CAPITOLO 8

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Erano trascorsi dieci mesi ormai da quando Erin era andata via. Jay aveva ripreso a lavorare a tempo pieno nell'Unità.
Quella mattina sentì suonare presto il campanello. Erano appena le sette e mezza.
"Vado io!" Urlò Will dall'altra stanza.
E ciò che Will vide dal citofono lo lasciò a bocca aperta. Era Erin. Con in braccio una bambina e dietro di lei un furgone.
Aprì alla donna e andò a chiamare Jay.
"Alzati. C'è qualcuno che ti vuole."
A fatica il ragazzo obbedì e una volta che trovò la forza di alzarsi, ancora in preda al sonno, si svegliò del tutto quando vide davanti alla porta lei. Stava forse sognando?
"Che... Che ci fai tu qui?"
La guardava ancora incredulo sebbene con la coda dell'occhio aveva notato la piccola in fasce.
"Lei è tua figlia."
Disse Erin quasi di getto, senza giri di parole, cogliendo una semplice occhiata del ragazzo.
"Quando te ne sei andato ho scoperto di essere incinta... Non volevo ti sentissi obbligato a stare con me. Ecco perchè non ti ho detto nulla."
Jay non poteva credere a quelle parole. Era già stato uno shock vederla lì ma addirittura ora cosa gli stava dicendo. Che avevano una figlia di cui non sapeva nulla?
"Fuori c'è un camion con tutte le sue cose." Aggiunse Erin accorgendosi dell'incredulità del ragazzo.
"Jay... Sono qui perchè tu sei una persona migliore di me. Tu sei quello che tra i due può offrirle un futuro migliore. Io sono un casino vivente."
Allunga il braccio per passargli una borsa contenente le cose della piccola.
"Qui ci sono tutte le sue cose. Ti prego prendila."
Nei suoi occhi la tristezza di chi aveva voglia di piangere. Lascia la piccola in braccio a Jay lasciandole giusto un piccolo bacio sulla fronte e senza che Jay potesse fare nulla corre fuori allontanandosi.

jay halstead Dopo La Partenza Di erin lindsayWhere stories live. Discover now