4. Rido così forte che mi sentono anche a Città del Messico.

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Tra poco dovrebbe  arrivare. Non vedo l'ora!
Sono alla fine del pontile dove io e Simon ci siamo incontrati per la prima volta, con le gambe a penzoloni leggermente bagnate da leggere goccioline di acqua salata.
Sono le 12 e il sole della mia città mi picchia sulle  spalle, che iniziano a scottarmi.
Ma quanto tempo ci mette?? Aveva detto che sarebbe arrivato alle 11 e ora sono le quasi le 12.30! 
Tu non lamentarti che sei una ritardata!
Zitta tu!
Resto a fissare l'acqua cristallina di Cancún, quando ad un certo punto non vedo più niente.
"Chi sono?"
Subito sorrido e mi tolgo le mani calde del mio migliore amico dagli occhi, balzo in piedi e mi fondo tra le sue braccia.
"Simon!!"
Lui ride e mi fa girare in un meraviglioso abbraccio
"Ti ho portato una sorpresa!"
Mi dice Simon appena tocco piede per terra. Lui si sposta, facendomi vedere una figura poco lontana da noi, con i capelli marroni, magra e con due grossi occhiali rossi appoggiati al piccolo naso. Le corro incontro
"Nina!! Oddio Nina! Sei qua!!" Mi stringe in un abbraccio e ride
"No, sono un ologramma!"
Dice ironicamente.
Ci stacchiamo dall'abbraccio e le chiedo
"Ma da lunedì, quindi tecnicamente da oggi, non dovevi iniziare quel campo estivo scientifico..?"
"No, me lo sono inventata! Volevo farti una sorpresa!"
Le sorrido e l'abbraccio ancora
"Quanto vi fermerete?"
Domando facendo passare lo sguardo da Nina a Simon.
"Un mesetto, circa!"
"A proposito, Luna. Potrei fermarmi a dormire da te? Solo fino a quando non trovo un Hotel non tanto caro!"
Io rido
"Nina, gli hotel non tanto cari, qui a Cancún sono le case delle amiche! Puoi fermarti da me per tutto il tempo che vuoi!"
"Grazie!! E allora... Come va con Matteo?"
Dice iniziando a camminare. Io la seguo, e dietro di me Simon chiede
"Con Matteo? Che c'entra Matteo?"
Oh no! Mi sono dimenticata di dirglielo! Uffaa, ma perché mi dimentico sempre di tutto??
"Sì Simon... Mi sono scordata di dirtelo..."
"Matteo è qua??"
Io e nina annuiamo contemporaneamente e ci scambiamo uno sguardo preoccupato. Voglio dire, Simon è il mio migliore amico, e dato che, secondo lui, Matteo mi ha fatta soffrire, si meriterebbe un pugno in faccia.
Continuiamo a camminare fino alla villa, dove entriamo accaldati.
"Certo che qui a Cancún fa proprio caldo eh!"
"Già Nina!"
Rido e andiamo in cucina, dove ci sono Ambar e Matteo, al tavolo e mia mamma ai fornelli.
"Mamma!! Ho ospiti!!"
Mia mamma si gira verso di me e sorride.
"Simon, Nina! Che bello vedervi! Venite, ho cucinato le enchiladas!"
Simon aiuta mia mamma a sistemare le enchiladas nei piatti, mentre io e Nina ci sediamo al tavolo.
Matteo giocherella con la forchetta, mentre io e Nina parliamo della quantità esagerata di compiti che ci hanno dato, che nina ha già quasi finito. Al 12 di giugno.
"Tra quanto è pronto Monica?"
Chiede Ambar nervosa a mia mamma.
"Perché non ti alzi e vai a vedere?"
Rispondo io di rimando.
"Lunita, non parlarmi così!"
"Perché no? Da quanto ne so, io, e ripeto, io sono Sol Benson, e non prendo ordini da nessuno!"
Ha davvero superato il limite quella gallina! È da due anni che fa così, ora mi sono stancata.
"Allora perché stai sempre dalla parte dei dipendenti? Lei non è la tua vera mamma, perché Lily è morta!"
La guardo per una manciata di secondi. Poi mi salgono le lacrime agli occhi, e quindi mi alzo dalla sedia, facendola cadere per terra e vado in camera mia, sbattendo la porta molto forte, e chiudendola a chiave.
