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           《6 Febbraio 2004 》

Per quanto ci avesse provato,la notte scorsa Avery proprio non era riuscita a chiudere occhio.
La sua testa non faceva altro che ritornare a tutti gli avvenimenti successi ore prima ed era così stupidamente emozionata che non riusciva a smettere di sorridere come un ebete.
Se sua madre l'avesse vista,avrebbe dato perscontato che avesse fatto uso di sostanze non propriamente giuste.
Ma onestamente non era stata la scelta giusta dal momento che avrebbe dovuto studiare per l'Università e successivamente correre per non arrivare tardi al lavoro.
Se solo avesse saputo come riuscire a racchiudere quei pensieri e riaprirli in un momento del tutto diverso,tipo durante il tragitto a lavoro, magari non si sarebbe ritrovata con due occhiaie abbastanza evidenti e una stanchezza che non andava per niente a passo con ciò che avrebbe dovuto affrontare quel giorno.
La ragazza sperava soltanto di riuscire a portare a termine tutto quanto meglio potesse, nonostante tutto.
Infondo,era felice e bastava tornare indietro di poche ore per ritornare a sorridere e trovare l'energia per affrontare quella lunga giornata.
Del resto, presto avrebbe rivisto Logan e non riusciva per niente ad immaginare cosa dovesse aspettarsi dopo gli ultimi fatti.
Continuava a chiedersi se tutto sarebbe tornato come prima oppure,al contrario,sarebbe cambiato qualcosa o almeno, in parte.

* * *

<< Hai una faccia. . >>

<<Orribile, lo so.>> Avery interruppe la bionda,sistemando il piccolo grembiule e affiancondola al bancone.

<< Ore piccole?>> ghignò ,assumendo un'espressione che insospettì la ragazza al suo fianco.

<< Direi proprio di si. .>> lasciò perdere l'amica comunque e sospirò << E poi l'Università. .>> aggiunse gesticolando.

<<E poi Logan, si.>> Allison incrociò le braccia al petto e annuì comprensiva. <<Come non biasimarti, sono un bel pò di cose a cui pensare. >> continuò e collegò i loro sguardi,sorridendo maliziosa.

L'espressione di Avery bastò per far ridere l'amica, occhi sgranati e labbra schiuse.
Di sicuro non era quello che si aspettava quel giorno, essere in qualche modo messa allo scoperto da qualcuno che non doveva sapere.
Come aveva fatto ad accorgersene?
Da cosa l'aveva capito?
Una serie di domande iniziarono ad affollarsi nella sua mente e a tormentarla senza sosta.
Eppure, quella ragazza era sempre stata così attenta a non lasciar trapelare nulla, di nascondere i suoi sentimenti accuratamente.

<< Non capisco cosa tu. . >>

<<Andiamo, perchè pensi che abbia trascinato Josh ieri sera? >>

<< C'era un vostro amico, Liam credo si chiamasse. >> Avery parlò sicura,nonostante sapesse già che era stata una sorta di scusa, ma non immaginava per quel motivo.

<< Non mentirmi Avery, l'ho capito che ti piace.>> continuò.
<< Se pensi che io possa dire qualcosa,sbagli,perchè non dirò nulla. >> sorrise.

<< Come. .? >>

<< Lo guardi spesso di sottecchi e sei sempre così agitata quando ti è vicino, e non credere che mi sia sfuggito il motivo per cui hai rotto quei bicchieri qualche giorno fa. >> rise.

Avery arrossì violentemente abbassando lo sguardo e si sentì improvvisamente a disagio,come se fosse stata denudata davanti a tutti.
Si schiarì la gola poco dopo, cercando di riprendere la situazione in mano e non sembrare così scombussolata a quell'osservazione molto acuta.

<< Suppongo io non possa dire diversamente.>>

<< A che proposito? >> una voce si aggiunse alla conversazione, facendo sussultare la ragazza.
Si voltò alle sue spalle e quasi dovette aggrapparsi al bancone sottostante quando i suoi occhi trovarono quelli di Logan,così vicino come non lo era mai stato.

<< Ti ho spaventata? >> rise piano.

<< No. .solo, non ti avevo sentito.>> la ragazza parlò un pò agitata.

Aveva paura che avesse ascoltato qualcosa e si ritrovò a fissare Allison col panico che cresceva ad ogni secondo.

<< In ogni caso, buongiorno donzelle. >> sorrise nuovamente, prima di oltrepassarle per prendere posto al bancone.

Avery lo seguì con lo sguardo e osservò ogni suo movimento, soffermandosi alle sue mani curate, gli anellini di metallo che tanto amava.
Poi le labbra, che si muovevano scontrandosi tra loro, così piene e così rosse.
Le lunghe ciglia folte e una ciocca ribelle sulla fronte.
Qualcuno le diede una gomitata e quando si voltò lo sguardo ammonitore di Allison si fece spazio confondendola.

<< Non fissarlo in questo modo se non vuoi che se ne accorga. >>

La ragazza tornò in sé ricomponendosi e annuì sonoramente, prima di scambiargli un'altra veloce occhiata finendo soltanto con l'incontrare due occhi verdi e un sorriso gentile.

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