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Capitolo 10

Quella mattina Jay si svegliò presto. Si alzò dal letto cercando di evitare il minimo rumore per non svegliare la piccola Lee.
Nemmeno il tempo di arrivare sotto la doccia che sentì il pianto della piccola echeggiare dalla sua stanza. Fortunatamente Natalie era un'esperta. Accorse subito per provvedere ai bisogni della piccola. Ritrovatisi presto tutti in cucina a far colazione, Will, Natalie, Owen e Lee, furono raggiunti da Jay ormai pronto per scendere. Salutò tutti e si preparò del caffè che condivise anche con Natalie e Will.
"Stavo pensando che oggi posso tenere Lee con me. Da domani poi la porterò da tua cognata, Natalie, dopo di che, spero di riuscire a trovare una babysitter di cui possa fidarmi. Quanto può essere difficile?"
Diceva quelle parole quasi parlando tra sè e sè come se volesse autoconvincersi. Fece il bagnetto alla piccola, la vestì e salutati gli altri si diresse al distretto.
Un'entrata davvero bizzarra per il poliziotto quella mattina che attirò inevitabilmente l'attenzione della Plat quando quest'ultima lo vide munito di bebè a carico, passeggino e borsa per neonati. Nessuno lì sapeva di Lee.
Raggiunse lo studio di Hank. L'uomo lo invitò a sedersi e senza troppi giri di parole Jay iniziò a parlare: "Ieri mattina Erin si è presentata a casa mia e mi ha lasciato Lee." Facendo un cenno verso la piccola per far capir si riferisse a lei. "L'ha tenuta un mese ma dice che non riesce a gestirla e... beh, eccoci qui."
"Non sapevo fosse incinta." replicò Hank.
"Siamo in due, a quanto pare." Aggiunse con un sorrisetto Jay. "Ma ora c'è Lee. Dal momento in cui l'ho vista nient'altro ha avuto importanza. Dovrò solo capire come fare il padre e come prendermi cura di lei, ma posso assicurarle, Sergente, che questo non intaccherà in nessun modo la mia posizione qui. Le chiedo solo di tenerla qui per oggi. Solo per oggi. Da domani cercherò qualcuno che se ne occupi in mia assenza."
Hank si dimostrò benevolo nei confronti del ragazzo. Gli voleva bene come ad un figlio e immaginava la situazione così decise di andargli in contro anche quella volta. D'accordo con Jay, raggiunsero gli altri. "Squadra. Halstead ha qualcosa da dirvi."
Preso coraggio, Jay guardò i suoi compagni e proseguì "Ieri ho visto Erin. Ho scoperto che era incinta e che ha partorito da poco... E beh, lei è nostra figlia. Lee. E' parte della mia vita e sta a me occuparmene."
Non era sicuro di quelle parole, ma doveva e voleva credere di potercela fare. Man mano i membri della sua squadra si avvicinano per congratularsi con lui. Il primo è Antonio che non si risparmia nell'offrirgli la sua spalla per qualsiasi cosa. "Congratulazioni amico! Sarà la missione più difficile che tu abbia mai dovuto sostenere, ma ti darà le soddisfazioni più grandi, te lo garantisco."
Jay apprezzò davvero le parole dell'amico e il supporto dell'Unità. Durante la giornata svolse lavoro d'ufficio mentre Hank riuscì a far addormentare la piccola. Doveva ammettere il lavoro d'ufficio non fosse il massimo del divertimento per lui, ma in quella giornata tornava utile perchè poteva tenere d'occhio Lee.
Terminata la giornata si fece ora di tornare a casa.
Non c'era nessuno però quella sera perchè, da come Natalie aveva scritto sul biglietto che aveva lasciato sul tavolo, sarebbero rimasti da sua cognata.
Jay adagiò Lee nella sua cullina e poi andò in cucina a prepararsi la cena.
Sedutosi a tavola inviò ad Erin una foto che aveva scattato poco prima alla piccola. Ci teneva a tenerla al corrente di come stesse. Era pur sempre sua madre.
Da parte della donna però non ricevette alcun tipo di risposta.
Decise fosse il caso di terminare quella giornata e raggiunse camera sua, esausto e dopo poco si addormentò insieme a sua figlia.

jay halstead Dopo La Partenza Di erin lindsayWhere stories live. Discover now