Mi fondo sul letto, con la testa appoggiata al cuscino e do sfogo alle lacrime. Come ha potuto dire una cosa del genere? Sono pur sempre sua cugina!
Sento bussare alla porta. Decido di non rispondere e di non alzarmi per aprire.
"Luna!"
Mia mamma.
"Luna, apri!"
"Non sono in camera!"
"Avanti Luna!"
Sbuffo e mi alzo. Giro la chiave e vedo mia mamma.
"Posso entrare?"
"Se proprio vuoi.."
Torno sul mio letto, sdraiandomi su di esso a pancia in su.
Mamma si siede di fianco a me, prendendomi la mano.
"Non hai detto niente ad Ambar, vero?"
Chiedo tirando su col naso
"Ovvio che sì! È pur sempre tua cugina, e non ha il diritto di parlarti così! Ma, Luna, devi avere pazienza con lei!"
"Pazienza mamma? È da due anni che è così! Si è fidanzata con Matteo, mi tratta come uno schifo e ti insulta pure! Direi che di pazienza, ne ho avuta abbastanza!"
Sento bussare ancora e due figure sfocate dalle lacrime vengono verso di me.
"È proprio una stupida! Non so come ho fatto a starci insieme!"
Mi siedo e vedo Simon e Nina sulla soglia della porta.
"Anche Matteo è arrabbiato con lei!"
Nina mi fa l'occhiolino.
Sorrido e abbraccio i miei amici.
"Allora, torniamo di là?"
Chiede il mio migliore amico
"Mm... Ok!"
Sorrido e insieme torniamo in cucina. Quando arriviamo Matteo alza la testa e mi guarda dritto negli occhi. Mi ci potrei perdere in quei maledetti occhi. I suoi maledetti occhi. Ambar invece non c'è. Che si sia vergognata di aver detto quelle cose?
Nah! Secondo me Matteo le ha fatto la ramanzina e se n'è andata!
Sì, magari.
[ ... ]
"Simon non ci provare nemmeno!"
Il mio migliore amico mi tira l'acqua del mare, bagnando anche Nina
"Simoon!Dai!"
Scoppio a ridere.
Gli schizzo pure io l'acqua addosso e rabbrividisce per la temperatura fredda che ha.
"Ah bambina cattiva! Ora vedi, te!"
Si avvicina a me e inizia a farmi il solletico.
"Nosimon"
Dico tutto d'un fiato, ridendo.
"Basta, basta basta!"
Esclamo ancora ridendo. Lo so, sembro una bambina di cinque anni, ma il solletico proprio non mi piace.
Cado in acqua, andando sotto anche con la testa.
Torno in superficie e, neanche il tempo di prendere il respiro che le mani bagnate di Simon si poggiano sui miei fianchi, solleticandomeli.
Scoppio in una risata che tutta la spiaggia, fino a Città del Messico potrebbe sentirmi.
"F-finiscila!!... Hahaha. Simon basta basta!!"
Riesco a prendere le mani del mio migliore amico, e con tutta la forza che ho, le scosto dai miei fianchi. Lo vedo sorridere, mentre io gli lancio un'occhiataccia, ma sempre col sorriso.
Matteo arriva insieme ad Ambar, mano nella mano, vicino a noi.
"Cavolo se è fredda l'acqua!"
Esclama Matteo.
"La prossima volta, chica stralunata, ridi meno forte! Credo che ti abbiano sentito anche in Italia!"
Lo guardo per qualche secondo. Sul suo viso si è formato un sorriso.
Torno a guardare verso Simon, il quale non ha un'espressione proprio carina in volto.
"Simon, ci facciamo una nuotata?"
Subito gli spunta il sorriso.
"Ovvio, Luna! Nina, vieni?"
Nina annuisce, e insieme andiamo verso il largo.
Mi volto un secondo verso Matteo. Non sorride più.

              *      *     *      *

waa che Luna cattiva!
Comunque... Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, stellinate (?) e commentate!
Bene piccoli/e grifondoro, ci vediamo nel prossimo capitolo!
Tanti unicorni,
Alice.💙

insieme possiamo volare - lutteo 2 Where stories live. Discover now