Capitolo ventisei.

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Capitolo ventisei.


«Cosa... Cosa ci fai qui?» Chiedo a Jon, in piedi di fronte a me.

«Sono venuto a salvarti.» Sorride.
«Come facevi a sapere dove fossi?»

«Noi due siamo connessi, dentro di me ho sentito che eri in pericolo.»

«Ma... Dov'eri finito? Quando mi hanno dato quest'incarico ho sperato che venissi con me, che sbucassi fuori all'improvviso e invece sei sparito. Perché?»
«Jensen ci ha ordinato di dirigerci a Ovest e in fretta, oppure... beh, lo sai.»

«Vi ha minacciati.» Dico a denti stretti.

«Sì, ma poi ho ordinato agli altri di fermarci, avevo una brutta sensazione e così sono corso a cercarti. Non so nemmeno io come abbia fatto a trovarti, ma ne sono felice.»

Lo abbraccio di nuovo. Mi era mancato tanto e adesso averlo così vicino a me mi sembra quasi surreale. Seppur sia tutto sudato ha un profumo buonissimo e mi perdo nelle sue enormi braccia, che mi tengono stretta e mi fanno sentire protetta.

Non riesco ancora a credere al fatto che ci siamo appena baciati. È successo tutto così in fretta, ma è stato bellissimo. Le sue labbra sono talmente morbide e giuro, rimarrei ore a baciarlo.

«Adesso cosa facciamo?» Gli chiedo una volta esserci staccati.

«Andiamo dagli altri e ne discutiamo.»

Annuisco e mi prende per mano, portandomi alla crepa che il capo degli incurabili ha aperto nel suolo. È enorme e Jon mi ordina di saltare, perché questo è l'unico modo per raggiungere gli altri. Lui non ha esitato a farlo per venire da me e questa cosa mi fa sorridere e allo stesso tempo mi fa pensare a quanto sia pazzo.

Salta prima lui, dopodiché, anche se spaventata di cadere nel vuoto sotto di me, lo imito. Il ragazzo mi riprende per mano e non appena riesco a intravedere Caleb, Gregg, Samantha e Victoria, gli corro incontro e li abbraccio forte. Sono così felice di rivederli. Ma purtroppo per me la mia felicità non dura molto, perché a un tratto noto che Travis cerca di aggrapparsi ad Adam che non riesce a sorreggerlo in tempo, facendolo cascare al suolo. Urlo il suo nome e corro da lui, sedendomi sull'asfalto e prendendogli la testa per mettermela sulle gambe.

«Trav! Travis!» Lo scuoto, ma non risponde.

Riprovo una, due, tre volte, mentre cerco di non tremare dalla paura e di reprimere le lacrime che cercano disperatamente di uscire.

Quando dopo un tempo che mi sembra infinito apre gli occhi per guardarmi, mi sembra di star respirando di nuovo. Non mi ero accorta del fatto che stavo trattenendo il respiro.

«A-Amaya.» Mi chiama «L-La... la spalla.» Dice.
«Cosa? La spalla? Che vuoi dire?»
«Un incurabile... mi ha morso.»
«A-Alla spalla?» Chiedo.
«Sì. Io... fa male, Amaya. Ta-tanto.»

Alzo lo sguardo per guardare gli altri, che sembrano preoccupati. Travis allunga la mano verso la mia e gliela stringo forte. Non può succedere a lui, è inaccettabile. Perché quel mostro l'ha morso? Questo vuol dire che si trasformerà? Non posso permetterlo.

Noto che sta chiudendo gli occhi, così lo supplico di rimanere con me e lui cerca di accontentarmi, seppur con tanto sforzo. Ho paura che se chiudesse gli occhi le cose potrebbero peggiorare.

Adesso cosa faremo? Dove lo porteremo? Come lo spiegheremo a Jensen? È tutta colpa mia! È venuto con noi soltanto perché voleva proteggermi e io stupida come sono gliel'ho lasciato fare. Quando gli ho confessato quello che provavo per Jon avrei dovuto allontanarlo, dirgli che non avevo bisogno di lui, che doveva dimenticarmi! E invece non l'ho fatto e se adesso è stato morso è solo mia la colpa.

Nightmare. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora