Pagelle Qarabaq-Roma

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Cara Bag - Roma 1-2, pagelle "loro so tutti azeri, poi hanno fatto uno, noi rispondemo cor due e alla fine Ricomincio da tre", di Warte, James Brown, Dan Brown, Lello Arena, Giletti, Magic The Gathering, er Black Lotus, er black mamba, Jack Black, er black jack, er settemmezzo, la matta, er Rosatellum, la pro loco de Baku, l'ozono, l'azero, l'armeno e Armeno tu nell'Universo.

Alisson: alla fine fa poco, che de sti tempi in Europa è 'n passo in avanti. Ar resto ce pensa Gone Alone. Ha dato na potata alla porta inviolata. Pollice verde.

Brunello: esauriti gl'uomini nelle varie zone laterali der campo, a Brunello non resta altro che la conferma terzina. Riassume dentro di se tutti pregi e difetti de 'n pandino 750: se te lo regalano a diciott'anni, sei 'r re della strada, ma a quarant'anni sei un ragionier Filini, senza manco esse ragioniere. Alla fine in terra azera già co un par de sgasate, sei un signore. Na vorta finita la benzina, però, te tocca tornà a casa pe cena. Utilitaria.

Kostas: più versatile de un libro de Moccia come soluzione pe un tavolino che balla, se fa trovà ar posto giusto ner momento giustissimo, na porta la coprimo, quell'altra la sfonnamo. Un triplo carpiato ellenico frutto de anni de allenamento cercando er parcheggio: vedi no spirajo tra du' suv, te tuffi e taaaac... smartina! Na sorta de resa dei conti cor karma per il nostro Kostas, pe na vorta tocca a lui. Parcheggio perfetto.

Giancristo: ste gite fori porta lo mettono sempre in difficoltà, sarà pure che so zone in cui gode de popolarità ridotta. Nominato più volte sia da Alisson che da Kostas, riesce in un modo o nell'artro a limità i danni (leggasi: evita de esse gonfiato dai compagni). "Se un tuo fratello ti fa del male, va' da lui e mostragli il suo errore, ma senza farlo sentire ad altri. Se ti ascolta, avrai recuperato tuo fratello." JJ 18.15

Kolalove: l'Europa è come na seconda casa. Senza problemi, però, de Imu, approccia sta partita come un carcetto aziendale der giovedì: petto nfori, dribbling e tunnel. Proprio i tunnel, da lui che pe anni ha fatto quello della manica, provocano agli avversari la classica sindrome der tunnel dei Carpazi. Così, ar duazzero, smilitarizzata la prorompente armata azera, decide de rientrà in modalità "Maicon", sventolando agli avventori er curriculum in formato europeo. All around the world.

Gonalons: se sa, sta famosa europeizzazione dei figli d'Alan Prost è sempre storia complessa. Poi a questo aggiungice che derossizzasse così, de punto in bianco, nmezzo alla settimana, appare quasi proibitivo. Lui so giorni che avvertiva, "regà, nun me lasciate da solo, so gone alone". Ma tra le sgroppate de Brunelli e Defrelli è 'nattimo pe passà pe ex Lione da tastiera. Fortunatamente ce pensa Eusebio ad aprije sopra la testa un ombrello, pe riparallo dalle secchiate de amichevoli incoraggiamenti. Azerato.

Daniele: entra a fine serata, co tanto de scampanellata de fine partita, subito dopo l'onda delle scorribande azero-gonaloniane. La festa è finita, annate in Baku. Custode.

Pellegrini: chi mejo de lui pe affrontà sto pellegrinaggio ai confini dell'impero? Se zlatanizza in occasione dell'assist pe Kostas co un gesto atletico degno della mejo Raffaella Qarrah dei tempi d'oro, poi rimanna ar mittente i tentativi de bullismo azeri. Ah belli, so giovane mica scemo, state in campana che ve manno Kevin, sà!

Kevin: mannato da Pellegrini pe sistemà du' questioni.

Raggia: è incredibile sta storia de 'r miste der Belgio che se pone a Raggia come noi se ponemo a na riunione de condominio durante na partita della Roma. Quello che pe l'artri è un semplice giocatore, pe noi sta a diventà na sorta de obelisco. Immaginateve la statua de Raggia nmezzo alla Colombo pe annà a Ostia. File de persone a osservallo, a faje foto, mentre lui sgraffigna l'ennesimo pallone ar malcapitato de turno. Puri gli azeri je se movono attorno, ma co la circospezione tipica de chi entra dentro na proprietà privata, cor pit bull che te fa capoccella. Attenti a Raggia.

ErSciaraui: esaurita la scorpacciata domenicale, rieccolo in versione Salàtica pure in Europa. Nse vive sempre de doppiette, recitava er cacciatore all'alba de domenica. Se move, così, con disincantato nteresse verso sta meta europea, regalando na palla "vedo non vedo" ar gabbianone Edin. Poi capisce che pe 'n ora è tipo na spiaggiata cor falò, niente de più. Scavicchia ma non apre. Crestariposato.

Defrè: qua la colpa è nostra. Forse na parte, non der tutto, ma ormai sta famosa frase che l'ex sassuolico è omo caritatevole, de Chiesa, preciso e devoto, che aiuta i terzini, l'ha psicologicamente iturbizzato. In una piena crisi mistica, senza no straccio idea der futuro, se finì o meno st'università, ricade ner più classico "chi va co i terzini impara a terzinare". Se mi lasci ti cancello. Humphrey Bogart.

Ale: direttò, senza cattiveria, ma io me metto avanti. Nse sa mai. Sterzinato.

Edin: co la rapidità de 'n Amazon Prime, Edin recapita segnature ai portieri der globo intero. Puntuale e sorridente, co tanto de camioncino pieno d'amore, appoggia tra i pali dei seppur bravi portieri avversari emozioni giallorosse. Poi je capita de rimanè là da solo, de ricordasse che sto mercoledì er cinema costa de meno (boh, na vorta era così), quindi co l'apatia de chi er cartellino l'ha timbrato, aspetta inviti a cena dai compagni. Indovina chi viene a cena. Purgante.

Eusebio: le storie sur conto de Eusebio sono ormai note: integralista, gioca solo co 'n modulo, magna scondito e mette lo zucchero nei motorini de Trigoria. Quasi impossibile da fa cambià idea sulle seconde due, rimane inalterabile la convinzione degli antagonisti sulle artre. Così a Baku, celebre pe canzoni come l'Immensità, der cantante Don Baku, ribadisce la teoria der passaggio der turno in Champions, che quasi nce pareva credibile. Non vende sogni, ma solide realtà. Eusebiodream.

As Roma💛♥️Where stories live. Discover now