6. Siamo sotto al vischio.

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"Mamma, non ti devo aiutare a cucinare, vero?"
La mamma ride.
"No, Luna! Faresti solo un disastro!"
Rido anche io e le lascio un bacio sulla guancia. Sono ancora in pigiama, sono le 10.30 del mattino ed è la vigilia di Natale!! Sì, io non festeggio praticamente il giorno vero e proprio di Natale, ma appunto il 24.
La mamma sta cucinando 'La ensalada de noche buena' un'insalata a base di lattuga e barbabietola, ma che può contenere anche mele, o carote o... O boh.
Poi cucinerà anche il pozol, che è una zuppa, sempre di tradizione messicana con dentro pezzetti di pollo. Può sembrare un po' schifosa spiegata così, ma vi assicuro che è squisita!
Corro in camera, dove Nina dorme ancora.
"Ninaaaa!!!!! Svegliati!! È la vigilia di Nataleee!!!!"
Le urlo nell'orecchio. Lei sobbalza e, quando si è seduta, si stroppiccia gli occhi.
"Luna ma sei pazza!? Ho letto su una rivista di psicologia che non bisogna mai sveglia..."
Non la lascio finire di parlare.
"Buon Natale amica mia!!"
"Ma non è natale!"
Io rido
"Sì, lo so! Ma io e la mia famiglia lo festeggiano sempre il 24! Dai Alzati!!"
La mia migliore amica sbuffa, ma si alza comunque.
"Se vai in cucina, mia mamma ha preparato la colazione!!"
Subito sorride
"Ok, vado subito!"
Scoppio a ridere e vado verso l'armadio.
"Ah Nina, fai veloce poi a cambiarti"
Le dico prendendo una calza a maglia dall'armadio.
"Perché?"
"Alle 11 dovrebbe arrivare Simon con la sua famiglia!" 
Viene verso di me.
"Luna, non è che mi potresti prestare un vestito?"
Mi giro e la guardo male.
"Non chiedermi mai più una cosa del genere, Ninita!"
Faccio volare una ciocca di capelli dietro la spalla, imitando palesemente Ambar.
Nina ride e fa lo stesso mio movimento coi capelli lisci e lunghi.
"Sì, comunque! Ovvio! Guarda allora... Io non me ne intendo eh! Ma credo che questo ti possa star bene!"
Prendo dall'armadio un vestito verde scuro con le strisce orizzontali nere. È un pochino aderente, ma dato che Nina è uno stecchetto le starà largo.
"Grazie! Vado a fare colazione e me lo metto!"
Prende il vestito e lo appoggia sul suo materasso, per poi uscire.
Resto ferma davanti all'armadio. Che mi metto? Che mi metto? 
Mica devi sfilare per Giorgio Armani eh!
Lo so coscienza, ma ci saranno Simon e...
Matteo!
Sì, beh... Sì....
Beh, io ti cosiglierei di mettere quel vestito rosso con quelle robe rotonde gialle.
Nah! Non mi convince!
E certo, quando mai sei d'accordo con me, tu? .
Molto raramente. Dai coscienza, aiutami!!
Ok allora... Il vestito quello là! Quello lilla e bianco!
Ma non è natalizio!
E allora te arrangi!
Uff...
Il mio sguardo si posa su di una specie di salopette rossa scura, tendente al bordeaux.
È una salopette/gonna, con due tasche e con quattro bottoni di media grandezza sulla parte di davanti.
È davvero molto carina.
La tiro fuori dall'armadio, e l'appoggio sul mio braccio, sopra le calze a maglia rosse.
Come maglietta posso prenderne una... Nera?
Sì, avercele magliette nere!
Forse ne ho una grigia...
Cerco nel cassetto dove tengo le maglie e ne trovo una in effetti grigia, con il collo alto. Sì, potrebbe andare!
Vado in bagno e mi vesto, mi lavo i denti e, l'impresa più complicata, mi spazzolo i capelli.
Riesco a fare una coda alta, ma non mi piace. Mi sento sola senza i capelli che mi ciondolano sulla spalle.
Quindi me li slego e li liscio (non so come ho fatto) con la piastra che mi ha regalato Ambar l'anno scorso a Natale
Mi ricordo ancora come mi ha dato il regalo. Mi ha detto -tieni, così i tuoi capelli diventano un po' più decenti!-
Quindi dicevo... Me li piastro e ed esco dal bagno.
Nina si è già vestita. Le sta d'incando l'abito che le ho dato!
"Wow Nina, sei bellissima!"
Nina alza lo schermo dal telefono.
"Parla lei! Sei stupenda Luna! Così farai sciogliere sia Matteo, che Simon!"
Rido e mi butto sul letto.
"Che ore sono?"
Le chiedo
"Le 10.47!"
Rido
"Che precisione! Dai, va a lavarti!"
Annuisce e sparisce in bagno.
Prendo anche io il mio telefono e noto un messaggio su whatsApp.
Da Simon: Luna, tra due minuti sono lì da te! Mia mamma ha insistito a farmi mettere la giacca elegante, quindi quando mi vedi, non ridere!
Rido tra me e me
Da luna:  non potrei mai ridere del mio migliore amico!  Da Simon: ma sì, non sono così male!
Da Luna: Modesto il ragazzo!
Blocco il telefono, perché sento il campanello.
Corro e vado ad aprire io.
"Ciao Simon!! Salve signora Álvarez, signor Álvarez!"
"Avanti Luna, ci conosci da tanto oramai! Chiamaci Bruna e Lorenzo!"
È la mamma di Simon a parlare. Io annuisco.
"Entrate!"
Faccio spazio ed entrano.
"Simon..."
Ridacchio.
"Come sei... Elegante!"
Lui mi guarda divertito
"Avevi detto che non ridevi!"
"Sì, scherzo! Nina si sta lavando, mentre Ambar e Matteo... Non so dove siano."
alzo le spalle e vado verso la cucina, dove mamma sta ancora cucinando.
"Ciao Monica!"
La saluta Bruna.
"Bruna, Lorenzo! Da quanto tempo! Come mai siete qua in Messico?"
Iniziano a parlare, mente io e Simon andiamo in camera mia.
"Anche tu sei molto carina, Luna!"
Gli sorrido ed entro in camera.
"Sai Simon, stanotte ti ho sognato!"
Lui alza le sopracciglia
"Devi aver fatto un sono meraviglioso allora!"
Rido e gli tiro uno schiaffo scherzoso sulla spalla.
"Non era proprio bello in realtà! Allora? Il mio regalo??" Scuote la testa divertito e prende dalla tasca destra della sua giacca una scatolina impacchettata.
La prendo e la scarto, dopodiché apro la scatoletta.
"Simon, è bellissimo!! Ti sarà costato una fortuna!"
Lo abbraccio dolcemente. Mi ha regalato un braccialetto in oro con appesi un sole e una luna. È davvero meraviglioso.
"Ti piace davvero?"
Chiede incerto
"Ovvio Simon! È stupendo!! Aspetta! Anche io ho ce l'ho!"
Mi alzo dal letto su cui eravamo seduti e vado davanti all'armadio, dove tengo nascosto il regalo per Simon.
Prendo la busta bianca e gliela porgo.
Lui la apre. Lo sfoglia un po' e poi esclama
"Luna! È bellissimo!!"
Si alza e mi abbraccia.
"Sono contenta che ti piaccia!!"
Gli ho regalato un libretto con dentro tutte le nostre foto, da quando avevamo 2 anni, ad adesso.
Si risiede sul letto e lo sfoglia.
"Oddio qui eravamo piccolissimi! Soprattutto tu!"
Ridacchio
"Eh sì signor Álvarez, le devo ricordare che lei ha due anni in più di me?"
"Giusto, mi scusi piccolina!"
Rido, ma mi interrompo quando sento bussare alla porta, che si apre senza spettare un 'avanti'
"Scusate, non volevo interrompere i due fidanzatini, ma tua mamma ha detto di andare di là!"
Lo guardo male
"Non ti hanno insegnato le buone maniere? Aspetta almeno che ti dica avanti!"
Lui ridacchia
"Sì, Ok. Intanto siete attesi di là! Ah chica stralunata! Sei molto carina!"
Mi fa l'occhiolino ed esce dalla stanza chiudendo la porta. Divento rossa.
"Andiamo?"
Mi chiede Simon. Io annuisco e vado con Simon in cucina.
Ci sediamo a tavola, dove ci sono già Nina, Ambar, Matteo, la famiglia di Simon e mia mamma.
Parliamo per un po' e poi mangiamo. Dopo mangiato, Simon e la sua famiglia tornano a casa loro, per festeggiare con i parenti.
" Ninaa!! Ho un regalo per  te!
E anche per te mamma!"
Corro in camera e prendo i regali che tenevo, come quello di Simon, nell'armadio. Torno in salotto, dove eravamo, e porgo i regali a mia mamma e alla mia migliore amica.
"Questo è tuo... E questo tuo!"
Nina apre il pacchetto e sorride sorpresa.
"Oddio Luna, è stupenda!"
Mi abbraccia.
Le ho regalato una macchina fotografica. Mi è costata un po', ma Nina è la mia migliore amica, e farei questo e altro per lei.
Alla mamma invece ho regalato una collana di perle, che ha apprezzato molto. In realtà ho anche un regalo per Matteo e per Ambar, ma mi vergogno un po' a darglieli... Sopratutto a Matteo.
"E per me, chica stralunata? Non hai niente?"
Mi che de matteo con un rossisetto fastidioso.
"Beh..  In realtà s-sì..!"
Vado in camera e prendo i due regali rimasti.
Uff, che vergogna!

" tieni.."
Porgo un sacchettino a Matteo e uno ad Ambar.
"sì... È decente... Non è proprio il mio colore ma... Grazie lunita!"
Dice Ambar tirando fuori la camicetta con le perline oro che le ho regalato.
Matteo tira fuori dal sacchettino la scatola contenente il regalo. La apre e mi guarda sorridendo.
"Grazie Luna, è molto bello"
Dice dolcemente. Gli sorrido anche io.
"Di niente"
Si mette al polso l'orologio che gli ho regalato e si alza per abbracciarmi.
Ok, a volte è dolce.
Ma la maggior parte del tempo è odioso.
Ci stacchiamo dall'abbraccio e ci sorridiamo. Per un attimo vedo il matteo di due anni fa. Il Matteo dolce e carino, che ci teneva molto a me.
"Ehm... Ambar! Vieni! M-mi serve il tuo aiuto per... Vorrei fare un cambio di look!"
Balbetta Nina. Che ha intenzione di fare?
"Oh finalmente! Andiamo!"
Nina esce dal salotto insieme ad Ambar. Vedo la mamma sorridere sopra le nostre teste, e uscire con la scusa del -devo pulire la cucina-.
Non capisco... Sono tutti così strani come se... Aspetta un attimo...
Alzo piano la testa e lo vedo. Appeso sopra le nostre teste, c'è il vischio.
Matteo fa il mio stesso movimento con la testa e resta impalato a vedere.
"Non si può rompere una tradizione, no?"
Chiede lui avvicinandosi al mio viso
"C-credo di n-no..."
Gli rispondo ingenuamente. Ho una voglia matta di baciarlo da quando sono qui. Non l'ho visto per due anni, e mi è mancato molto.
Si avvicina lentamente, facendo avvicinare le nostre bocche.
Sento il suo respiro così regolare sul mio collo, e mi concentro sul mio, che è di una irregolarità pazzesca.
Tranquilla Luna, ispira ed Espira!
Le nostre labbra sono a meno di mezzo centimetro di distanza, non ce la faccio più! Mi alzo in punta di piedi, data la mia bassezza, e tolgo quello spazio che ci divideva.
Il momento tanto atteso è arrivato. Ci stiamo baciando!!
È pazzesco come questo ragazzo riesca a farsi odiare e amare nello stesso istante.
Appoggia le mani sui miei fianchi, e io circondo con le mie braccia il suo collo.
Ci stacchiamo per prendere fiato, ma Matteo mi bacia subito di nuovo. Sorrido sulle sue labbra.
"Mi sei mancata molto."
Sussurra sulle mie labbra.
Poi mi viene in mente. Matteo è fidanzato. Mi allontano velocemente da lui, che mi guarda con un'espressione interrogativa.
"Si fidanzato Matteo! E con mia cugina! Anche se la detesto, non posso farle questo!"
Matteo si guarda i piedi.
"Non ho nessuna fidanzata io"
"E ambar chi è? Un fantasma?"
Lui ridacchia.
"Luna, l'ho lasciata! Stamattina. Le ho detto che.. Che mi piace un'altra!"
Lo guardo un po' male.
"E tu stavi con mia cugina quando ti pi..."
Mi interrompe
"Sei tu quella mi piace." Resto in silenzio a guardarlo negli occhi. Divento rossa, ma sorrido comunque.
"Luna, sei ancora nell'area del vischio, lo sai?"
Ridacchio e annuisco
"Hai bisogno di un vischio per baciarmi?"
"No principessa!"
Lì mi sciolgo. Mi ha chiamata principessa. Come due anni fa
"Perché tu sei la mia principessa, vero?"
Mi chiede incerto.
"Tua e di nessun altro"

Si avvicina e mi bacia di nuovo.

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Buon Natale!!!!!!
Anche se è la vigilia.. Shish.
Capitolo Lutteoso!!
Allora se qualcuno se lo sta chiedendo: no, Luna non sta sognando queste cose. No perché nell'altro capitolo, il sogno l'ho scritto con questa calligrafia qui, e quindi basta. È il mio telefono che è idiota e mi fa scrivere solo così... Bah.
Comunque...
Dove passate le vacanze??
Io al caldo dalla mia abuelita.
Che poi, caldo caldo non fa! Ci sono 16 gradi ma... Non importa!
Bene piccoli/e grifondoro,
Noi ci vediamo nel prossimo capitolo!
Stellinate e commentate!
Tanti unicorni,
Alice. 🎄

insieme possiamo volare - lutteo 2 Where stories live. Discover now