Capitolo 25 -> "She's got a boyfriend anyways"

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Quella stessa settimana decisi che sarei andata da Luke per dirgli dello spavento della gravidanza. Si, avrei lasciato fuori i dettagli di quando non sapevo chi fosse il padre per potenziale bambino e di come l'altro potenziale papà era Michael. era stupido parlare con mio ragazzo della sfiorata gravidanza senza includere questi dettagli, ma pensavo che Luke avesse il diritto di sapere del bambino che avrebbe potuto avere. Sapevo che, incinta o no, Luke avrebbe voluto saperlo comunque.

E poi c'era Michael. Non avevo intenzione di dirglielo. Anche quando pensavo di essere incinta, avevo la brutta sensazione che il figlio fosse suo e, anche in quel caso, non glielo avrei detto. Non volevo dirlo a nessuno, figuriamoci a Michael. L'unica persona che volevo sapesse era Calum perché era stato al mio fianco per tutto il tempo. Non volevo che lo sapesse nessuno perché la cosa mi faceva sentire una poco di buono, perché lo ero. Pensavo solo che Luke avesse il diritto di sapere quello che era successo, perché se l'avesse scoperto da qualcun altro, mi avrebbe lasciato subito. Non perché avevo pensato di essere incinta, ma perché aveva dovuto scoprirlo da altri. Era solo per questo motivo che volevo dirglielo io. Non c'erano altri motivi. Pensavo solo che gli stavo facendo un favore.

Sinceramente, avrei potuto passare tutta la vita senza dire a Michael del bambino che avrebbe potuto avere. Lui non voleva essere padre a diciannove anni e chi ero io per rovinargli la vita? Gliel'avevo rovinata già abbastanza ormai.

La porta della stanza di Luke era leggermente aperta, permettendomi di entrar senza disturbare Luke e qualsiasi cosa stesse facendo. E non appena chiusi la porta dietro di me, mi venne subito voglia di correre via per mancanza di coraggio. Luke mi stava aspettando, ma non si aspettava la bomba che stavo per lanciare. Per la prima volta in vita mia, non avevo controllo sulla situazione.

Luke si girò verso di me, sorridendo mentre io mi dondolavo sui talloni. "Hey, piccola." Mi salutò, alzandosi dalla sua scrivania e venendo a darmi un bacio sulla guancia.

"Ciao." Lo salutai timidamente, mordendomi l'interno della guancia.

Il biondo fece un passo indietro, notando la mia distanza. Ma tutto quello a cui riuscì a pensare era a come ero stata distante da lui in questi tre mesi. Solo ora mi ero resa conto della mia mancanza di interesse per questa relazione, solo perché ero sussultata quando le sue labbra fredde si erano posate sulla mia guancia rossa.

"Uhm, hai detto che volevi parlare?" Chiese Luke, andando verso il suo letto.

"Si." Risposi.

"Di cosa?" Chiese lui, sperando che arrivassi subito al punto.

C'erano così tante cose che volevo dire al mio ragazzo, incluso il fatto che lo stavo tradendo con il suo migliore amico e che mi ero innamorata di lui. Volevo dire a Luke tutto con la speranza di liberarmi di questo peso che avevo sulle spalle. Solo che, anche nel mio stato di instabilità emozionale, riuscì comunque ad avere un po' di buon senso e non dissi nulla. Adesso non era il momento giusto. "Non so neanche da dove iniziare." Borbottai, parlando più a me stessa che al mio ragazzo in attesa.

Luke si avvicinò per intrecciare le dita con le mie, facendomi sentire peggio di prima. "Andrà tutto bene." Mi rassicurò, senza neanche sapere cosa volevo dirgli.

Non è vero, pensai. "Beh, sai che non mi sono sentita molto bene in queste settimane?" Chiese e lui annuì lentamente. "Beh, pensavo di essere incinta. Ma poi ho fatto un test e ho scoperto che non lo sono davvero."

Il poco colore sul viso di Luke era completamente sparito. Il battito del mio cuore aumentò e pensai che stavo per vomitare o per avere un infarto. Volevo andare via e non guardarmi mai indietro, ma questo non avrebbe risolto niente. Se c'era una cosa che avevo imparato era che scappare non risolveva niente. Scappare era solo una cosa temporanea, perché prima o poi i problemi ti avrebbero raggiunto.

Sex | m.c (traduzione italiana)Where stories live. Discover now