CAAPITOLO 17
"Devi fare più attenzione. Ormai non sei più solo. Hai una figlia! Devi pensare a lei. Dipende da te."
Disse Will al fratello ammonendolo.
Da quando Lee era entrata nella vita di Jay, era stato difficile per lui a concepire cosa significasse essere padre. Era da sempre stato solo un poliziotto. Non aveva nulla da perdere mettendo la sua vita al servizio degli altri, ma ora... Ora era diverso. Ora c'era Lee e aveva bisogno di lui. Mentre si perdeva in questi pensieri entrarono Natalie e Connor. Quest'ultimo si accertò che fosse tutto ok e comunicò a Jay che sarebbe dovuto rimanere lì per almeno altre due settimane.
Un tempo davvero insostenibile per Jay. Connor e Will lasciarono la stanza e prima di uscire il fratello raccomandò a Jay che per qualsiasi cosa, avrebbe potuto contare su Natalie.
La donna, infatti rimase lì con lui e sorridendogli sembrò aver capito la situazione.
"Ti ha strigliato per bene, eh? Lo fa solo perchè si preoccupa per te. Ha avuto paura di perderti, Jay."
Il ragazzo si limitò ad annuire e si mise a vedere la TV mentre la cognata uscì per andare a controllare April.
Il telegiornale comunicava la notizia dell'arresto di Ken da parte dell'Intelligent.
"Ci avrei scommesso non avresti resistito ad ascoltare il notiziario"
Disse Natalie, facendo irruzione nel silenzio della stanza e avvicinandosi a Jay per dargli degli antidolorifici e cambiargli le medicazioni.
Spense la TV e si accertò il ragazzo non avesse bisogno di altro prima di rispondere al telefono che iniziò a squillare.
Era la suocera. La donna era piuttosto agitata, non riusciva a calmare in nessun modo la piccola Lee.
Natalie cercò di rassicurarla, in dieci minuti sarebbe stata da lei.
Si allontanò da lì lasciando Jay tranquillamente a riposare. Si recò dalla suocera e non potè far altro che portare la piccola con sè e lasciarla poi alle cure di April fin quando non arrivò Will che si offrì di tenere la piccola per lasciare alla ragazza il tempo di fare una pausa.
Will entrò nella stanza di Jay reggendo la nipotina tra le braccia.
"Il papà sta riposando. Magari tu riuscirai a mettergli nella zucca che non è un super eroe, eh? Chissà"
