Capitolo 15

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Il covo è in subbuglio, come se tutti si aspettassero un imminente attacco da parte dei vampiri ribelli. L'agitazione insieme all'adrenalina scorre veloce in ogni corpo che abita questo edificio. Vogliono prepararsi, essere pronti qualunque cosa accada. Troppo spesso ho imparato che al momento giusto non si è mai preparati a nulla. Ti predisponi fisicamente e psicologicamente, ore e ore di allenamento per poi farti trovare impreparato. Sto aspettando Piers in biblioteca, è l'unico posto qui in grado di donarmi pace e tranquillità, l'unico luogo in cui nessuno si reca. Ho come l'impressione che i vampiri considerino i libri solo come un ammasso inutile di carta. Vogliono essere forti, capaci nel combattimento, ma senza allenare la mente. Come pensano di riuscire ad affrontare tutto senza organizzare il cervello? Piers è in ritardo, non che possieda un orologio per verificarlo, ma ho imparato a contare i minuti le ore anche senza il suo ausilio. Ripenso a questi nostri incontri "segreti", se così si possono chiamare. Kian, ovviamente, è all'oscuro di ogni cosa. Non potrebbe capire. Ho paura che anche lui sia della stessa idea di tutti gli altri vampiri. I libri sono solo qualcosa "in più" e non un vero e proprio aiuto su cui basarsi. Sono tre giorni che non ci incontriamo, so che è qui al covo, da qualche parte, ma non riusciamo ad incrociarci. Vicini, ma lontani. Troppo presi da tutto ciò che potrebbe succedere, troppo presi a voler prevenire le azioni altrui.
- Ei eccoti qua - è la voce famigliare di Piers.
- Sei in ritardo - gli rispondo sbrigativa.
- Uh siamo di cattivo umore vedo -. Sbuffo al suo commento e mi tuffo con la testa nella pagina del libro che stavo esaminando.
- Avanti dimmi cosa avevi scoperto - lo sollecito. Prende posto al mio fianco e afferra uno dei tanti libri che mi circondano. Percepisco la sua vicinanza con molta intensità, vorrei scostarmi ma non risulterebbe educato. Cerco di fare finta di niente.
- Ho letto parecchi libri e mi sono imbattuto in un'informazione molto interessante - fionda i suoi occhi nei miei che sfuggono subito dal suo sguardo.
- Ebbene? - questo fare misterioso mi da i nervi.
- I vampiri ribelli sono comandati da un capo cosiddetto "Assoluto". Sono praticamente devoti a lui e tutto ciò che quest'ultimo dice per loro è un ordine. Si piegano alla sua volontà perché credono che possa portarli verso la strada corretta -
- Ovvero ucciderci tutti quanti? -
- Volevo essere più poetico, ma si in poche parole -.
- E' il loro punto debole, senza il loro capo sarebbero persi e privi della loro guida - aggiunge poco dopo.
- Dobbiamo trovarlo! - esclamo decisa.
- Frena Amelie. Il capo non si scomoda mai. Non verrebbe mai a tenderci un'imboscata e non si immischierebbe tra i vampiri ribelli durante la lotta -
Resto pensierosa per un po'.
- Dove può essere allora? - guardo Piers interrogativa. Piers non mi risponde subito, resta in osservazione del mio viso per qualche secondo. L'imbarazzo è più forte di me e mi volto nuovamente verso il libro che stavo leggendo.
- Questo dobbiamo scoprirlo insieme -
"Insieme".
Perché questa parola mi spaventa?
- Dunque mettiamoci al lavoro - dichiaro fermamente. Gli mostro i libri che ho già letto e riletto e invece quelli che non ho ancora nemmeno aperto. Il silenzio ci fa compagnia per un'ora buona. Analizziamo ogni singola frase lavorando ognuno per conto proprio. Qualche volta mi permetto di alzare gli occhi verso la sua figura ricurva sulle pagine. In queste brevi pause cerco di studiarlo. Nonostante ciò che sia successo tra di noi è un ragazzo volenteroso che non si arrende facilmente. Il suo sguardo scorre veloce parola per parola senza demordere. Scruto i suoi lineamenti scoprendo, forse per la prima volta, che sono graziosi e armoniosi. I capelli, leggermente in disordine, gli donano un aspetto selvaggio. La bocca, senza emettere alcun suono, legge le frasi scritte sui fogli ingialliti. Aguzzo la vista e riesco a vedere ogni sillaba che esce dalle sue labbra, senza però essere pronunciata. E' come se stessi leggendo anch'io con lui. Piers alza improvvisamente la testa e mi becca in fragrante. Sono paonazza.
- Tutto bene? - mi domanda, lievemente ironico.
- Certo, continuiamo a cercare - abbasso la nuca, sperando che non si faccia strane idee sul mio conto. Dopo due ore finalmente i miei occhi si illuminano.
- Ho scoperto qualcosa! - urlo quasi. Piers con uno scatto è al mio fianco ed analizza ciò che ho davanti. Le informazioni che ho scovato non sono stampate, ma scritte a mano sottoforma di appunti, come se qualcuno avesse voluto annotarsele dopo averle scoperte.
- Questi appunti dicono che i vampiri ribelli hanno tutti una stessa base centrale che li accumuna tutti. In questa base centrale probabilmente abita il loro capo Assoluto - affermo decifrando poco alla volta la scrittura di questa persona sconosciuta che, inconsapevolmente, ci sta dando un grosso aiuto. Piers indica un altro appunto e si avvicina al libro per riuscire a leggere meglio. Così facendo si avvicina i più anche a me. Sento dei piccoli brividi. Credo che l'abbia fatto apposta; noi vampiri possiamo vedere anche da grandi distanze e, perciò, non gli serviva accostarsi in quel modo.
- Questa base si troverebbe in un bosco chiamato "Dei Sentieri"-
- Sai dove si trova questo bosco? - chiedo speranzosa.
- No Amelie - si sofferma un attimo di più sui miei occhi. Distolgo nuovamente lo sguardo, come sto facendo da due ore.
- Sembra tutto una metafora, spero che questi appunti siano veri - mormoro un po' demoralizzata.
- Continueremo a cercare - dice sicuro.

L'oscuro mondo di Amelie 2 (COMPLETA)Where stories live. Discover now