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Lanciai un'occhiata al cellulare - per l'ennesima volta - sperando che s'illuminasse per aver ricevuto un messaggio da Marinette.
Sbuffai, spazientito. Non capivo  neanche perchè fossi così tanto preoccupato; dopotutto Marinette era soltanto un'amica.
Forse mi sentivo debito perchè lei era sempre tanto gentile con me - nonostante la sua infinita goffaggine - e quindi non riuscivo a mettermi il cuore in pace.
Sbuffai nuovamente, tornando al quaderno aperto davanti a me. L'equazione che stavo svolgendo sembrava non avere una soluzione, almeno in quel momento di così grande distrazione. Mi voltai verso le finestre, sulle quali la pioggia picchiettava lievemente. Le mie previsioni di quella mattina si erano avvenute, e il maltempo non sembrava accennare a cessare.
《Il nostro piccoletto è agitato?》 Plagg si alzò dalla sua posizione sul divano, fronteggiandomi e ridacchiando.
《Quando imparerai a stare un po' zitto?》
《Quanto siamo suscettibili! Cos'è, sei preoccupato per la sua fidanzatina?》
Ringhiai, tornando al mio esercizio e spremendomi le meningi affinchè il risultato venisse.
《Mhhh》 Plagg si sedette sulla mia spalla, osservando l'equazione. 《Ti sei dimenticato del doppio prodotto》
《Che cosa?》
《Non è che se sono un kwami non posso conoscere le regole della matematica. Hai sbagliato un prodotto notevole, niente di che》
Osservai l'esserino a bocca aperta, sbalordito.
《Non fare quella faccia da scemo e correggi il tuo errore, moccioso》
《Come cavolo-》
《Sono onnisciente, non te l'avevo detto?》
《Ma non prendermi in giro!》
《Se vuoi, non mi credere》 Plagg svolazzò via, verso il comodino, dove faceva bella mostra di sè una scatola di Camembert. 《È il formaggio che mi trasmette il sapere, dovresti mangiarlo》
《Da quando mi tocca sorbirmi la sua puzza ogni giorno, ho capito che non è il cibo che fa per me》
《Tu non capisci niente di cibo》
《Credo che me ne farò una ragione》

***

Mi svegliai al suono dell'ennesima notifica del cellulare.
Ascoltai per una manciata di secondi le gocce di pioggia che picchiettavano sul tetto, afferrando poi l'apparecchio,  e osservando i messaggi che mi avevano tormentata durante il sonno.
Centotrenta messaggi da Alya.
Un messaggio di Adrien.
Balzai sul letto, guardando sbalordita il telefono.
Ignorai i numerosi messaggi di Alya, che era probabilmente impazzita, ed entrai nella chat con il Adrien.

Ehi, Marinette, ho visto che oggi non sei venuta a scuola. Va tutto bene?

Sorrisi, leggendo il messaggio. Adrien, il ragazzo per il quale ero impazzita da un anno, si era preoccupato per me. Mi aveva scritto un messaggio per sapere se stavo bene.
Non riuscivo a credere ai miei occhi.
《Tikki!》 Gridai, sperando che i miei genitori non mi sentissero.
La kwami fece capolino dal mio cuscino.《Marinette! Hai dormito bene?》
Annuii, mostrandole il display. 《Adrien mi ha scritto!》
《Wow!》 Esclamò l'altra, leggendo il messaggio 《E come gli vuoi rispondere?》
Spalancai gli occhi, in preda al panico: 《Oddio! Non ci avevo pensato. E ora cosa gli dico?》
Tikki sorrise, mentre afferravo il cellulare e digitavo frettosamente qualcosa, per poi mostrarglielo.
《Secondo te va bene?》
《È perfetto Marinette》
《Forse dovrei mettere qualche emoji》 borbottai.
《Secondo me è meglio senza》
《Grazie Tikki》dissi, sorridendo e premendo il tasto d'invio.

Va tutto bene. Sono stata male e mia mamma mi ha consigliato di rimanere a casa. Grazie per esserti preoccupato.

《Ora passiamo ai messaggi di Alya》 sospirai, cambiando chat: la ragazza sembrava completamente impazzita, e anche un po' arrabbiata, e aveva deciso di bombardarmi di messaggi, finchè non avessi risposto.

Alya, calmati, va tutto bene. Sono soltanto stata male ma adesso mi sento già meglio. Domani verrò a scuola🤗❤

Attesi pochi minuti prima di ricevere la sua risposta.

Till the end of the time - Miraculous   {In Revisione}Where stories live. Discover now