Usciti dal cancello che racchiudeva la struttura che per anni Helena aveva frequentato, tutti insiem esi erano diretti in una piazzola poco più avanti, dove una volta arrivati,dinanzi a loro avevano trovato un maestoso jet privato sul quale erano saliti silenziosi. Il suo interno era molto raffinato; si componeva di eleganti poltrone in pelle color panna, vi era un tavolino in cristallo e le finestre erano coperte da leggere tende dalle diverse tonalità del mare.
Una volta preso il volo, per tutto il viaggio Helena altro non aveva fatto che guardare fuori dal finestrino, fin quando non aveva intravisto un bosco, vicino al quale il jet era atterrato permettendo loro l'ingresso all'Accademia. Tutta la zona del bosco che circondava la struttura era ricca di alberi e animali di ogni genere che di tanto in tanto si vedevano passare. Vi erano numerosi e fantastici pettirossi ma anche uccelli di altri tipi altrettanto belli.
Scesi dal jet, Ronald si era concentrato ad osservare i ragazzi che stavano sparsi per raggiungere il bosco, mentre Adrian, Selly, Roxy e Ginevra guardavano il paesaggio con aria sognante, come se quello fosse il luogo più bello di tutta Gyulmia. Quello era il nome del regno dove si trovava la prestigiosa accademia, un regno sconosciuto a comuni persone, segnato da profondi segreti, ingiustizie, leggende... Un regno che in sé era veramente elegante, aveva il suo fascino e forse la sua tranquillità se non vi fossero stati talmente tanti problemi.
Di fronte a lei si prospettava un grande giardino di cui non si vedeva fine, ma si capiva chiaramente che esso aveva differenti sbocchi. Vi erano alberi sparsi, siepi, sculture fatte di piante... vi erano ragazzi che studiavano, chi giocava e chi si godeva la più assoluta tranquillità. Helena da quanto aveva avuto modo di vedere, aveva compreso che quella era la zona centrale del circondario dell'intera Accademia, e significava che era solamente un piccolo frammento rispetto ad altri migliaia di ettari. Ronald si era offerto di accompagnarla dal padre e di farle fare il giro turistico dell'Accademia, la quale era piuttosto grande e si suddivideva in palazzine. I ragazzi si erano dileguati lasciandoli proseguire soli. Entrati all'interno della maestosa struttura, la giovane ragazza era rimasta piuttosto stupita. Non era ancora iniziato il giro che era già estasiata da quello che la circondava.
L'Accademia si mostrava molto elegante e composta da grandi vetrate. Essa era bianca con qualche decorazione in stile greco e di tanto in tanto qualche sfumatura dorata. Lunghi corridoi portavano in diverse zone. La prima che Ronald le aveva mostrato era la sala da pranzo, la cui composizione a parer suo era favolosa. Vi erano diversi tavoli in legno pregiato con un totale di circa 15 posti l'uno. Anche qui vi erano grandi vetrate ed eleganti tende azzurro cielo le quali erano molto soffici e facevano da decorazione. Non aveva resistito alla tentazione di sfiorarle. Il solo tocco le aveva ricordato le morbide e setose lenzuola del suo letto, quel fedelissimo posto che non avrebbe mai lasciato. La pavimentazione era di un marmo quasi come fosse vetro e la sala era molto spaziosa. La sala comune aveva due piscine, una idromassaggio e l'altra no. Vi era una zona nella quale a cerchio erano posti divani in pelle bianca che occupavano una grande area ed al centro di essi un medio tavolino in cristallo. La sala delle armi lasciava senza fiato. Era ricca di armi di qualsiasi genere: spade, archi, sciabole, pistole, pugnali, fruste e tant'altro ancora. La zona libreria, la quale sarebbe divenuta il rifugio di Helena, sembrava non finire mai. Vi erano libri ovunque, di ogni genere e dimensione. Alcuni avevano l'aria di essere molto antichi. Copertina rovinata e leggermente polverosi e disposti in un angolino più nascosto dal resto della libreria, quasi a dar l'aria di una zona poco frequentata. La sala prove, quella dove si sarebbero tenute le prove dei nuovi arrivati e in seguito si sarebbe usata per gli allenamenti corpo a corpo, era spaziosissima. Essa era costituita inoltre da un'alta scalinata stile anfiteatro ed in una zona isolata vi era una porta misteriosa dov'era posto un cartello che vietava l'ingresso. Ronald le aveva spiegato che il contenuto della stanza sarebbe stato svelato il giorno seguente e che solamente in compagnia dei professori, durante gli allenamenti, quella porta sarebbe stata aperta. Infine, le aveva mostrato una sala a dir poco regale, quella che loro avevano nominato come "sala dei cristalli", laddove ogni cosa, a partire dai lampadari, era in cristallo ad eccezione della pavimentazione la quale era in vetro e di quattro scettri con dei simboli di elementi, fatti in legno pregiato. Helena aveva notato gli stessi elementi dei troni posti a terra, infatti Ronald notandolo le aveva subito spiegato che il significato di quei simboli sarebbe stato chiarito dalla professoressa. Le aveva anche detto che oltre alle lezioni di danza quella sala veniva utilizzata per i balli in eventi particolari. La ragazza non comprendeva l'utilità di una lezione di danza, ma non aveva osato replicare poichè sapeva già quale sarebbe stata la risposta se avesse posto una delle domande che le frullavano per la testa. Ronald le aveva ricordato che la loro accademia era composta di soli nobili e per questo avrebbe conosciuto gli altri tre nobili dopo di lei più importanti dell'intero regno. Finito il giro turistico, l'uomo l'aveva accompagnata nell'ufficio del padre e si era dileguato lasciandola sola.
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L'indomabile (In Revisione)
FantasyEsiste un luogo dove coloro portatori di magia si riuniscono per addestrare i propri poteri.. Helena, tipica ragazza diciassettenne, verrà convocata per farne parte, ma la sua paura che il passato sorga a galla e che tutti suoi segreti possano usci...