Capitolo 12 - Minacce

Start from the beginning
                                    

"Duchi sfacciatamente ricchi" proseguì la duchessa rivolgendole un'occhiata gelida "Alleati della Francia. Ora, sai quali sono i nostri rapporti con questo stato, vero?"

"Fatemi indovinare" ribattè seccata la fanciulla "Ci siamo in guerra?".

"No, ma la Spagna è vicina al conflitto e noi parteggiamo sempre per i nostri parenti spagnoli".

"E quindi? Che senso ha che io sposi il nemico?" domandò la ragazza e la madre, cercando con tutta se stessa di moderare i toni, rispose:"Dio, Beatrice, ti facevo più intelligente. Quando scoppierà la guerra e, fidati, ci siamo molto più vicini di quanto pensi, è fondamentale che nessuno ci tocchi".

Alzò lo sguardo al soffitto e, dopo essersi umettata le labbra, aggiunse:"Siamo ricchi, ma non così tanto da poter sostenere un attacco degli alleati francesi".

Beatrice aprì la bocca per rispondere, ma la richiuse all'istante.

Si lisciò nervosamente la gonna e, con voce tremante, disse:"Madre, vi state rendendo conto della responsabilità che volete mettermi sulle spalle?".

"Ma certo, so che pensi che io sia un mostro, ma non è così, anch'io ho dei sentimenti".

La donna inspirò rumorosamente e, con il volto rigato di lacrime, abbracciò la figlia.

La duchessina restò interdetta e non riuscì a ricambiare l'affettuoso gesto.

Erano anni che non accadeva una cosa simile.

"Ci sono passata anch'io" singhiozzò Isabella "Anch'io ho avuto quindici anni e anch'io sono stata una pedina nelle mani dei miei genitori".

Beatrice non riuscì a realizzare ciò che stava accadendo e rimase in silenzio, troppo stupita per poter parlare.

"E' orribile ed io ti capisco. Sono stata severa, forse addirittura crudele, ma l'ho fatto perchè volevo che fossi forte e pronta ad affrontare il tuo destino a testa alta. Non credere che io desideri tutto ciò, ma la guerra è alle porte e contiamo tutti su di te".

La duchessa continuò a piangere e, con voce, rotta, aggiunse:"E' una responsabilità grande lo so, ma sei la nostra ultima speranza".

La fanciulla si dileguò dalla presa della madre.

La guardò turbata e, deglutendo a fatica, disse:"Vi prego, datevi un contengo".

Era la prima volta che assumeva i panni dell'aguzzina e quasi le parve ridicolo vedere Isabella di Savoia, forte e autoritaria, disperata.

"Perdonami" rispose, quindi, la donna "Non solo per questo, per... per tutto".

"No" ribattè Beatrice voltandosi di spalle "Non chiedetemi questo, non così, non ora".

Sentì i continui singhiozzi della madre e, cercando di resistere alla commozione, affermò:"Mi prenderò le mie responsabilità".

Quella frase, diretta, ferma e ricca di autorevolezza, rappresentò una svolta.

La ragazza lasciò da parte il suo orgoglio di giovane donna per dare il benvenuto ad una vera duchessina.

Non sapeva se avrebbe potuto sposare Francesco di Gonzaga, ma si sentiva in dovere di provare a conoscerlo meglio.

Forse era davvero il giovane più arrogante e maleducato della Pilotta, ma doveva sforzarsi di dargli una seconda possibilità.

Tutti dovevano avere l'opportunità di riscattarsi e Beatrice si impose di lasciargliela, affermandosi, per la prima volta nella sua vita, come persona e come nobile.

La duchessa della notteWhere stories live. Discover now