Capitolo 4

424 46 7
                                    

Ehilà belli 💘 questo capitolo sarà un po' più "tecnico" se così si può definire. Spero che lo apprezzerete comunque :)

E' troppo. Come faccio a continuare così? Ho bisogno di un diversivo e forse ora ho un nuovo rifugio. Me l'ha fatto scoprire lui, rinchiudendomi dentro. Ho cercato di ricordare il percorso per ritornarci ed ora eccomi qui circondata da centinaia di libri che sembrano parlarmi. Ho chiuso la porta a chiave, così nessuno può disturbarmi o interferire con il mio isolamento. Estraggo dagli scaffali una decina di volumi e li spargo per il pavimento. Dopo una mezz'ora di lettura mi accorgo che la maggior parte dei testi trattano di paranormale. Avanzando con il leggere scopro infiniti dettagli, prima a me sconosciuti, sulle "Creature della Notte" come vengono definiti tra le righe i vampiri. Trovo molti particolari interessanti, come il fatto che il sole ci da molto fastidio ma non ci brucia (anche se l'avevo già scoperto da me), che ci basta il sangue per vivere ma possiamo cibarci comunque di qualunque cosa, che possiamo avere dei figli, che possiamo essere uccisi solo tramite la diretta perforazione del cuore con un qualsiasi metallo o con la decapitazione, che possiamo provare dei sentimenti molto forti e che preferiamo la notte ma non per questo non possiamo considerare piacevole il giorno. Le notizie non finiscono mai e ormai i miei occhi non ne vogliono sapere di staccarsi da queste pagine leggermente ingiallite. Sto scoprendo chi sono, per la prima volta voglio sapere di più sul mio mondo e la mia natura. Afferro un altro libro e, ben presto, le sue parole mi hanno già catturata trasportandomi altrove, fuori dal covo e dal bosco. Parla della crescita delle Creature della Notte. In realtà non è vero che noi vampiri restiamo giovani per sempre, invecchiamo anche noi, solo molto ma molto più lentamente rispetto agli umani. Anche Kian, da quando è stato morso, è cresciuto e non è rimasto un eterno bambino. Ecco sto di nuovo pensando a lui, mi immergo nella lettura con più attenzione per scacciare i pensieri che irrompono nella mia testa intricata. Scorro le pagine velocemente fino a quando un titolo attira istantaneamente la mia attenzione. "I Vampiri Ribelli". Dovrebbero essere solo un ricordo, dato che il Fuoco Sacro li aveva bruciati tutti. Kian si era sacrificato per far si che il fuoco, all'interno del suo corpo, si sprigionasse ed eliminasse tutta la crudeltà che si era annidata nel nostro mondo. Continuo a leggere ed emergono svariati dettagli sulla loro nascita e del perché avessero deciso di staccarsi e ribellarsi. Pensavo fosse stato a causa di mio padre e del suo obiettivo di restaurare un clima di pace e serenità, senza guerre ed oppressioni, invece da questo scritto affiora il contrario. I Vampiri Ribelli sono praticamente sempre esistiti, fin da quando hanno capito che erano superiori agli umani e potevano prendere il controllo di ciò che volevano con la forza. Questo libro parla di un certo "Ernest Wild", chiamato così perché si era ribellato al primo re dei vampiri e si era opposto alla convivenza civile che si era instaurata con i licantropi. Aveva riunito una congrega di suoi fedeli e li aveva convinti che solo con la violenza e la ferocia si poteva ottenere qualcosa. Iniziarono a combattere con gli altri vampiri e uccisero centinaia di vite innocenti. Il loro unico scopo era dominare e soverchiare chiunque cercasse di bloccargli la strada. Vogliono diventare i padroni di tutte le Creature della Notte. Improvvisamente mi rendo conto di una cosa, vampiri e licantropi non esistono solo in questo bosco, in questa cittadina, nella tana o nel covo, ma in altre migliaia di posti. Kian ha distrutto solo i vampiri ribelli di questa zona, chissà quante altre congregazioni esistono. Il panico inizia ad assalirmi e mi tornano alla mente le ultime parole di Eric prima di esalare l'ultimo respiro. "Sono tornati...". Non può essere. Continuo la lettura, spostando gli occhi rapidamente da una parola all'altra. Dopo Ernest Wild e la sua sconfitta, molti suoi seguaci decisero di seguire e mettere in pratica "i suoi insegnamenti", vagando per il mondo e cercando di conquistare popoli pacifici di vampiri e licantropi. Tolgo lo sguardo dal foglio e richiudo con cautela il volume. Questa scoperta mi ha sconvolta e, allo stesso tempo, risvegliata. Esco dalla biblioteca, risalendo le scale buie e percorrendo i lunghi corridoi a ritroso. Mi reco sicura al Fuoco Sacro. Brilla più che mai ed emana un calore coinvolgente. Vorrei poter infilare le mie mani nelle sue fiamme iridescenti, ma rischierei di ustionarmi. Sto ferma ad osservarlo e non posso fare a meno di ripensare all'Albero Sacro, alle sue continue rassicurazioni e alle sue risposte enigmatiche ai miei più profondi dubbi. In confronto il Fuoco Sacro mi pare così immobile e muto, come se il distacco da Kian l'avesse raffreddato. Forse la stessa cosa è successa a Kian, forse era due metà complementari e la loro divisione non ha giovato a nessuno dei due. Una presenza al mio fianco mi distoglie dalle mie fantasie.
– Non ci posso credere che splenda ancora –
Mi volto di scatto e vedo che è Piers che mi ha parlato. Restiamo qualche minuto in silenzio poi si rivolge a me un'altra volta.
– Sei tosta nel combattimento, Amelie – Resto sbalordita, una frase del genere proprio non me l'aspettavo.
– Dici? -
- Si, è come se ti comandasse una rabbia interiore –
Forse le sue parole hanno un fondo di ragione. Ci stacchiamo dal Fuoco e, pian piano, iniziamo a parlare. Gli chiedo, prendendo un po' di coraggio, da quanto tempo è un vampiro e come ci si sente ad esserlo. Mi spiega brevemente, probabilmente il ricordo deve fargli male, che ormai è un vampiro da moltissimo e conclude il discorso con termini banali.
– Prima o poi ci si abitua -.
Gli domando anche di Barnaby e della sua sparizione. Scopro che erano "amici" e che Barn era sempre stato molto fragile.
– Spero solo non si sia cacciato in qualche cosa più grande di lui – "Qualche cosa più grande di lui".
Mi tornano in mente le scoperte fatte in biblioteca e, a bruciapelo , confesso tutto a Piers.
– Ho riflettuto sulle ultime parole di Eric prima che... - prendo una pausa e Piers abbassa lo sguardo.
– Ecco, e se con "sono tornati" lui intendesse i vampiri ribelli? – Piers mi guarda sorpreso e ho paura di essere stata troppo avventata.
– Vai avanti -
- L'arma con cui è stato assassinato era di un metallo particolare, molto probabilmente proibito, ed esistono molte congregazioni di vampiri ribelli nel mondo. Forse sono venuti fin qui per vendicare i loro simili -
Piers mi studia attentamente e poi annuisce.
– Può essere. Pensavo fossero un capitolo ormai chiuso, ma evidentemente non lo sono -
- Dobbiamo prepararci – sentenzio decisa.
– Come hai avuto queste deduzioni? – aggiunge poco dopo Piers.
– Mi sono documentata in biblioteca – rispondo titubante, come se avessi commesso un atto illecito.
– Se vorrai ti aiuterò nelle tue ricerche – e mi sfiora una spalla come segno di incoraggiamento. Dopotutto l'unione fa la forza.
– Va bene, ma per ora sei l'unico a cui ho rivelato tutto ciò. Non vorrei sbagliarmi ed allarmare tutto il covo per nulla... -
- Tranquilla Amelie. Ci vediamo agli allenamenti – mi stringe un braccio e poi se ne va. Forse non avrei dovuto confessargli le mie scoperte, ma ora non mi sento più così sola e incompresa.

