Capitolo 15

1.6K 110 10
                                    

NAMJOON

Cosa c'è di peggio di 'festeggiare' l' ultimo giorno di quest'anno di merda da solo in una discoteca? Assolutamente nulla, ma rimanere a casa, seppur una buona idea, non era nei miei obiettivi.
Mi siedo su una sedia vicino al bancone, ero convinto che avrei preso il solito drink e invece i miei occhi si ritrovano a salire e scendere per tutto il listino.
-"Solo eh?"
Wonho, barman che mi ha sempre servito sin da quando ho messo piede per la prima volta in questo posto, si avvicina asciugando un bicchiere sul suo grembiule nero.
-"Come sempre, perché?"
-"Niente, niente.."
Appoggia il bicchiere sul tavolo accennando un sorriso.
-"Sempre il solito?"
-"No, voglio cambiare."
Guardo ancora quel maledetto listino dei drink, com'è possibile che scegliere cosa bere sia così difficile?
Scegliere è difficile, ecco.
-"Prendo un Jagermaister."
Wonho lo prepara e me lo porge, sembra buono. Bevo tutto in un sorso, non è affatto male, ma non è quello che mi aspettavo.
-"Fammi il solito."
-"Non riesci proprio a farne a meno."
Prende un bicchiere pulito e inizia a preparare.
-"Credo che i drink si possano paragonare alle ragazze."
E adesso da dov'è uscita questa tesi?
-"In che senso?"
-"Una ragazza che ha costituito un tassello importante della tua vita non può essere sostituita con un' altra, così come le bevande o qualsiasi altra cosa, tanto che si ritorna sempre al punto di origine, o almeno io la penso così."
-"Non ti credevo così profondo."
-"Puoi capire a pieno una persona se solo la conosci al di fuori dell' aspetto esteriore, ricordalo Nam. Sembro menefreghista, ma un cuore ce l'ho."
Sorride, mi da una pacca sulla spalla e si allontana andando ad aiutare un suo collega.
Tornare al punto di origine, se solo Kim Namjoon non fosse così codardo da rimanersene al suo posto con la coda tra le gambe e se solo quel punto di origine non si fosse allontanato dopo l' attesa del sottoscritto.
Sul mio collo si schianta un respiro caldo, affannato, accompagnato da una voce pari a quella di una donna in calore e delle mani che scendono sul mio petto, giro la testa e noto che il soggetto misterioso è proprio una donna in calore, una ragazza di facili costumi vestita di una gonna cortissima e un top scollato, tutto sopra dei tacchi a spillo.
-"Da dove sbuchi tu?"
La spingo via affinché il suo corpo viscido e consumato si stacchi dal mio.
-"Oh dai non essere rude, un bel ragazzo come te non merita di stare solo seduto in un bancone."
-"Non ho bisogno di nessuno, lasciami in pace sgualdrina."
Anziché girare i tacchi e andarsene, si avvicina di più e si siede sulle mie gambe. Quando è troppo è troppo, la spingo più forte facendola cadere per terra.
-"Quale parte della frase 'lasciami in pace' non ti è chiara?! Ci sono mille ragazzi che aspettano una puttana da portare in bagno, va da loro!"
Si alza con molta tranquillità sistemando la gonna.
-"Balla con me, poi ti lascerò in pace."
Se avessi negato ancora mi avrebbe tormentato per tutta la sera e, dato che non ci tengo a finire in carcere per tentato omicidio, accetto.
Ballo davanti a lei ma è come se non esistesse, guardo altrove solo per dimenticare che sto ballando con un' altra ragazza. Quella ragazza vorrei che fosse Yume, a qualche passo da me che balla con Jackson, Kai e le sue amiche, anche le allucinazioni si mettono di mezzo.
Ora Yume scappa via, quanto mi sarebbe piaciuto guardarla ancora per un po'.
Yume?!?!
-"Dove vai? Il ballo non è ancora finito!"
Mi giro verso la ragazza dai facili costumi mostrandole il medio.
-"Vai a farti fottere puttana!"
Esco dalla discoteca incrociando Kai che sembra come imbambolato.
-"Dov'è Yume?!"
Mi indica la strada con l'indice, subito inizio a correre; è seduta sul marciapiede, i lunghi capelli corvini le nascondono il viso, emette dei lamenti soffocati che mi fanno sentire ancora più crudele e senza cuore.
-"Yume."
-"Andatevene via tutti quanti!"
-"Non me ne andrò finché non avrò sistemato la situazione con te."

