CAPITOLO (14)

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POV REBECCA

Ora sapevo cosa voleva da me, e la cosa mi sembrava crudele.
D'altronde era sempre stata una mia amica, non potevo farle questo.

"Mi dispiace, ma rifiuto l'offerta".
Le avevo detto.

Lei si era voltata di scatto verso me.

"Oh, povera ingenua. Davvero credi che rifiutando l'offerta fai la cosa giusta?
Ti ricordo che lei ti ha sempre mentito.
Ti ha mentito su di lei, sulle sue origini, sulla scuola, e forse anche sulla vostra amicizia". Mi aveva ricordato.

Quando aveva detto queste cose, la rabbia era ritornata a farsi viva.
Io le ero sempre stata accanto, ma alla fine avevo scoperto che la nostra amicizia era tutta una menzogna, e grazie a chi lo scopro? Proprio grazie alla donna che si trovava in casa mia.

Helena, quella che chiunque facesse la sua conoscenza, la adorava per la sua bontà, quella che tutti amavano, quella che tutti credevano speciale..
E lei che faceva la vittima dicendo di non avere amici..

Ed io?
Tutti mi mettevano all'ultimo gradino.
Mi aveva mentito, mi aveva sempre fatta stare male e fatta sentire inferiore a tutto e tutti.

"E poi cara, se non accetti non mi resta che farti fuori, ormai sai il mio piano e potresti andarlo a spifferare". Mi aveva detto.

POV KATHERINE

Il suo era un rifiuto, ma povera ingenua non sapeva che ormai non aveva scelta, o era un sì la risposta, o sarebbe morta.

Avevo iniziato a creare due sfere e mi stavo avvicinando a Roxy, ma prima di essere colpita, lei rispose.

"Accetto" mi aveva detto, determinata.

"Accetto solo perché voglio la mia di vendetta, ma". Aveva aggiunto.

POV REBECCA

"Lo so, ora ti aspetti qualcosa in cambio. Ebbene ti informo che ho pensato anche a questo. Essendo una comune mortale, eseguirai un rito che ti donerà il potere oscuro e potenzierà la tua forza, inoltre, se porterai a termine ogni compito che ti verrà assegnato, sarai sul mio stesso piano.
Secondo capo dell'Armata Oscura".
Mi aveva spiegato Katherine.

La cosa mi allettava molto.
Aveva allungato la mano verso di me, attendendo che gliela stringessi, ma io prima di farlo volevo ancora un altro privilegio.

" Non così in fretta. Non hai pensato a tutto " le avevo detto e lei aveva ritirato la mano.

"Sai, ragazzina, mi piace il tuo carattere. Sentiamo e quale sarebbe la tua richiesta?"
Mi aveva domandato.

"Voglio avere l'onore di distruggerla io con le mie stesse mani". Le avevo detto.

"Calmina tesoro, prima che tu possa farlo dovrai allenarti duramente ed eseguire alla perfezione ogni tuo compito, siamo intesi" aveva risposto.

Non vedovo l'ora di iniziare.

"Affare fatto" le dissi.

Ci eravamo strette la mano e il nostro accordo era fatto.
Da quel momento, la vecchia Rebecca non c'era più, era il momento di una nuova me.
Una me forte, spietata e senza scrupoli.
Una me che non aveva rimpianti a farla pagare alla persona che mi aveva tradita.
Una me pronta a far fuori Helena ad ogni costo, anche a costo della mia stessa vita.

" Bene, vai a preparare le valigie, che partiremo per raggiungere gli altri alla base". Mi aveva detto Katherine.

Non me lo ero fatta ripetere due volte.
Ero salita di sopra e avevo iniziato a preparare il necessario.

L'indomabile (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora