"La vita è come scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita" diceva Forrest Gump. A Monica è capitato Gioacchino.
Ha solo sei anni quando i suoi genitori le dicono che andranno a trasferirsi in quella che fin a quel momento era stata...
"Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo."
(The Butterfly Effect, 2004)
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-No, aspetta, devo ricapitolare la situazione: dopo il "Sei l'ultima persona al mondo verso la quale non potrei mai provare altro che non sia odio",- Penelope imita la voce di Giordana, facendomi ridacchiare.- siete usciti di pomeriggio per fare una passeggiata per il centro del paese, e avete mangiato un gelato, con tuo nonno e il suo amico, rivivendo così il fatto che entrambi amiate quel gusto e che da bambini lo mangiavate spesso insieme. O almeno tu hai rivissuto questo ricordo, non sappiamo lui... ma credo di sì. Nel frattempo, grazie a delle ragazzine, hai scoperto che lo zuccone ha un canale YouTube, hai visto un suo video in cui suonava il violoncello e ti sei commossa, travolta dal suo talento. In quel momento lui è entrato nella tua camera, ti ha proposto una tregua, non prima però di essersi avvicinato spaventosamente al tuo viso.- si ferma per prendere fiato.- Poi ha riso alla tua risposta, in seguito a una delle sue tante frecciatine. Per tutta la cena è rimasto a guardarti, poi tu, da furbona quale sei...
-Ehi!- la riprendo. So che mi sta prendendo in giro.
-Scusami, ma è vero! Come ti è venuto in mente di entrare nella stanza del tuo nemico numero uno di notte?- borbotta Penelope.
-Cosa potevo saperne io che fosse sveglio? Non mi aspettavo di certo che avrebbe giocato a fare il Casanova con me...- mi difendo, prendendo a mangiucchiarmi una pellicina.
Poi inizio a fare su e giù per la mia stanza.
-Sei troppo ingenua, Mony!- sospira.- Comunque, tornando a noi, la serata si è conclusa con Giordana che ti ha fatto cadere su di lui, dopo che gli hai pestato un piede, con un vostro appassionato scambio di sguardi che Vivien Leigh e Clark Gable in "Via Col Vento" se lo possono scordare...
-Come no... ci siamo guardati proprio come Rossella O'Hara e Reth Butler!- mi lascio scappare una risatina.
Dall'altra parte sento ridacchiare anche lei.
-Va bene, la smetto! – si schiarisce la voce.- Comunque... il giorno dopo , se le acque tra voi due sembravano un attimo essersi acquetate, dopo che tuo nonno ti ha mostrato come dovrete svolgere il vostro lavoro al vigneto, avete avuto di nuovo un bisticcio che, se posso permettermi, hai scatenato tu.- si ferma.
-Come, prego?- dischiudo le labbra sorpresa.
Fa sul serio?
-Scusami Monica, non per difendere quel testa vuota di Gioacchino, ma tu stessa mi hai detto poco fa che tuo nonno aveva spedito entrambi nel garage per vedere la mappa del paese. Perché, allora, hai lasciato che lui la vedesse da solo?- domanda.
