Epilogue -> "You've all got boyfriends anyway"

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"Non posso farlo."

"Certo che puoi."

"No, davvero, non posso."

Calum mi rivolse uno sguardo serio prima di asciugarmi una delle tante lacrime che avevano lasciato i miei occhi. Ero sorpresa del fatto che si stesse assicurando di non rovinare il mio trucco, ma ero anche sollevata.

Stavo già avendo una crisi, ma sarebbe stato ancora peggio se avessi dovuto percorre la navata per sposare Michael Gordon Clifford con il trucco rovinato.

"Charlotte, devi sederti e respirare." Ordinò Calum, facendomi sedere sulla sedia più vicina. "Ti serve anche un tranquillante per cavalli o qualcosa del genere." Mormorò.

"Posso sentirti, sai." Sbuffai mentre incrociavo le braccia al petto.

Calum si mise a sedere per terra, giocando con il bordo del mio vestito che sembrava un paracadute quando mi sedevo. "Andrà tutto bene." Mi disse.

"Ma che succederà se si sveglierà una mattina e non mi amerà più?" Mi lamentai.

Guardai il mio migliore amico, che stava ridendo mentre scuoteva la testa. Probabilmente si era pentito di aver accettato di essere la mia damigella d'onore. Ero sorpresa anche solo che avesse accettato di farlo, visto che la damigella d'onore era tecnicamente una ragazza, ma non era stato difficile convincerlo. Tutto quello che avevo dovuto dire era che era il mio migliore amico e che avevo bisogno che mi supportasse durante l'organizzazione del matrimonio e al matrimonio stesso. "Ti stai comportando in modo ridicolo." Rise.

"Ma non è vero." Mormorai.

Secondo me, mi stavo comportando in modo logico e realistico. C'era un sacco di persone sposate che si svegliavano una mattina e all'improvviso si ritrovavano a detestare il partner. Non volevo che Michael fosse una di quelle persone. Io non volevo esserlo.

"Charlotte, tu e Michael state insieme da quanto? Otto anni ormai? Sappiamo entrambi che lui non si stancherà mai di svegliarsi con il tuo viso accanto ogni mattina." Spiegò Calum. "E sai cosa? Ancora prima che vi metteste insieme, una delle prime cose che mi disse era che poteva vedersi sistemato e sposato con una ragazza come te."

"Non farmi piangere di nuovo." Lo avvisai, facendomi aria sugli occhi.

"Non stai facendo un errore. Stare con Luke era un errore. Sposare Michael Clifford sarà la decisione migliore della tua vita." Disse lui.

Lo guardai mentre si alzava, attento a non strapparmi il vestito. "Dobbiamo darti del liquore." Annunciò, aprendo una bottiglia di champagne.

Spingendomi il bicchiere vicino il viso, mi incoraggiò a bere per calmarmi ed essere una sposa felice e sorridente che camminava lungo la navata con un padre che non voleva avere niente a che fare con le mie crisi. "No, non posso bere, sono incinta." Dissi, spingendo via il bicchiere.

"Cosa hai appena detto?" Chiese Calum, buttandosi in gola in contenuto del bicchiere che era destinato a me.

"Niente. Non ho detto niente." Balbettai, alzandosi dalla sedia.

Calum bevve un altro bicchiere di champagne per cercare di non avere lui una crisi questa volta. Non volevo farmi scappare così questa notizia, soprattutto il giorno del mio matrimonio. E la parte peggiore era che Calum era il primo a sapere della mia gravidanza, perché avevo fatto il test solo la scorsa notte e volevo anche che fosse Michael il primo a saperlo. Adesso era tutto rovinato.

"Non è vero." Mi accusò Calum. "Hai detto di essere incinta."

Ero troppo sconvolta per dire a Calum di smettere di bere, perché dovevo camminare lungo la navata nel giro di pochi minuti. Ma l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che il mio migliore amico/damigella d'onore mezzo ubriaco sapeva che ero incinta e avrebbe potuto annunciarlo a tutti al matrimonio. Non avrei lasciato che rovinasse il mio giorno speciale. "Incinta di emozioni!" Risi, togliendogli la bottiglia di champagne dalle mani prima di sistemargli la cravatta.

Sex | m.c (traduzione italiana)Where stories live. Discover now