CAPITOLO 51- NONNA ESTER - BRUCE - SEBASTIAN

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NONNA ESTER

La storia della mia vita è uguale a tante altre, figlia unica dell'alta borghesia , ho vissuto per circa vent'anni con i miei genitori, mio padre era un signore proprietario di alcune zone vinicole più importanti del paese, era un uomo molto ricco, ma non gli bastava mai, voleva sempre di più, per raggiungere i suoi scopi aveva sposato mia madre contando sulla sua dote, ma non aveva fatto bene i suoi calcoli, aveva sottovalutato molti segnali perché la famiglia di mia madre, un tempo facoltosa ed importante, cadde in rovina miseramente, appena dopo il suo matrimonio.

Mio nonno, il padre di mia madre era stato accorto ed aveva pensato di sistemare tutti i suoi figli prima di annunciare la disfatta. Così mio padre si trovò da un giorno all'altro senza il becco di un quattrino proveniente dalle casse di mia madre, con una moglie a carico che non aveva mai amato e con un matrimonio di puro interesse da gestire e non passava giorno che non glielo rinfacciasse.

Mia madre aveva già di natura un carattere debole, trovarsi a contatto con un uomo di quel calibro e con quel carattere la metteva a disagio, non riusciva ad opporsi alla sua prepotenza, viveva con un solo pensiero , fuggire via, lontano da lui e dalla sua crudeltà. Passarono molti mesi prima che prendesse il coraggio per mettere in atto il suo piano di fuga , ma quando tutto era stato organizzato a puntino ecco che una sorpresa la obbligò a ritornare sui suoi passi. Vi starete chiedendo quale fosse stata la causa...niente di trascendentale, si accorse che stava aspettando un bambino. Me. Questo fatto stravolgeva tutto, perché non poteva pensare solo a se stessa ma doveva dare un futuro alla sua creatura.

La mia nascita sembrò riappacificare i miei genitori, mio padre era diventato più tollerante e ci trattava bene, non ci mancava niente, io e mia madre eravamo contente che fosse cambiato, in quel periodo partecipava con noi alle feste più importanti ed agli eventi mondani, ci accompagnava mostrandosi orgoglioso dei suoi tesori di cui andava molto fiero. Avrei dovuto capire che sotto questo cambio immotivato di comportamento ci fosse una valida ragione. Da un opportunista non puoi aspettarti i miracoli. Purtroppo ero una ragazzina ingenua che voleva credere alle parole dolci di un uomo che in principio non mi aveva nemmeno considerata, ma che poi crescendo aveva iniziato ad interessarsi di me , dei miei desideri, della mia vita. Ero diventata la sua piccola principessa raggio di sole. Così mi chiamava perché diceva che quando sorridevo i miei occhi si trasformavano in perle luccicanti simili alla luce emanata dal sole.

Ogni anno che passava io diventavo sempre più bella, ero un tipo un po' come Penny, ero circondata da tanti bei ragazzi, ma avevo fatto l'errore di mettere gli occhi su un ragazzo bello come il sole, molto ambizioso, che voleva fare il giornalista, ma  che era uno spiantato, la sua era una famiglia molto povera, era il terzo di sette fratelli: per intercessione del parroco del paese era riuscito a studiare, dal momento che era molto bravo e meritevole a scuola, ma questo non gli consentiva di far parte dell'alta società.

Io ero una ragazza molto libera, indipendente, anticonformista, di giorno giravo in paese e sempre più frequentemente mi avvicinavo ai luoghi che frequentava anche l'aspirante giornalista, l'avevo conosciuto di sfuggita una sera ad una festa del paese, nonostante appartenessi ad una classe sociale elevata, avevo allacciato alcune amicizie con delle ragazze del villaggio con le quali mi trovavo a mio agio: quando lo vidi quella sera per me fu un vero e proprio colpo di fulmine, non esisteva più nessuno, solo quegli occhi neri così penetranti che mi scavavano profondi solchi nell'anima e mi facevano battere forte il cuore che sembrava esplodermi nel petto ogni volta che il suo sguardo malizioso si poggiava su di me.

Dovevo conoscerlo, all'epoca ero una ragazza molto testarda, ma lo sono rimasta nel tempo, quando volevo raggiungere un obiettivo, qualunque esso fosse, che ne valesse o meno la pena mi ci dedicavo con tutte le mie forze mettendomi sempre in gioco. Così mi trasformai in un vero segugio, agivo da sola, nonostante avessi potuto chiedere informazioni in giro, preferivo mantenere per me le domande e cercare le risposte in prima persona. La fiducia è qualcosa di incommensurabile, bisogna centellinarla e porla solo nelle mani di qualcuno che non ti deluderà mai. Siccome non conoscevo una persona che rivestisse tutte queste qualità , un giorno mi guardai allo specchio e mi dissi: Ester, sei una ragazza giovane, sei forte , hai coraggio, che aspetti? Mettiti in prima linea e cerca di raggiungere il traguardo riportando meno danni possibili.

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