Capitolo 32 -> "You're in your skinny jeans anyway"

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Il mio primo anno di università stava arrivando ad una fine. Ci erano rimaste solo due settimane di lezioni e questo includeva anche gli esami finali. Non sapevo se sentirmi sollevata o triste. Quindi decisi di provare entrambe le cose. Ero felice di non dovermi più preoccupare di annegare tra i compiti e gli esami. Ed ero triste perché era ovvio che non volessi tornare a casa in Maryland. Non volevo lasciare indietro il mio ragazzo e neanche i miei amici. L'unica cosa che mi consolava era che le lezioni sarebbero ricominciate tra pochi mesi e mi sarei ritrovata con tutte le persone a cui mi ero legata.

Solo che agosto era ancora lontano e non potevo far altro che accettare il fatto che il mio secondo anno non sarebbe stato come il primo. Non avrei avuto un compagno di stanza maschio che avrei odiato con ogni parte di me e non avrei avuto un ragazzo che amavo solo parzialmente. Tutto sarebbe stato diverso questa volta.

Molte persone, incluso il mio ragazzo, non mi credevano quando dicevo che le cose sarebbero state diverse, ma io sapevo che non avrei permesso che la storia si ripetesse.

Erano le cinque di un martedì pomeriggio quando io e Michael finimmo finalmente di studiare per gli esami e decidemmo di uscire. Avevamo deciso che stare seduti ad ascoltare i Third Eye Blind in intimo ed ordinare pizza non era molto produttivo. Dovevamo uscire e infilarci nella società per una volta. In principio dovevamo incontrarci con gli amici di Michael, ma non sapevo come sentirmi all'idea di vedere il mio ex ragazzo insieme al mio nuovo ragazzo. Non mi importava che Luke fosse gay o qualsiasi cosa fosse. Non sapevo come mi sarei sentita a vedere Luke con qualcun altro. Ero sicura che lui si sentisse allo stesso modo riguardo me, se non in modo peggiore, perché, dopo tutto, l'avevo lasciato per il suo migliore amico.

Quindi invece in qualche bar, io e Michael decidemmo di andare a fare un po' di shopping. Dopo tutto, avevamo studiato per tre ore e c'era bisogno di un po' di terapia. Questo e poi del sesso, ma quello avrebbe dovuto aspettare per questa sera.

Il mio ragazzo ed io eravamo dentro SoHo, uno dei negozi più costosi del mondo. Avevo insistito per andare in un negozio meno costoso, ma Michael voleva comprarmi qualcosa di grande visto che aveva dei soldi in più da quando gli avevo fatto lasciare quel ristorante un paio di settimane fa.

"Che ne dici di questo?" Mi chiese Michael, mostrandomi un completo intimo rosso in pizzo.

Scossi la testa, mordendomi il labbro per non ridere. "Starebbe meglio a te." Gli dissi con una faccia seria.

"Probabilmente." Disse Michael, replicando la mia faccia seria solo per farmi scoppiare in una brutta risata che fece girare nella nostra direzione una quindicenne per lanciarci un'occhiataccia, cosa che ci fece ridere ancora di più.

Io e Michael decidemmo di andare nell'altra direzione prima che la ragazza o sua madre ci facessero cacciare dal negozio. Non che mi sarebbe importato, perché non volevo niente. Avevo tantissimi vestiti e volevo che Michael spendesse i suoi soldi per se stesso, non per me. Non mi serviva niente, avevo tutto quello di cui avevo bisogno nella vita.

Dopo che Michael andò quasi a sbattere contro un manichino con vestiti Gucci, decise di prendermi la mano così da non distruggere tutto il negozio. Voleva spendere qualche centinaio di dollari, non più di mille. "Dove vuoi andare dopo?" Mi chiese, facendo ondeggiare le nostre braccia avanti e indietro mentre camminavamo.

"Ho voglia di cinese." Quasi gemetti. "Ma dobbiamo tornare ad un orario decente, cos avrò tempo per studiare."

Lui annuì, toccando una camicetta in seta. "Non voglio guardare un altro libro per tutta la mia vita." Disse drammaticamente.

Scossi la testa al mio ragazzo, che adesso si era fermato per guardare un vestito che si abbinava al colore dei suoi capelli. "Hai ancora due settimane davanti." Gli ricordai, lasciando la sua mano per guardare tra gli scaffali.

Sex | m.c (traduzione italiana)Where stories live. Discover now