Cioccolato e pistacchio

5.4K 203 129
                                    



CUORI IN TEMPESTA

-Cioccolato e pistacchio

Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.
(Cesare Pavese)

Quando scendo dall'auto, rimango qualche altro istante ad osservare il paesaggio circostante. Mi sento così incantata da tanta bellezza che, come ogni volta che vedo qualcosa di bello, nella mia mente parte la giusta musica che può fungere da colonna sonora. In questo caso: "Estate" di Vivaldi. Già mi immagino un'orchestra di violini a circondarmi.

Non immaginavo minimamente che il nonno vivesse in una proprietà tanto meravigliosa. Ci aveva mandato alcune foto nei primi periodi in cui si era trasferito, ma di certo non mostravano neanche la metà della bellezza di questo paradiso che sto mangiando con gli occhi. Mi chiedo il perché i miei genitori non mi abbiano mai fatto passare le vacanze in questo posto.

-Deduco che ti piaccia ciò che vedi. Vero, nipote?- mi domanda il nonno affiancandomi. Il profumo di talco lo segue.

-Altroché nonno! Questo vigneto è sinonimo di bellezza.- gli rispondo.

-E anche di fatica, passione e tanta cura.- mi fa l'occhiolino.- Vuoi che ti aiuti a prendere il tuo trolley?

-No, non preoccuparti. Lo prendo da me.- gli sorrido.

Poi mi avvio verso il cofano della sua macchina e prendo la mia valigia. Quel testa vuota ha già preso la sua e in questo momento si sta guardando attorno con aria spaesata e con una mano sulla fronte per proteggersi dal bagliore solare.

-Da questa parte.- il nonno ci invita a seguirlo, dopo che abbiamo preso i nostri bagagli.

Camminiamo lungo il breve sentiero in ghiaia sentendo di nuovo il "cric croc" sotto le suole delle scarpe, finché arriviamo di fronte alla sua abitazione. È a due piani, in legno, con un tetto rosso con tanto di comignolo, e fuori la porta d'ingresso si erge un portico con due cuccette e due sedie a dondolo. A vederle, immagino subito come a mia nonna sarebbe piaciuto starci seduta sopra, nelle sere d'estate.

-Prego.- dice poi il padre di mia madre, aprendoci la porta.

Varco la soglia di ingresso con esitazione e anche un po' di timore, trascinando con lentezza il mio trolley, quasi come se fosse un macigno. Questa sarà la casa dove passerò i prossimi due mesi della mia vita e al momento, non sapendo cosa mi aspetterà, mi sento abbastanza insicura. Una volta dentro, con dietro di me Giordana, faccio ruotare il mio sguardo. Lo stile che ci accoglie è un po' vintage, un po' country e un dolce profumo di frutta e di miele ci danza attorno.

-Potete lasciare qui all'ingresso le vostre valige e andarvi a rinfrescare. Più tardi potete venire a prenderle e sistemarle nelle vostre camere. Se volete, vi mostro la casa adesso.- ci dice il nonno.

Mi limito ad annuire. Il tipaccio fa lo stesso, incrociando le braccia al petto e guardano il padrone di casa con aria annoiata.

-Bene.- il nonno si schiarisce la voce, in maniera impacciata.- Come potete notare questo è il salotto che fa da open space con la cucina.-, ci dice mostrandoci il suo grande salone. - Quella lì è la cucina, - punta il dito verso la stanza da lui indicata. Noto un grande frigorifero, un tavolo di legno ornato da un cesto di frutta, e una cucina sui toni dell'arancione.- Quelle porte che potete vedere da questa parte, appartengono alla mia stanza e a quella del mio amico Pietro.- ci mostra un corridoio da cui si intravedono due porte chiuse.

Rimando un attimo sorpresa nell'apprendere che il nonno conviva con qualcuno. Mi chiedo se ci abbia tenuto nascoste altre cose in questi anni.

Allontano questo pensiero e torno a guardare la casa. Quasi tutto è in legno. Ci sono diversi quadri, a occhio e croce di stile Impressionista, e alcuni vasi di girasoli che brillano sotto la luce del sole che filtra dalle finestre coperte da delle tende color sabbia. Nel salotto intravedo tre grandi divani color ocra che circondano un tavolino, un camino in pietra e un grande tappeto persiano su cui sono acciambellati un grosso gatto arancione e un cane di razza beagle, profondamente addormentati, che mi fanno capire il perché delle cuccette sul portico.

Cuori In TempestaHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin