11. Simon mi fa fare brutta figura.

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"No Nina, ora mi spieghi!"
Lei abbassa lo sguardo.
"Luna, ti prego."
Non riesco a sopportare di vederla così... fragile.
"Nina, ok. Non me lo dire, tranquilla! Adesso pensiamo a te, non a me!"
Dico cercando di tranquillizzarla.
Lei tira su col naso
"Scusami Luna, non volevo."
Sospiro
"Nina, sta tranquilla, ok? Tanto prima o poi l'avrei scoperto comunque! E devo dire che è meglio prima che poi, almeno in questo caso!"
Lei annuisce. 
"E comunque,  avete ancora più di due mesi emmezzo per stare insieme,  magari trova un'altra università in cui andare che si trova qui vicino e non parte più"
Ipotizzo, anche se credo non succederà.
"Luna, questo fatto ha il... 2, 4... Il 14 per cento di possibilità di realizzarsi. Ho letto su una rivista di università online che quella di Oxford è una delle migliori mondiali, al 4° posto! È una possibilità unica per Gaston, e non ha neanche pensato di non accettare,  non ha neanche pensato a me!"
Sbotta arrabbiata e comprensiva allo stesso tempo.
"Ma Nina, magari non ha avuto altra scelta! Magari... Che ne so... La madre l'ha obbligato ad andare o..."
"Oh Luna, ti prego! Conosco sua madre, ed è molto comprensiva nei confronti del figlio, gli lascia fare quel che vuole, purché sia felice. Rispetta sempre le sue decisioni anche se queste sono palesemente orrende nei suoi confronti o in quelli degli altri."
"Nina, calmati, ok? Troveremo una soluzione!"
Lei sbuffa, irritata, mentre le lacrime le solcano il viso.
"Basta essere così positiva, Luna!  Non lo capisci che probabilmente non lo rivedrò più per 9 mesi?? Non mi capisci!"
Ora sono io quella irritata. Non la capisco, eh?
"Ah, quindi non ti capisco! Infatti il mio ragazzo non è stato in Italia per due anni senza mai chiamarmi o messaggiarmi, vero?"
Lei prende dei respiri grossi, per placare la rabbia.
"Questa festa è inutile. Io me ne vado!"
Si gira per andare alla porta, sbattendo i piedi.
"Nina.."
"Ci vediamo Luna!"
Ed esce dalla porta.

Oh, eddai, possibile che oggi tutti quelli che mi parlano se ne vanno arrabbiati marci? Cos'è, ho un cartello dietro la schiena con su scritto - Tutti quelli con cui parlo si devono arrabbiare e lasciarmi sola! - ?

Non mi accorgo di aver pianto fin quando non torno in salone e Jim mi dice che ho il mascara scolato.
"Ah, ehm... Grazie!"
"Luna, sicura di star bene? Voglio dire, è una festa, e di solito la gente si diverte, non piange! Per di più non trovo Nina, che le è successo?"
Cavolo.
"Ehm... Lei aveva mal di testa e... È andata a casa!"
"Ah!"
"Senti, sai dov'è Matteo? Non lo trovo, e gli devo dire una cosa!"
Le chiedo guardandomi in giro.
"Credo sia andato in bagno! L'ho visto andare al piano di sopra poco prima che tu e Nina andaste in cucina!"
La ringrazio e vado al piano di sopra.
Devo parlare con Matteo, ho bisogno di spiegazioni. E ora.

Lo trovo in camera mia, seduto sul letto, a guardare le foto appese alla parete. Tiene in mano un foglio giallino, piegato in quattro parti. Dove l'ha preso?
Tossisco per attirare l'attenzione su di me.
"Luna!"
Si alza dal letto e mi si avvicina.
"Che ci fai qua?"
Gli chiedo non guardandolo in faccia.
"Niente, volevo solo stare solo un po' "
Annuisco 
"Ehy, tutto a posto?"
Mi mette una mano sulla guancia e mi passa il pollice sotto l'occhio,  dove il mascara è scolato.
"Matteo..."
"No, aspetta. Ti... devo dire una cosa!"
Lo guardo speranzosa in delle scuse e delle spiegazioni. 
"Luna, mio padre mi ha iscritto ad un'università..."
Wow, cioè, me lo sta dicendo sul serio?
"E...?"
Lui aggrotta le sopracciglia.
"Come fai a sapere che c'è qualcos'altro?"
Trattengo un'imprecazione.
"Ehm... No, non lo so. Solo, non hai continuato la frase cose se non l'avessi finita e quindi pens..."
Questa volta io non riesco a finire la frase, perché Matteo mi stringe in un abbraccio. Inizialmente mi irrigidisco, ma poi mi lascio andare, ricambiando l'abbraccio. Con la testa nell'incavo del suo collo, sorrido. Il suo profumo alla menta mi invade le narici.
Chissà se anche lui ama il mio profumo.
"Ti amo Luna."
Mi riprendo da quel momento di wow assoluto e mi sposto da davanti a lui, sedendomi sul letto.
"Anche io ti amo, Matteo. Ma ho bisogno di sapere la verità."
Matteo mi guarda con uno sguardo confuso, sedendosi di fianco a me.
"In che senso?"
"Matteo... Ok, senti. Io so che devi partire."
"Oh.."
Abbassa lo sguardo.
"Sì, ma è un'idea di mio padre! È lui che mi iscritto a quella stupida scuola! Luna, ti giuro che non voglio partire,  non voglio lasciarti ancora!"
Gli sorrido e gli metto una mano sulla guancia.
"Matteo.."
Mi ritrovo a dire il suo nome, non sapendo come continuare la frase.
Gli voglio dire che lo amo, che nemmeno io voglio lasciarlo un'altra volta, che qualunque cosa accada sarà sempre con me, nel mio cuore, ma non so come dirglielo.
La sua mano copre la mia sulla sua guancia, mentre il suo pollice caldo mi massaggia il dorso della mano.
"Mancano ancora più di due mesi, troveremo una soluzione, te lo prometto!"
Sussurra lui. Gli sorrido.
"Ah, questa è tua... È molto carina, comunque!"
Mi passa il foglietto che aveva in mano. Lo apro e leggo le parole scritte con due diverse calligrafie: la sua e la mia. Le parole iniziali della sono molto dolci, e mi fanno sorridere.
"L'hai dattevero conservato?"
Mi chiede guardandomi dolcemente.
"Sì, non dovevo?"
Matteo scuote la testa, dicendomi che ho fatto una cosa molto dolce, continuando la canzone che mi ha scritto poco dopo che io sono partita dall'Italia all'Argentina, senza di lui.
"Andiamo?"
Gli chiedo alzandomi.
"Matteo mi prende la mano e mi spinge verso di lui. Le nostre labbra si incontrano, in un bacio dolce. Chiudo gli occhi e mi godo il momento, quando d'un tratto la porta si apre, mostrando Gaston.
"Ecco dov'eravate! Su, non fate gli schifosi sdolcinati e tornate giù!"
Ci urla divertito.
"Gaston, giuro che te la farò pagare!"
Matteo gli punta il dito contro, per poi ridere.
"Ah-ah-ah. E come vorresti farlo?"
"Aspetta e vedrai!"
Scoppio a ridere e insieme torniamo giù,  dove Jim e Yam stanno cantando una canzone sul piccolo palco che abbiamo fatto allestire.
Sono davvero carine, si vede lontano 1 miglio che si vogliono davvero molto bene.
Terminano la canzone con un abbraccio, e poi scendono dal palco, seguite dagli applausi degli amici.
"Sale sul palco il messicano, gente!"
Urla Simon con un sorriso stampato in faccia. Sale con un salto sul palco,  ci posiziona sopra uno sgabello e prende la chitarra, dopodiché posiziona l'altezza del microfono e ci picchietta sopra con due dita.
"Bene, funziona? Ok."
Sì guarda intorno fino ad incontrare il mio sguardo.
"Questa canzone la dedico alla mia migliore amica Luna, che grazie a Dio non è più da qualche parte con Matteo a sbaciucchiarsi."
Annuncia il mio migliore amico divertito, mentre Gaston da una pacca sulla spalla a Matteo.
"Ti voglio bene anch'io, Simon!"
Gli urlo rossa come un peperone abbronzato.
Lui mi fa l'occhiolino e inizia con gli accordi della canzone che amo e che ho come suoneria del telefono.
"Soy tu mejor amigo, tu pañuelo de lágrimas, de amores perdidos...."
Mentre canta qualcuno spegne la luce principale del salotto, facendoci restare a lume di candela. Jim prende il suo telefono e accende la torcia, puntandola verso Simon e muovendo lentamente la mano. Immediatamente tutte le facciamo eco.
"Yo quisiera que vivieran de mi siempre enamorada..."
Poco dopo termina la canzone e viene
circondato da applausi.
La mano calda di Matteo si intreccia alla mia, mentre il mio migliore amico scende dal palco.
"Grande amico!"
Sento dire da Nico.
"La prossima volta vogliamo i particolari su Luna e Matteo!"
Scherza Pedro.
"Ehy, Pedro! Tu senti eh!"
Gli urlo col sorriso.
"E le cose che succedono tra me e Matteo non vado a dirle in giro, grazie comunque per l'interessamento!"
Lui ride e mi fa il pollice in segno di aver capito.
     

                         .  ..   ...   ....   .....

Zao amici miei!
Ehehe, so che non aggiorno da molto ma ho le mie ragioni, e so che non vi interessano e la maggior parte di voi non leggerà questa parte ma le dico comunque:
1. Sono stata male con tipo 39 di febbre e stavo troppo male per pensare a come continuare.
2. Ero troppo impegnata a sbavare dietro le foto di Logan Lerman ( se non lo conosci sei un brutto unicorno ), Ruggero, Michael, Theo James e altri.
3. Boh basta, ho finito le scuse.
Y nada, in realtà sto ancora male, infatti domani non vado a scuola e mi salto tre verifiche,  lol.
Bene,
Muchos besos.
Tanti unicorni,
Alice.💙

insieme possiamo volare - lutteo 2 Kde žijí příběhy. Začni objevovat