1. Cancún

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Il sole mi batte sulla pelle e il vento mi scompiglia i capelli castani. Di fianco a me, Ambar scende dall'auto nera che dall'aeroporto ci ha portati qui alla villa. Qui a Cancún!
Apro il bagagliaio e prendo la mia valigia, quella della mamma e quella di Ambar, e gliele porgo.
Mentre camminiamo, il suono dei tacchi di Ambar accompagna quello eccitato del mio cuore, che batte forte come non mai. Sono eccitatissima, non vedo Cancún dalla fine della scorsa estate. Non vedo i miei amici da quasi un anno, i miei nonni, gli zii, i miei cugini... Tutti!
La mamma apre con la vecchia chiave quasi arrugginita il portone d'entrata della villa, ed entriamo.
La casa è illuminata da una fioca lucetta che entra dagli spazietti delle tapparelle abbassate. L'odore di chiuso mi invade le narici. La mamma accende la luce, illuminando il grande salotto dove ho passato le estati più belle della mia vita.
"Monica, vado in camera mia! Portami un frullato di... Fragola!"
Ambar è cambiata moltissimo da quando Matteo se n'è andato. È diventata... Jazmine!
E fidatevi, fino a due mesi fa questo era un insulto bello grosso!
"Certo signorina ambar!"
Mia madre è sempre la stessa, non è cambiata neanche un po'
"Anzi no! Un frullato di lamponi! "
Mia madre mi guarda con un sorriso strano alzando le sopracciglia.
"Certo, glielo farò portare in camera sua al più presto!"
Ambar sale le scale e sparisce nel corridoio al piano di sopra.
"Finalmente a Cancún!"
Esclamo buttandomi a peso morto sul divano, che alza almeno tre quintali di polvere. Tossisco.
"Luna, potresti portare il frullato ad ambar quando è pronto?"
Io sbuffo alzandomi di nuovo in piedi
"Ma mamma, io non sono la schiavetta di mia cugina!"
Lei prende la sua valigia e la appoggia di fianco alla mia, andando verso la cucina.
"Lo so tesoro, ma fino a domani mi dovrai aiutare! Dopodiché arriveranno i nuovi dipendenti scelti dalla zia Sharon!"
Mi appoggio al bancone della cucina, passandoci un dito sopra e pulendomelo dalla polvere sui pantaloncini gialli che indosso.
"Ok mamma!"
Io, Luna Valente, ho quasi 18 anni. Da quando il mio fidanzato è tornato in Italia non sono affatto cambiata. Sono sempre la luna pazzerella e distratta di due anni fa. Passo le mie giornate al Jam e Roller a pattinare. La mia allenatrice, Juliana, non mi sopporta. Ma a me va bene così, dato che nemmeno io sopporto lei.
I miei migliori amici sono Simon e Nina, sono fantastici, ci sono sempre quando ho bisogno loro.
Fino a due anni fa come migliore amica avevo anche Ambar, ma è cambiata, e non in meglio.
Se ve lo state chiedendo sì; è estate. Un altro anno di scuola è finito. Finalmente.
Chissà se Matteo ha già finito la scuola?
Sul mio viso si forma un sorriso, al solo pensiero di Matteo. Un sorriso malinconico, ma comunque un sorriso. Ripensando alla canzone mi entrano in mente le note che compongono la melodia di "Vives en mi", la canzone che ha scritto Matteo e ha infilato poi in una lettera che mi sono trovata sul letto di camera mia. Ancora mi chiedo come ha fatto ad arrivare lì.
La mamma mi risveglia dai miei pensieri chiedendomi come sto e passandomi il frullato per Ambar.
"Bene mamma, sono super felice di essere qua!!"
Vado verso le scale, e passo una mano sulla ringhiera di questa mentre salgo i gradini di marmo tenendo il frullato nell'altra.
Arrivo davanti alla camera dove ambar, l'estate scorsa aveva passato le vacanze e busso alla porta. Mia cugina mi risponde con un "avanti" non molto amichevole, come se le avessi interrotto una conversazione importante.
Entro nella stanza rosa e sbatto il frullato di Ambar sul tavolino di fianco alla poltrona su cui è seduta mia Cugina facendone uscire un po'.
"Sta più attenta, lunita!"
Chiudo gli occhi e mi giro lentamente verso la porta.
Non ucciderla. Non ucciderla!
Esco dalla stanza senza salutare e torno verso il salotto. Giuro che a volte la prenderei a schiaffi quella ragazza! È insopportabile!
È tua cugina!
Ma è comunque insopportabile!
Come ha fatto a stare con lei fino a tre mesi fa Simon?
Aspetta! Simon! Oh no, mi sono dimenticata di chiamarlo!! Cavolo!
Corro verso il bancone della cucina, dove avevo lasciato la borsa a tracolla con dentro il mio "Amore". Apro la borsa per prendere il telefono, ma una voce mi ferma
"Luna! La tua camera è un disastro! L'hai lasciata disordinatissima!"
Mia mamma mi rimprovera tornando dalla direzione della mia camera. Giusto... Mi ero dimenticata dello stato in cui l'avevo lasciata l'estate scorsa!
"Si, ehm... Ops!"
"Va a riordinare!"
Corro verso la valigia, l'afferro con la mano non occupata dalla borsa, per poi dirigermi in camera mia. Apro la porta e fisso la mia bellissima cameretta. Le pareti sono azzurro chiaro, il parquet è bianco e le finestre sono contornate da lucine colorate.
Su una parete ci sono tutte le foto fatte con i miei amici. Su un'altra ci sono due mensole piene zeppe di libri, e sotto di queste la mia scrivania bianca con sopra il mio portagioie. Il letto ha un copriletto marrone chiaro che lo protegge dalla polvere e i cuscini sono coperti da una federa dello stesso colore.
Non vedo disordine... Ah ecco! Guardo ai miei piedi, e trovo a terra di tutto e di più: libri, qualche cuscino, pupazzi di quand'ero piccola, bracciali, carte... Un disastro unico.
Sì, ora ricordo! Alla fine dell'estate scorsa, non trovavo più il mio ciondolo, e per cercarlo ho creato un campo di battaglia.
Il ciondolo in questione mi è stato regalato da mia zia Sharon, è una collana con il ciondolo a forma di luna, proprio come me!
La zia mi ha detto che era della mia mamma biologica, Lily.
Appena l'ho visto mi sono innamorata! È diventato il mio portafortuna, e non esco mai senza la mia collanina.
Scacciando i pensieri vado verso la poltrona di fianco al mio letto, appoggio la valiglia per terra, schiacciando qualche oggetto e mi siedo sulla poltrona.
Prendo il telefono dalla borsa e digito il numero di Simon
#chiamata#
Io: Simon!! Ciao Simon!
S: luna! -ride- così mi stordisci l'orecchio! Come stai?
Io: bene Simon! sono stra contenta di essere di nuovo qui a Cancún!
S: bene! E con ambar?
Io: uff non farmici pensare! Mi ha chiamata Lunita Simon! Lunita!!
S: abbi pazienza luna, Ambar è già cambiata una volta, e non lo farà più credo..!
Io: mi dispiace Simon! L'amavi tanto!
S: si... Ma ora non pensiamoci! Com'è il tempo?
Io: uh è bellissimo Simon! Fa un caldo atroce! Non vedo l'ora di infilarmi il costume da bagno e buttarmi nel mare!
S: luna, così mi fai diventare geloso!
Io: uuh sii Simon! Il mare, il sole, la spiaggia! Ah che bello! S: ah-ah-ah! Com'è simpatica signorina valente!
Io: sì, modestamente!
S: tornando alle cos serie... Ho chiesto a Juliana un mesetto di ferie e me lo ha dato! Lunedì per le 12.00 fatti trovare al nostro pontile!
Io: non vedo l'ora!!
S: sì luna, ora vado, sta arrivando Juliana!
Io: bye!
#fine chiamata#
Metto giù e sorrido istintivamente. Io e il mio migliore amico. Qua a Cancún, dopodomani! Cosa può andare storto?
Mi alzo dalla poltrona e cerco di sistemare un po' il pavimento. Metto i libri sulle mensole, i bracciali nel portagioie, le carte le butto nel cestino e i pupazzi li metto in uno scatolone che tengo dentro l'armadio.
Tolgo il copriletto marrone dal letto, sostituendolo con un lenzuolo bianco panna. Ai cuscini cambio la federa, ora uno è giallo e l'altro rosso.
Poi apro la valigia e inizio a sistemare la mia roba nell'armadio.
Finite le "pulizie di primavera" mi metto il costume, un copri costume, preparo la borsa della spiaggia, mettendoci dentro crema solare, un telone occhiali e un costume di ricambio ed Esco. O almeno, faccio per uscire. Infatti una cugina molto zabetta mi ferma, dicendomi di aspettarla.
"Sì ma devi muoverti! Tra tre minuti io me ne vado, ti avviso!"
Dico scocciata buttandomi sul divano.
"Lunita, sii rispettosa!"
Detto questo sale le scale ed entra in Camera sua.
Mentre la aspetto guardo il telefono. Ho un messaggio da Nina!
Da nina: Luna! Come stai? Mi manchi già tantissimo! Non so come farò a stare senza di te per tre mesi!!
Da Luna: Nina lo so!! Mi manchi tantissimo anche tu! Sto bene comunque! E te? Come va con Gaston?

Ok, il messaggio è partito.
"Certo amore mio! Allora ti aspetto in spiaggia!"
Mi giro verso la voce. Mia cugina sta scendendo le scale con il telefono appoggiato all'orecchio.
"Ciao amore!"
Amore? Chi può essere così idiota da fidanzarsi con mia cugina? Con tutto il rispetto verso Simon!
Ambar arriva davanti a me e mi incita ad andare.

                  *      *     *    

Ciao!!
Eccomi qui con il secondo libro! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!
Ok, una prefazione per chi è nuovo e si trova qui per puro caso: questo è il secondo libro, se vi è piaciuto questo capitolo ma ci sono delle cose che non avete capito è perché nella prima parte ci sono delle cose che cambiano rispetto alla serie tv. Ok? Ok.
Bene piccoli/e grifondoro
Noi ci vediamo nel prossimo capitolo!
Tanti unicorni,
Alice💙

insieme possiamo volare - lutteo 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora