Houston, abbiamo un problema

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CUORI IN TEMPESTA

Houston, abbiamo un problema

"Okay, Houston, we've had a problem here"

(Apollo 13)

-Lasciami subito e non osare parlarmi in questo modo!- mi libero dalla presa di Giordana, voltandomi nella sua direzione e puntandogli il dito contro

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-Lasciami subito e non osare parlarmi in questo modo!- mi libero dalla presa di Giordana, voltandomi nella sua direzione e puntandogli il dito contro.

Ma come si permette? Deve essere completamente fuori di testa!

-Non mi pare di averti detto chissà cosa. Ti ho solo chiesto cosa ci facessi nella camera di un ragazzo, cioè la mia, di notte. Ho solo fatto una constatazione. - puntualizza, provando a nascondere un sorriso.

-Non era proprio ingenuo il tono della tua "constatazione".- gli faccio presente.

-E io che ti facevo una santarellina Monica la Monaca... invece vedi la malizia anche dove non c'è.

-Certo come no! –incrocio le braccia sul petto.

-Si capisce ciò che si vuol capire cara mia! Forse il tuo subconscio ti ha suggerito che io intendessi qualcosa di malizioso perché è quello che in realtà vuoi.- sorride con scherno.

Poi inizia ad avvicinarsi con chissà quali intenzioni. Meccanicamente inizio a retrocedere, facendo dei passi all'indietro. Così facendo, però, finisco per spingere la porta dietro di me, permettendole di chiudersi. Bene, ora sì che mi sento un topo in trappola!

Quando ci sono appoggiata completamente, Giordana si ferma, abbassandosi e puntando il suo sguardo nel mio, con il solito ghigno sul volto.

Nell'oscurità riesco a intravedere solo la luce delle sue iridi e la lucentezza dei suoi denti.

-Non giocare a fare il piccolo Freud con me, caro Giordana.- calco sul "caro".

-E allora dimmi cosa pensavi di fare qui, nella mia camera, Monica?- calca il mio nome.

-Io volevo solo...- inizio.

-Non fare troppo la timida! Volevi passare la notte con me, non è vero? Come darti torto del resto. Il fascino non mi manca...- avanza.

Per non poco non scoppio a ridere.

-Ehi Casanova, vola basso. Non vorrei passare la notte con te neanche se fossi l'ultima persona presente su questo pianeta.- ribatto.

-Ti crederei anche se non fosse che sei entrata nella mia camera di notte.- bisbiglia avvicinandosi ancora di più.

-Smettila di alludere a ciò che la tua mente malata sta pensando.- gli poggio una mano sul petto per farlo allontanare da me. – E ti ho già detto di non parlarmi in questo modo, io non sono...

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