Capitolo 10 -> "All we seem to do is talk about sex"

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"Questo non succederà più." Dissi, rimettendomi le mutande.

"Lo dici ogni volta." Michael ghignò, sistemandosi i capelli nel riflesso dello schermo del suo iPhone.

Mi mordicchiai il labbro guardando il mio coinquilino, non per cercare sensuale, ma per trattenermi dal fare qualcosa di stupido. Di nuovo. "Lo intendo davvero questa volta." Risposi.

"Certo, Char." Rise, dandomi una pacca sul sedere.

Michael Clifford aveva ragione. Di solito si sbagliava su molte cose come sul fatto che guardare troppa TV o giocare troppo ai video giochi non aveva effetti negativi sulla mente. Questa volta aveva ragione e dovevo ammetterlo. Era iniziato come un giorno normale. Eravamo in camera, io stavo studiando e lui stava giocando ai video giochi ad un volume esagerato. Quando gli avevo chiesti di abbassarlo lui mi aveva detto che dovevo costringerlo. In qualche modo tra me che gli urlavo contro e cercavo di spegnere la TV, eravamo finiti a fare sesso sul letto del Power Ranger.

Ogni giorno iniziava così. Io mi dicevo che non avrei fatto sesso con Michael perché avevo un ragazzo che amavo. Non volevo fare altro male a Luke, ma ogni volta che cercavo di mettere fine alla mia storiella con Michael finivamo sempre nello stesso modo. Facevamo sesso ovunque e dopo gli dicevo che non sarebbe più successo. Anche se sapevamo entrambi che sarebbe successo comunque perché ci piaceva troppo per smettere.

La parte peggiore del sesso con Michael era che lo amavo. Tanto. Non volevo che smettesse quello che avevamo e questo mi faceva sentire una persona orribile. Non avevo sentimenti per Michael, quei sentimenti erano per Luke . L'unico motivo dietro quello che stavamo facendo io e Michael era che Luke non mi soddisfaceva a letto e Michael riusciva a farlo. Era solo un amico che aiutava un'amica, vero?

Sbagliato.

Un amico che aiutava un amica era per compiti semplici come aiuto in geometria o ad allacciarsi le scarpe. Non fare sesso. Ero un persona orribile per aver permesso che andasse avanti per così tanto. Avrei dovuto mettere fine alla cosa dopo aver fatto sesso da ubriachi. Avevo cercato di dire a Michael che quello che era successo tra di noi non poteva succedere più, ma poi era successo. Adesso ero stesa sul mio letto, vestita, pensando a qualcosa che mi fece attorcigliare lo stomaco. Amavo davvero Luke così tanto? Se lo amavo così tanto come dicevo allora non continuerei a tradirlo da due settimane e mezzo ormai.

A questo punto stavo dubitando dei miei sentimenti per Luke, che mi amava più della sua preziosa chitarra. Lo stavo tradendo non solo dormendo con il mio compagno di stanza, ma con uno dei suoi migliori amici. Stavo piangendo contro il cuscino, sporcandolo di mascara. La maggior parte delle persone non piangeva dopo aver fatto sesso, ma il senso di colpa stava avendo la meglio su di me. dovevo chiamare Luke e dirgli tutto.

"Perché stai piangendo?" Mi chiese Michael dall'altro lato della stanza. "Non penso di essere stato tanto male. Se è stato brutto non c'è bisogno di piangere."

Dio, stavo iniziando ad odiarlo di nuovo. come poteva un essere umano essere così egoista e superficiale come Michael Clifford? Chi avrebbe mai potuto piangere per il sesso schifoso? Non sarei dovuta essere arrabbiata con Michael. Ero arrabbiata con me stessa. Avrei potuto dire no. avrei potuto fermarlo tutte le volte, ma mi piaceva. Lo volevo. Era la mia droga. Il sesso con Michael era avvincente e non potevo averne abbastanza. Ero dipendente da Michael Clifford.

Mi misi a sedere per guardare Michael. "Non sto piangendo per il sesso. Sto piangendo perché sono una fidanzata orribile." Dissi.

