1.Checked Shirt

3.7K 128 34
                                    

♦ Salve a tutti, io sono Lavinia e questa è la mia prima storia originale che pubblico. Ho iniziato a scriverla quasi due anni fa, e posso assicurarvi che qui dentro c'è tutta me stessa. Sono stati mesi difficili per me, e durante i giorni più bui ho trovato in questi ragazzi frutto della mia immaginazione un ristoro dal dolore, dalla malinconia. Oserei dire che ci sia anche troppo di me, in questi capitoli, ma non ho potuto fare a meno di donare ad ogni personaggio qualcosa che mi ricordasse me o una persona a me cara. Pubblicherò una volta a settimana per questioni di tempo: adesso sono in vacanza, ma a breve inizierà la scuola ed io, essendo in quinto superiore, ritornerò a studiare come una matta. I capitoli ci saranno, ve lo assicuro, e sono anche a buon punto con la stesura. Non ho ancora completato la storia, ma nella mia mente è tutto pronto per la conclusione.

Se dovessi ricordarvi qualche altra cosa, lo scriverò all'inizio dei capitoli interessati.

Buona lettura.


Daniel Murray era un semplice ragazzino di quasi diciott'anni che abitava in una villetta a schiera con sua madre e sua sorella minore, nella contea di Londra. La sua famiglia viveva a New Cross da almeno dodici anni, e nonostante Grete e Pearce avessero divorziato poco dopo la nascita di Emma, che aveva sette anni, non si erano spostati. Daniel e sua sorella vedevano loro padre spesso, ed il rapporto tra quest'ultimo e la sua ex moglie non era conflittuale, il che aveva reso meno pesante anche la pratica del divorzio. Quando era successo, Daniel aveva undici anni ed era stato abbastanza maturo da riuscire a capire che talvolta il percorso dell'amore tra due persone poteva incontrare un muro, e se non si riusciva ad abbattere, era inutile rimanere a fissarlo in attesa che esso cadesse da solo. Non era avvenuto né con urla né con liti troppo accese, e se c'erano state, i suoi genitori erano stati bravi a nasconderle. Talvolta rimpiangeva le cene quotidiane tutti e quattro attorno al tavolo, e fissava la sedia vuota con un po' di amarezza, ma per il resto non poteva proprio lamentarsi. A scuola andava nella media: non era uno studente brillante, e s'impegnava abbastanza per prendere valutazioni dignitose, ma mai eccellenti. Studiare era al secondo gradino delle sue priorità, perché sulla vetta c'era il calcio. Nello sport, Daniel impiegava tutto se stesso per distinguersi, e ci riusciva bene. Giocava in funzione di punta nella primavera del Millwall, che militava nella seconda divisione calcistica inglese. Segnava molto, aveva tecnica e durante le partite faceva urlare i tifosi della sua squadra diverse volte per le sue reti.

Come ogni studente di questo mondo, odiava il lunedì quanto ogni giorno della settimana fino al sabato, non compreso. La sola idea di abbandonare il tepore delle sue coperte lo faceva sbuffare non appena sentiva il suono della sveglia impostata sul cellulare, una canzone di Kanye West che era ben presto diventata la più odiata nella sua playlist. Non riusciva ad ascoltarla, perché la sola introduzione strumentale gli ricordava il traumatizzante momento del risveglio mattutino, e doveva saltare spasmodicamente alla canzone successiva per evitare crisi isteriche.

L'unica delizia di ogni mattina consisteva nel ciambellone con le gocce di cioccolato che sua madre preparava sempre, da praticamente quasi diciotto anni. Per Daniel rappresentava una sicurezza, faceva parte della sua routine, e sebbene non fosse un tipo abitudinario, legato alle consuetudini, quel piccolo gesto lo faceva sentire rincuorato.

Così, come ogni mattina si spazzolò i denti dopo aver fatto colazione e lanciò un ultimo sguardo al suo riflesso nello specchio. I suoi capelli castani facevano pietà, okay, ma la voglia di pettinarli o addirittura passarci l'aria calda dell'asciugacapelli per acconciarli meglio era inesistente. Sbuffò e spense la luce del bagno, voltandole spalle allo specchio. Sua sorella lo aspettava sul vialetto di casa, coperta dal giacchetto rosa e dalla sciarpa bianca che la avvolgeva fin sopra al naso. Si scorgevano solo un paio di occhi azzurri esattamente uguali a quelli del fratello maggiore.

Più di quanto tu sappia ♦ Tematica Omosessuale ♦Where stories live. Discover now