"Bruce non fare promesse che non puoi mantenere" mi redarguì Miriam, poi continuò "Mi piacerebbe sapere come hai fatto a convincere Mrs Bridget a lasciarti portare via la bambina".

"Non è stato merito mio" confessai convinto, "per me ha garantito Donna Ester".

"Allora lei sa che stiamo andando a casa sua con una bambina piccola" mormorò Michael dopo aver tirato un sospiro di sollievo. "Meno male , l'ansia mi stava rodendo lo stomaco".

"Certo che lo sa" aggiunsi, non avrete pensato che sarei andato a casa sua con Lorelai senza chiederle il permesso vero?"

Ok, la situazione era strana, confusa ed aveva molti tasselli che dovevano essere sistemati perché tutti capissero l'intera vicenda.

Presi una decisione. "Ragazzi siamo in forte ritardo, abbiamo già stravolto la tradizione di casa Touch per l'apertura dei regali sotto l'albero prima di pranzo, cerchiamo almeno di arrivare quando il tacchino sarà messo in tavola. Vi giuro che poi vi racconterò tutto ciò che vorrete sapere. Adesso forza Michael scendi, prendo io la guida del veicolo, tu Miriam prendi in braccio Lorelai e cerca di calmarla, sicuramente sei più brava di me, non ho fatto altro che commettere un errore dietro l'altro con lei".