Tredici: Circuit de Spa-Francorchamps

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Francorchamps, Belgio


«Dio mio, Daniel, non è difficile!».

«Per me lo è! Scusami tanto, Nina, ma tuo padre non poteva darti un nome più decente?!».

Éponine alzò gli occhi al cielo mentre Chiara e Tori scoppiavano a ridere. «Senti, non posso farci niente se tu sei una capra ignorante. Il mio nome non è difficile da pronunciare, impara a farlo!», sbottò la ragazza, impettita, sfidando Daniel con lo sguardo.

Il pilota australiano sbuffò sonoramente. «Donne. E chi le capisce!», borbottò mentre il gruppo si muoveva per il Paddock, Daniel che cercava di evitare Max (non si erano ancora visti, da quando l'australiano aveva annunciato il suo passaggio in Renault), Chiara che cercava di evitare Calum, ed Éponine e Tori che seguivano i due senza avere la minima idea di cosa stesse succedendo.

Tori aveva già qualche presentimento, visto che non sentiva Max da settimane e sapeva benissimo cosa fosse successo tra Chiara e Calum prima della pausa estiva: con Ashton fuori dai giochi per un malore, l'ex pilota di GP3 ci aveva provato con Chiara a tutto spiano, spesso risultando insistente ed invadente. Agli occhi di Tori, Ashton era un partito di gran lunga migliore, e aveva cercato di farlo capire a Chiara - nonostante avesse il sentore che lei aveva già fatto la sua scelta -, sperando di avere risultati positivi. Ma la povera Éponine, la figlia di Jacques Villeneuve (che adesso commentava le gare in telecronaca), non aveva la più pallida idea di cosa succedesse all'interno del Paddock, tra relazioni traballanti tra piloti, fidanzate e mogli e persino i giornalisti invischiati tra di loro. Era un mondo nuovo, per lei, si stava ancora ambientando e sperava di riuscirci. Beh, se non altro Chiara e Tori - e anche Daniel, nonostante non sapesse pronunciare il suo nome - l'avevano accolta bene all'interno del loro gruppo.

«Daniel, ma il francese ti serve! L'anno prossimo corri per una scuderia francese e non sai neanche pronunciare Éponine?», lo rimbeccò Chiara, ottenendo un'occhiata fulminea da parte dell'australiano.

«Ho corso per una scuderia austriaca tutta la vita eppure non so una mazza di tedesco. Me la caverò benissimo in Renault, anche senza saper pronunciare il nome di Nina», borbottò Daniel, sorridendo quando Éponine alzò gli occhi al cielo.

«Dio santo, brutto nasone-».

«Come osi chiamare il mio uomo così?! Bada a come parli, francesina!», Tori interruppe Éponine, combattiva, facendo ridacchiare Chiara.

«Sono canadese-».

«Éponine? Dio, sei tu! Non ci vediamo da una vita!».

I quattro ragazzi si voltarono all'unisono al suono di quella voce, trovando Charles davanti a loro. Il monegasco sorrise prima di raggiungere Éponine per abbracciarla tra gli sguardi confusi di tutti - specie quello di Chiara. Sapeva tante cose di Charles, ma che conoscesse la figlia di Villeneuve era un po' una novità per lei. Quasi si sentiva come un pesce fuor d'acqua mentre li guardava abbracciati.

Second Place || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora