7. Cato ha un panda.

798 39 16
                                    

Matteo mi prende la mano.
Stiamo passeggiando per Cancùn, gli sto facendo fare il giro turistico della città.
"Matteo, fermiamoci un attimo! Sono stanca morta!"
Esclamo sedendomi sulla panchina di fianco a me. Matteo ride e si siede al mio fianco.
"Sei proprio una pigrona! Stiamo camminando da 20 minuti e ci siamo fermati 5 volte!"
Rido anche io e appoggio la testa sulla sua spalla. Lui avvolge il braccio attorno alle mie spalle e restiamo così per un po'.
"Ho voglia di un gelato, andiamo?"
Si alza di scatto facendomi cadere sulla panchina. Lui, di risposta, ride, mentre io gli faccio la linguaccia.
"Va bene chico fresa!"
Mi metto di fianco a lui e mi guardo in giro. Una gelateria... E dove la trovo una gelateria?
"Non sai dove sia, eh?"
Mi chiede Matteo
"No, no! So perfettamente che dobbiamo andare a..."
Sbuffo
"Non so neanche dove siamo..."
Matteo scuote la testa divertito e mi lascia un bacio sulla guancia.
Giusto, ho saltato qualche giorno.
Dal fatto del vischio, sono passati tre giorni. Io e Matteo ci siamo fidanzati, Nina ha subito davvero un cambio di look e Sofia ci prova ancora con Simon, e non so il perché, ma continua a darmi fastidio!
Questi sono gli aggiornamenti dal mondo. Dal mio mondo!
"Aspetta, ho il telefono! "
Dice Matteo estraendo dalla testa dei suoi pantaloncini la nostra salvezza.
Scrive qualcosa e una voce femminile dice di andare a destra.
"Come fai a sapere dov'è la gelateria?"
Gli chiedo.
"Ho inserito la via di casa tua!"
Annuisco e cammino di fianco a lui.
Dopo 20 minuti arriviamo davanti a casa mia e noto una macchina nera.
Che ci fa qui?
Chiedo a Matteo se possiamo andare a vedere e lui Annuisce.
Vedo la mamma uscire dalla villa con due valigie. Una sua, e l'altra mia.
Guardo Matteo.
"Mamma!"
Urlo per farmi sentire e sventolo la mano.
"Luna! Vieni!"
Mi urla lei di rimando.
Io e Matteo corriamo verso la macchina, e noto che Rey sta attendendo al volante, col telefono in mano. Ma rey mica era in Argentina?
"Che succede?"
Chiedo, quando anche la mamma è vicina.
"Luna, la zia Sharon ha bisogno di parlarti. Dice che è molto urgente! E poi, modestamente, ha detto anche che le manca la mia cucina. Torniamo a BuenosAires...!"
"Che? No, mamma! E Nina? Non la possiamo lasciare qua! E Matteo doveva essere nostro ospite fino alla fine dell'estate!"
Esclamo irritata.
Io non voglio tornare in Argentina! L'adoro, sì, ma Cancùn è Cancùn!
Qui c'è il mare, il caldo, il cibo, la musica... A Buenos Aires c'è... beh, sì! Il caldo non manca neanche là e nemmeno il mare, ma non è bello come quello di Cancùn e non c'è nemmeno Simon!
"Ho parlato con la mamma di Nina e lei mi ha detto che l'avrebbe comunque chiamata per dirle di tornare. Mentre Matteo, ho parlato con tua madre, mi ha detto che la tua casa è ancora in affitto, quindi verrai a dormire da noi fino alla fine del mese, quindi tra quattro giorni! Adesso andiamo!"
Sbuffo
"Ma mamma non è giusto! Mi avevi promesso che avremmo passato l'estate qui!"
Ok, sembro una bambina che fa i capricci, ma Cancùn è la mia città! Vengo in Messico solo in estate, e qui ci sono i miei parenti e i miei amici! Non è affatto giusto!
"Torneremo l'estate prossima!"
Sbarro gli occhi
"Come l'estate prossima? Scusa, la zia mi deve parlare di una cosa molto urgente e ok! Ma quanto ci vorrà? Se è così urgente ci vorranno almeno 15 minuti! E un'estate intera non è di quindici minuti!"
La mamma sbuffa.
"Luna, sali in macchina o ti faccio andare a Buenos Aires a piedi!"
Mi minaccia.
Salgo in macchina, dove ci sono già Nina e Ambar, e Matteo mi segue.
" Hey, almeno resteremo insieme!"
Mi sussurra Matteo all'orecchio.
"Aha"
La macchina parte ed esce dal giardino della villa, lasciandosela alle spalle.
Saluto il mare con lo sguardo, mentre ci dirigiamo verso l'aeroporto.
[ ... ]
"Ciao Simon, siamo appena atterrati! Quando senti il messaggio chiamami per favore!"
Spengo la chiamata.
Buenos Aires di notte non mi piace affatto. Tutti i ragazzi fuori dai bar o dalle discoteche mezzi ubriachi, macchine di cui non vedo i proprietari per colpa del buio che gironzolano nelle strade deserte. Le tapparelle delle case abbassate, le sole luci dei piccoli lampioni che illuminano la strada mi mettono ansia. Come se tutto si preparasse al peggio. Oltretutto stanotte c'è un temporale. E come sapete, io e i temporali non siamo migliori amici.
Tino è venuto a prenderci all'aeroporto di Buenos Aires con la limousine nera della zia Sharon.
Scende dalla limousine e apre il bagagliaio, tenendosi, inutilmente, una mano sopra la testa per non bagnarsi. Alla scena rido leggermente. Tengo stretta con la mano destra la valigia, mentre quella sinistra è intrecciata alla mano di Matteo.
Sento un tuono e sobbalzo. Matteo ride e mi stringe più forte la mano.
"Tranquilla principessa "
Annuisco.
"Dammi, Luna!"
Mi dice Tino, allungando una mano verso la mia valigia.
"No, faccio io!"
Esco dall'area del'ombrello che regge Matteo, e posiziono la mia valigia di fianco a quella che a me sembra essere di Nina.
Subito entro in macchina, prendendo il posto vicino al finestrino.
"Lunita! Voglio stare io al finestrino!"
Mi urla mia cugina fuori dalla macchina, sotto il suo obrello rosa fluo.
" ti concedo il posto solo perché sono le due di notte e non ho voglia di litigare per un sedile. "
Esco dall'auto e vado contro il petto di qualcuno, che ride.
"Chica delivery, so che sei stanca, ma non pensavo così tanto da dormire in piedi!"
"Non fare l'idiota!"
Ridacchio.
"Fila dentro!"
Mi dice dolcemente Matteo.
Entro e mi siedo vicino a Ambar.
"Nina?"
Chiedo non vedendo la mia migliore amica.
"Sono qua!"
Mi risponde dal sedile davanti al mio, alzando una mano. Ridacchio.
La macchina parte, e tino accende la radio.
"No, tino! Ti prego sono le due di notte, ho sonno e mal di testa! La radio ora no!"
Gli dico con una nota di divertimento.
"Sì Luna! Ma... Dimmi quel ragazzo lì..."
Fa uno strano gesto con la faccia.
"È il tuo..."
E inizia a dare baci al nulla, mentre io divento rossa.
"Tino! No... Voglio dire... Tino smettila!"
Gli dico quando inizia a esagerare con i baci all'aria.
"Avanti Luna, siamo amici! Puoi dirmelo!"
Mi metto una mano sulla fronte, come per nascondermi.
"Tino concentrati sulla strada!"
Gli dico.
Con la coda dell'occhio vedo Matteo. Pensavo che stesse ridendo, ma la sua espressione non sembra affatto divertita.
Mi avvicino al suo orecchio.
"Tutto ok?"
Lui annuisce guardando il vuoto. Lo guardo strana, poi si gira verso di me.
"Sicuro?"
"Aha"
Mi risponde lui. Bah.
Guardo avanti a me senza dire niente per il resto del tragitto, fino a quando arriviamo a casa, verso le tre.
"Mamma, la zia non mi deve parlare ora, vero?"
Chiedo sbadigliando.
"No Luna. Ora vai a dormire! E va a far vedere a Matteo la stanza degli ospiti.
Annuisco e prendo la mia valigia dal bagagliaio. Per fortuna non piove più.
"Matteo!"
Esclamo vedendolo andar verso l'entrata della villa, dalla parte dei dipendenti.
Lui non si gira, e continua a camminare.
"Matteo! Ehi, Matteo!"
Inizio a correre trascinandomi la valigia.
"Che c'è? "
Mi chiede lui quando sono arrivata al suo fianco.
"Che hai?"
"Niente!"
"Se non avessi niente, non faresti così!"
Lui sbuffa
"Perché non hai detto a Tino che stiamo insieme?"
Mi chiede in modo brusco.
"Io... Non pensavo che... Non lo so!"
"Non volevi farglielo sapere!"
"No, Matteo! Cioè Sì, ma non è importante!"
"Ti vergogni di me?"
Resto senza parole.
"Matteo, ma che dici? Come potrei vergognarmi di te?"
È pazzo! Peggio di una donna incinta!
Sta zitta tu!
Beh ma è la verità!
"Beh, così sembra!"
"Ok. Bene."
Lascio la valigia nel punto in cui stiamo parlando io e Matteo e vado verso Tino, che è a una decina di metri da noi, tutto solo, a contemplare una foto
"Tino!"
Si gira e mi guarda
"Luna! Ciao! Stavo guardando la mia panda!"
Ci penso su
" Ma non era Cato quello innamorato di Amanda?"
"Oh sí! Io sto proprio guardando un panda!"
Mi mostra la foto. In effetti c'è un panda... Meglio non fare domande.
"Comunque... Riguardo a prima! Sí, io e Matteo stiamo insieme!"
Dico con voce più alta per farmi sentire da Matteo.
"Uuh che bello! Una telenovela nella vita reale come quella di Cato e Amanda!"
"Cato e... Stanno insieme?"
Gli chiedo confusa.
"No, ma Cato sta cercando di fare di tutto per conquistare la sua panda Amanda!"
'Che carino...'
Penso.
"Bene! Auguragli buona fortuna da parte mia! "
È mi allontano.
Prendo la mia valigia, superando Matteo senza guardarlo, ed entro in casa.
Mi da un po' fastidio che lui pensi che mi vergogno di dire che stiamo insieme. Bah.
"Luna...!"

*** ***
Zao amici!
Ecco un altro capitolo!
Sinceramente è un po' orrendo ma... Non è colpa mia! È mia cugina che mi piglia in telefono e scrive robe in spagnolo o cancella tutto... Quindi questo capitolo l'ho scritto tipo tre volte... Va beh.
Come va? Dove passate le vacanze voi?
Qui da me ci sono esattamente 25 gradi. E sono le 10 del mattino...
E ho caldo. E rivoglio il fredooo!!
Bene piccoli grifondoro,
Noi ci vediamo nel prossimo capitolo!
Tanti unicorni,
Alice. 💙

insieme possiamo volare - lutteo 2 Where stories live. Discover now