Che casino! Ci mancava pure che lui s'innamorasse di me. Per carità, un po' è colpa mia. Non avrei dovuto baciarlo in quel modo, e così a lungo per giunta. Ci stavo prendendo gusto, lo ammetto. Mancava, però, qualcosa, mancava quella scintilla che ho provato solo con Nicholas. Solo lui era riuscito a risvegliare tutti i miei sensi.

Oggi è lunedì e non lavoro. Mi prendo una giornata solo per me e la lettura, ne ho davvero bisogno. Ho bisogno di isolarmi dal mondo esterno, di smettere di pensare a lui in continuazione. Mi è entrato nella testa e non riesco più a farlo uscire.

Sono le due quando squilla il telefono di casa. Mi allungo per prendere il cordless dal tavolino e per poco non cado dal divano. Mi sono fatta pure male la mano per cercare di non cadere, speriamo almeno ne sia valsa la pena.

«Pronto?», rispondo seccata.

«Ciao Emma.».

Riconoscerei quella voce ovunque. Chiudo gli occhi e inspiro a fondo.

«Ciao Nicholas.», saluto con un filo di voce.

Perché mi sta chiamando proprio ora?

«Lo so che sono stato uno stronzo.», comincia.

Si aspetta per caso che lo contraddica?

Sospira rumorosamente.

«Dovrei chiederti un favore.».

E io cretina dovrei anche aiutarti magari.

Sbuffo.

«Se posso.», gli concedo.

Se posso? Ma ti sembra normale dirgli una cosa del genere? Cretina!

«Mia nonna sta per morire e, per farla rimanere serena, le ho detto che mi ero fidanzato.».

Sembra molto abbattuto e triste. Vorrei tanto poterlo abbracciare in questo momento. Che cosa sto dicendo?! Non può chiamarmi dopo tutti questi giorni in cui mi ha evitato come la peste e pretendere qualcosa da me.

«E io cosa c'entro in tutto questo?», mi copro gli occhi con la mano libera. Il cuore mi batte all'impazzata.

Respira a fondo.

«Vorrei venissi con me e ti presentassi come la mia ragazza.», dice tutto di un fiato.

«Ma sei impazzito?», sbotto allibita. Come può pretendere che io faccia una cosa del genere?

Sospira.

«Lo so che non mi merito il tuo aiuto.», lo sento avvilito.

Per fortuna che se ne rende conto anche da solo.

«Non puoi chiedere alla tua ultima fiamma, o a qualche altra super modella con cui stai uscendo in questo periodo?», domando un tantino acida.

Silenzio dall'altra parte del telefono. Che sia caduta la linea? Quasi quasi riattacco.

«Emma, tu sei la sola che possa aiutarmi.», risponde infine.

«Per quale motivo?», da sola non riesco proprio a capirne il senso.

«Mia nonna ti adorerà.», afferma dolcemente.

Per fortuna che almeno sua nonna mi adorerebbe. Dovrei declinare questo gentile invito, ma non ci riesco. Per qualche motivo mi sento in dovere di aiutarlo, anche se lui mi ha spezzato il cuore.

Sospiro.

«Va bene. Lo faccio per lei, sia chiaro.», metto le cose in chiaro fin da subito.

«Ovviamente. Passo a prenderti fra un'ora.», sembra sollevato.

Quello che amo di teWhere stories live. Discover now