"Possiamo smetterla quando vuoi, Char. Nessuno ti sta puntando una pistola alla testa." Mi ricordò Michael, facendomi piangere ancora di più.

"Non voglio smettere." Confessai, asciugandomi il viso.

Michael si alzò dal suo letto per venire da me e stringere un braccio intorno al mio corpo. "Allora perché stai piangendo?" Mi chiese, accarezzandomi la schiena.

Io posai la testa sulla sua spalla, cercando di riprendere fiato. "Perché ho paura." Sospirai. Era questa la parola giusta. Non sentivo senso di colpa e rimpianto come prima. Adesso ero più preoccupata che Luke scoprisse di me e Michael. gliel'avrei detto io, se avessi trovato il momento giusto e se ci fossimo trovati in una situazione di vita o morte. Se fossimo su un aereo che stava per schiantarsi gli avrei detto "Ho dormito con Michael Clifford mentre stavo con te!". Avevo solo bisogno della sicurezza da Michael che non avrebbe mai detto niente ai nostri amici e soprattutto a Luke.

"Di cosa hai paura?" mi chiese Michael, continuando ad accarezzarmi la schiena in un modo stranamente confortevole.

"Che Luke scopra di noi." Dissi.

Michael sospirò, spostando le mani da me e facendomi borbottare per la mancanza di contatto. "Io non glielo dirò, Charlotte."

Per quanto volessi credergli, non era abbastanza. Avevo bisogno di qualcosa di più. Se avessimo avuto dieci anni invece che diciotto, avrei sputato sulle nostre mani unite. E poi mi venne un'idea. "Penso che ci servano delle regole."

"Huh?" Chiese Michael, confuso.

"Ci servono termini e condizioni quando si tratta di...questo." Chiarì, indicando noi due.

I suoi occhi verdi si illuminarono. "Oooh." Disse. "Che tipo di regole? Tipo usare sempre il preservativo? Perché con quello sono abbastanza bravo. Sai cosa si dice, non essere stupido e copri il tuo amico." Michael rise.

Scossi la testa. Come aveva fatto ad entrare in una delle università migliori del mondo? Non capivo come qualcuno potesse essere così intelligente sulla carta e stupido nella vita. "No, non così, ma dovrebbe essere sulla lista." Dissi, allungandomi per prendere il mio quaderno di economia e una penna. "Se Michael Gordon Clifford non si mettere il preservativo, Charlotte Hastings ha il permesso di tagliargli il pene." Dissi mentre scrivevo.

"Sei spaventosa." Michael inghiottì, pensando sicuramente alla fine del suo pene se mai si fosse dimenticato di mettere il preservativo. "No bugie, no gelosia, niente cose romantiche e soprattutto deve esserci cibo disponibile dopo il sesso." Aggiunse Michael.

"Nessuno di noi dirà una singola parola su questo o ci saranno delle serie conseguenze." Continuai, scrivendo le regole.

"Usare l'altro per il sesso a qualsiasi ora del giorno e della notte. Nient'altro." Disse Michael.

"Lo facciamo finchè qualcuno non inizia a provare qualcosa di più o Luke lo scopre, allora smetteremo." Aggiunsi e iniziarono a venirmi i crampi alla mano.

"Mai la posizione del missionario." Disse Michael.

"E soprattutto niente baci e coccole dopo o durante il sesso. Perché sono cose che fanno le persone che stanno insieme." Conclusi, finendo la lista e strappando il foglio dal quaderno.

Ci guardammo con occhi affamati, spogliandoci con lo sguardo. "Cosa facciamo adesso?" Chiesi.

"Questo." Mormorò Michael, bloccandomi contro il materasso e togliendomi i vestiti in tempo record.

Questo era l'inizio di qualcosa di bello. Alla fine sarebbe andato tutto bene a meno che qualcuno non l'avesse scoperto, ma quella era l'ultima delle nostre preoccupazioni. 

Sex | m.c (traduzione italiana)Where stories live. Discover now