Il giorno seguente mi alzo presto e vado in biblioteca alla ricerca di qualche manuale che possa farmi più chiarezza. La mia è diventata una missione, un obiettivo da rincorrere. Incrocio qualche vampiro nel tragitto e mi sorprendo di udire tra le loro chiacchiere due parole famigliari: vampiri ribelli. Come ha fatto a spargersi la voce se non ne ho parlato con nessuno se non con Piers? Non sospetto di lui, qualcuno deve averci origliato e diffuso la notizia. Torno nella mia stanza con una dozzina di libri e mi precipito nella lettura quando la porta si apre violentemente. Kian è sull'uscio e mi guarda con gli occhi che sprizzano luce. Richiude la porta alle sue spalle e si avvicina.
– Cosa sono tutti questi? -
- Libri – rispondo molto banalmente. Sembra infuriarsi ancora di più.
– Ho saputo che stai facendo delle ricerche –
Da chi l'ha saputo?
- E che hai scoperto delle cose -
- Allora che cosa ti sorprende tanto? – inizio a trattarlo con sufficienza. – Che sono sempre l'ultimo a sapere ciò che ti riguarda. I tuoi presentimenti devi riferirli prima a me -
Qualcuno deve avergli rivelato che ho confessato i risultati delle mie documentazioni prima a Piers.
– Tu sei sempre troppo impegnato per ascoltarmi – Kian si fa ancora più vicino e mi prende un braccio. Ora è troppo.
– Devi lasciarmi in pace – lo squadro con tutta la rabbia e il risentimento che provo e fuggo via dalla mia stanza. 

Preparatevi che il prossimo capitolo sarà più movimentato e accadranno molte cose 😄
A presto un bacio Giada

L'oscuro mondo di Amelie 2 (COMPLETA)Where stories live. Discover now