Capitolo 4

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Il ticchettio insistente della pioggia che batte sul mio ombrello, scivola e cade sul suolo accompagna questa mattinata di un nuovo giorno, ma di nuovo non ci sarà nulla come sempre.
L' autunno è arrivato, scacciando via l'aria afosa dell'estate, facendo calare il primo freddo qui a Goyang.
Il rumore della pioggia che cade sulla strada, le piccole gocce d' acqua che vanno ad unirsi alle pozzanghere, non  riesco a sopportarlo.
Un tuono, due tuoni, ho paura dei tuoni, sin da bambina.
Infilo gli auricolari facendo partire 'Call me baby' degli Exo, la musica azzera il trambusto di quelle insulse gocce d' acqua e l' imponenza dei tuoni, del loro eco, l'eco del cielo che risuona minaccioso incutendo paura.
Salgo sull' autobus, diretta a lavoro, solito posto in fondo.
Il finestrino è appannato, ci disegno sopra delle figure, disegno il sole, amo quando splende nel cielo, disegno di tutto, figure incomprensibili riempiono la spessa lastra di vetro.
Arrivo con un leggero ritardo per il traffico, l' aria è fredda fuori, cammino velocemente per arrivare il più presto possibile al bar.
Non vedo Jackson alle pompe, non sarà ancora arrivato, spero soltanto che abbia sentito la sveglia; entro dentro al bar e per fortuna il riscaldamento è acceso, in poco tempo mi riscaldo, mi cambio e servo i primi clienti insieme a Seoyeon e Mikyong.
Il tempo passa veloce, oggi non c'è molta gente, con questo tempo solo chi lavora esce di casa, la pioggia batte ancora insistente fuori, vorrei tanto che da quei nuvoloni minacciosi spuntasse il sole.
Mi sto preoccupando per Jackson, non si è ancora fatto vivo nonostante siano le 9:00, cosa penserà il capo?
Sembra che non entri più nessuno, ne approfitto per appoggiarmi al bancone, esco il telefono cercando di chiamare il mio amico.
Diversi squilli, ma non risponde, sono tentata dall' andare a casa sua, e se gli è successo qualcosa?
Lo sto richiamando, ma il rumore della porta che si apre cattura la mia attenzione: è Jackson, ma non solo lui, Namjoon lo segue da dietro.
Che ci fa qui?
-"Ciao principessa."
Come fa ad essere così tranquillo? Mi ha fatto preoccupare e per di più se il capo dovesse venire a sapere di questo ritardo saranno guai per lui.
-"Jackson, dov' eri finito?!"
Quasi urlo, Namjoon mostra un ghigno divertito.
-"Namjoon si è svegliato tardi e abbiamo fatto ancora più tardi con il traffico."
Annuisco.
-"Perché non hai risposto alle chiamate?"
-"Non si risponde al telefono mentre si guida."
Mi do una botta sulla fronte.
-"Giusto. Vi preparo il caffè..Namjoon, per te va bene?"
Si toglie il cappello a visiera e lo appoggia sul bancone.
-"Sí, grazie."
Mi rivolge un sorriso, dopodiché mi giro verso la macchina del caffè e inizio a preparare.
-"Ah Yume, mi sono dimenticato di dire che da oggi Namjoon lavorerà da noi."
...cosa? Ecco perché lo aveva preso da parte la sera scorsa, l' importante è che riesca ad aiutare la sua famiglia.
-"Tra poco il capo gli comunicherà se qui al bar o alle pompe della benzina."
Continua. Passo loro i due caffè.
Per la mia testa passano una serie di immagini ritraenti Namjoon che serve i clienti per i tavoli, altre in cui indossa la larga tuta da benzinaio, non sarebbe male..
Smetto di far fluire quei pensieri senza senso.
-"Beh, allora buona fortuna, spero tu ti trovi bene qui."
Dico mentre pulisco una macchia di caffè, Namjoon distoglie lo sguardo dalla sua tazzina, puntando i suoi occhi neri sui miei.
-"Grazie."
Finisce il suo caffè e va verso l'ufficio del capo, bussando timidamente alla porta, poco dopo entra e si richiude dietro di lui.
Jackson tocca i bordi della bustina di zucchero ormai vuota.
-"Sicura che non hai nulla da dirmi?"
-"Che dovrei dire apparte che mi sono preoccupata per te tanto da pensare di venirti a soccorrere?"
Sorride.
-"Ma quanto sei dolce. Ti sei davvero preoccupata per me?"
Incrocio le braccia al petto.
-"Smettila, sei il mio migliore amico, perché non dovrei preoccuparmi? Pensavo che ti fosse successo qualcosa."
Adesso ride.
Gli tiro un pugno sul petto.
-"Stupido."
-"Stavamo dicendo, sicura di aver detto tutto?"
-"Sì, dove vuoi arrivare?"
Si sistema meglio sulla sedia.
-"Ho visto come lo guardi e come ti guarda lui."
Non capisco, ma che dico, non c'è niente da capire, non ha senso.
-"Chi?"
Mi guarda serio.
-"Namjoon, chi altro?"
Rido.
-"Come lo dovrei guardare? Soprattutto come dovrebbe guardarmi lui?"
Mi guarda con tanta malizia, cosa posso fare con lui, quando fa delle teorie vuole scavare a fondo anche se sono totalmente impossibili.
-"Non lo so, mi avete fatto questa impressione."
-"Sei sempre lo stesso."
Veniamo interrotti dalla porta che si spalanca, Namjoon è sorridente.
-"Allora?"
Chiede Jackson lasciando in sospeso, per fortuna, ciò di cui stavamo parlando.
-"Amico, se mi dai fastidio sei morto."
Jackson inizia a ridere e non si fa sentire solo da me e Namjoon, Seoyeon e Mikyong ci guardano divertite.
-"Preparati a subire le pene dell'inferno! Lo sapevo che avresti lavorato al mio fianco, lo sapevo!"
Non faccio altro che sorridere.
-"Principessa, ti dobbiamo lasciare adesso, il lavoro ci chiama, specialmente Namjoon."
Gli dà una botta dietro la schiena.
-"Ciao!"
Escono dalla porta, la conversazione tra me e Jackson continua a girare per la mia testa, per fortuna adesso ci sono clienti, posso distrarmi.