YUME

Mi asciugo le lacrime e lo guardo dritto negli occhi, basta piangere, adesso gli faccio vedere io di che pasta sono fatta.
-"Di che cosa dovremmo parlare?! Te ne sei fregato altamente delle mie spiegazioni, mi hai dato della poco di buono, ti sei fatto pensieri sbagliati sul mio conto, tutto ciò per quella bugia. Non volevo farti star male, ma tu..per te ho dovuto passare le pene dell' inferno, non puoi neanche immaginare quello che ho provato dentro, speravo che la porta del bar si aprisse anche solo per vederti in faccia, niente.
È come se io non esistessi più, sia fisicamente sia moralmente.
Sai, ti ho aspettato giorno e notte, ma ho atteso inutilmente."
Mi alzo in piedi e mi allontano da lui, Kai è ancora fuori, c'è anche Jackson.
-"Mi spieghi dove sei stata?! Mi hai fatto preoccupare."
-"Ho fatto un giro per l' isolato, ora sono qui, è questo che conta, no?"
Annuisce e rientra, mentre io trattengo Kai.
-"Kai..volevo scusarmi per prima, non voglio illuderti, è l' ultima cosa che desidero."
-"Non scusarti, è colpa mia, sono stato troppo diretto."
Vederlo sorridere mi fa sentire l' anima in pace.
-"Un giorno troverai quella giusta."
Sorride ed entriamo dentro raggiungendo gli altri in pista.

-"Beh, grazie a tutti per questa serata."
-"Grazie a te, mi fa piacere che tu e Jackson non vi siete picchiati a sangue."
Jackson mi rivolge un'occhiataccia.
-"Questo non vuol dire che siamo amici. Ora dovremmo andare, ciao Kai."
Va verso la macchina, Seoyeon e Mikyong lo seguono dopo aver salutato Kai, ora rimaniamo io e lui.
-"Notte Yume."
Gli stampo un bacio sulla guancia ed entro in macchina.
Jackson mi lascia davanti a casa dopo aver accompagnato Seoyeon e Mikyong.
-"Fai attenzione principessa."
-"Sono davanti a casa, cosa potrebbe mai succedere?"
-"Non si sa mai."
-"Ciao stupido."
Faccio per aprire il portone, ma sento qualcosa appoggiarsi sulla mia spalla.
-"Ho detto di lasciarmi."
-"Fammi parlare almeno, poi potrai cacciarmi."
Sbuffo e mi siedo sugli scalini seguita da Namjoon.
-"Ammetto di aver sbagliato, avrei dovuto capirti e cogliere le tue parole, ma vederti con un altro mi ha fatto perdere la ragione, per troppo tempo.
Ricordi il tuo messaggio? Quello degli auguri di Natale? Beh, da lì mi sono pentito amaramente di tutto, ho capito quanto tu fossi importante per me. Adesso cacciami."
Lo abbraccio.
Quanto avrei voluto farlo prima.
-"P...perdonami N..Nam.'
-"Yume."
Mi sposta i capelli dal viso, asciuga le lacrime, si avvicina.
Le sue labbra sulle mie.
-"Ho anche capito quanto io mi sia innamorato di te."

----------------------------------------------------------

Buonasera, ecco a voi la seconda parte.
Spero vi piaccia❤❤❤❤❤

Dependence~ Kim NamjoonWhere stories live. Discover now