Il mio turno fino alle 21:00 è finito, prendo le mie cose ed esco dal bar, Namjoon è seduto vicino alle pompe, intento a fumare la sua sigaretta, mi saluta con la mano.
-"Non dovresti fumare vicino ad una riserva di benzina."
Gli indico un cartello appeso insieme al listino dei pieni, si da una botta sulla fronte.
-"Che stupido!"
Si alza in piedi e cammina al mio fianco, perché è con me alla fermata?
-"Prendi l'autobus?"
Domando sciogliendo gli auricolari.
-"Sì, scendo a due fermate dopo la tua."
Butta la cicca della sua sigaretta ormai finita, slega anche lui i suoi auricolari.
L' autobus è arrivato, saliamo tutti e due, mi dirigo al mio posto.
-"Yume, posso sedermi con te?"
-"Certo."
Il suo braccio sfiora leggermente il mio, la frequenza del cuore accelera, perché?
Guardo fuori dal finestrino, alla mia fermata Namjoon suona per me il campanellino prima che potessi farlo io, si alza per farmi passare.
-"Ciao Namjoon."
Mi prende per mano, la frequenza riprende ad aumentare un' altra volta.
-"Per favore, chiamami Nam."

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Buonasera, anche oggi sono riuscita ad aggiornare miracolosamente. Spero vi piaccia❤❤❤❤❤

Dependence~ Kim NamjoonDonde viven las historias. Descúbrelo ahora