< Dopo scuola >

- Allora questa sera andiamo alla festa di Dylan?- Chiese Liam euforico mentre uscivamo da quell'edificio orribile chiamato "Scuola", sospirai e scossi la testa - Non posso, mio padre mi vuole a casa per cena.- Dissi scocciata uscendo dal cancello e iniziando a camminare lungo il marciapiede, il ragazzo accanto a me sbuffò - Ma che cazzo te ne frega? Hai sempre fatto il contrario di quello che ti chiede, fallo anche per questa festa.- Disse facendo spallucce mentre accendeva un sigaretta e iniziava a fumarla - Hai sentito dei ragazzi che vengono portati in riabilitazione? E che non tornano più? Si dice che i genitori firmino un contratto per farli porta lì, e se continuo a farmi canne o drogarmi...Ed andare a feste tutte le sere, sono certa che farò la stessa fine.- Dissi iniziando a torturarmi il labbro inferiore, Liam in risposta scoppiò in una fragorosa risata portandosi una mano sullo stomaco, a volte mi chiedo come possa essere il mio ragazzo, oh certo...Liam era il mio ragazzo perché i miei genitori lo odiavano, era per infrangere le regole...Ma forse col tempo, dopo due anni che stavamo insieme, avevo iniziato ad amarlo davvero...Come avevo iniziato a fare uso di qualsiasi tipo di droga, fino a non riuscire più a vivere senza sniffare o fumare quelle sostanze tanto letali quanto vitali, per me. -Davvero credi alle cazzate che dicono in giro? Sono tutte storie per farci smettere, per farci allontanare dallo stile di vita sbagliato che stiamo conducendo, è tutta finzione Alex, nessuno ti porterà via...Tanto meno da me, non succederà mai.- Disse tornando serio alla fine della frase, sorrisi leggermente e lo baciai per poi tornare a camminare - Forse hai ragione, forse sono solo tutte cazzate.- Sussurrai più a me stessa che a lui, da quando erano iniziate a girare le voci su quelle sparizioni, avevo iniziato ad allarmarmi...Non avrei mai voluto lasciare Liam, anche perché era l'unica persona che mi sarebbe mancata e a cui sarei mancata io, forse. - Fidati di me, non esiste nessun contratto...Non esiste nessuna riabilitazione, niente ti porterà via da qui.- Disse rassicurante cingendomi i fianchi e guardandomi negli occhi, amavo i suoi occhi..Anche se erano così diversi dai miei che invece erano verdi, un verde quasi color smeraldo...Avevo sempre sognato un ragazzo con gli occhi verdi come i miei, occhi in cui sarei riuscita a specchiarmi perfettamente...Ma non importava, adesso mi bastavano gli occhi marroni del ragazzo che ora mi stava baciando, mi bastava lui per vivere.

< La sera >

Era da più di mezz'ora che aspettavo un messaggio da parte di Liam, ed era da mezz'ora che io ero già pronta per uscire...Quel ragazzo era sempre in ritardo, peggio delle donne. - Alexis, la cena è pronta.- Urlò mia madre dal piano di sotto, sgranai gli occhi e guardai nuovamente il telefono, se Liam fosse arrivato troppo tardi, sarei dovuta scendere per forza...Dio solo sa cos'avrebbe fatto mio padre non vedendomi a tavola, ma non mi importava, non finché ero ancora in tempo per andarmene...Sempre se quel ritardato del mio ragazzo venisse a prendermi. Finalmente il telefono vibrò seguito dall'illuminarsi del display...

*Da Cretino: Sono fuori, in cortile è pieno di macchine...Avrete ospiti, esci dal retro.*

Sospirai e mi alzai di contro voglia dal materasso tanto comodo, presi la solita borsa nera e ci infilai le chiavi e il telefono...Poi aprii lentamente la porta e percorsi il corridoio facendo meno casino possibile, appena raggiunta la scala deglutii e sperai che nessuno mi sentisse dal salone poco d'istante, iniziai a scendere ma inciampai nei miei stessi piedi cadendo fino alla fine dei gradini...Imprecai nel vedere la borsa con le cose sparse a terra, notai anche una canna che mi aveva dato Liam la mattina a scuola, mi alzai velocemente e cercai di raccogliere tutto, ma la voce di mio padre mi bloccò sul posto - Cos'è successo?- Chiese all'inizio allarmato venendomi incontro, subito dopo arrivò anche mia madre seguita da altre persone di cui conoscevo a mala pena il nome...Sospirai e gli guardai tutti con indifferenza e feci spallucce - Sono scivolata sulle scale e...- Mia madre non mi fece concludere la frase iniziando a parlare lei - Alexis Hill, cosa ci fa quella roba sul mio pavimento?- Chiese inorridita indicando la canna, ormai, disfatta...Alzai gli occhi al cielo e la raccolsi - Questa "Roba" che ti ha sporcato il pavimento, in marmo da un miliardo di sterline, è l'unica cosa che mi aiuta ad andare avanti.- Dissi guardando tutti i presenti che mi osservavano quasi schifati, come i miei genitori ovviamente...Mio padre mi venne incontro e mi tirò uno schiaffo in pieno volto causando un urletto da parte di mia madre che però non lo fermò, quella era la mia famigl: Una merda. - Ti avevo chiesto solo una cosa, di restare a cena senza portarti dietro le tue cazzo di cose illegali.- Disse l'uomo di fronte a me tirandomi un secondo schiaffo, non reagii in alcun modo...Bruciava e anche tanto, ma non era la prima volta che mi picchiava, non era la prima volta che mi urlava contro in quel modo, e non sarei scoppiata a piangere quella volta, non era da me farlo. - Ed io ti avevo già detto tempo fa di non rompermi le palle, devi lasciarmi stare, basta...Sono stanca di voi e delle vostre maniere del cazzo, vi odio!- Urlai a mia volta raccogliendo la borsa da terra, mia madre si avvicinò e una lacrima le solcò il volto mentre stringeva il polso di mio papà - Noi volgliamo solo aiutarti, così ti stai uccidendo.- Disse la donna, io scossi la testa prontamente - La droga è l'unica cosa che mi tiene ancora in vita, Liam è l'unica persona che mi ama davvero. Siete voi che mi state uccidendo.- Dissi con disprezzo mentre indietreggiavo, mio padre scosse la testa rassegnato e strinse a sé mia madre - Non volevamo arrivare a tanto, ma lo faremo...Per il tuo bene.- Disse papà per poi sorreggere mamma che era scoppiata in lacrime alla frase di mio padre, io non capii, ma in quel momento forse non volevo neanche capirci qualcosa. Così uscii dal retro e corsi verso la macchina di Liam che mi guardò preoccupato appena salii in macchina - Cosa ti è successo?- Mi chiese accarezzandomi una guancia, sicuramente, rossa...Feci una smorfia di dolore e scansai la mano facendo spallucce - Mi ha picchiata, come sempre.- Dissi guardando fuori dal finestrino per cercare di trattenere le lacrime - Quel lurido bastardo...- Disse Liam capendo perfettamente di chi stessi parlando, io continuavo a tirare su col naso impedendo al liquido che si era concentrato sulle mie pupille, di scendere....Non potevo piangere, non l'avevo mai fatto. Liam se ne accorse e mi si avvicinò abbracciandomi, eravamo ancora nel cortile di casa mia...Mi strinsi a lui e lasciai cadere alcune lacrime lungo le guance, il ragazzo si sorprese nel vedermi in quello stato, ma non disse nulla, iniziò a baciarmi il collo e ad accarezzarmi i capelli - Ssh, non piangere...Lui non merita le tue lacrime.- Disse premuroso contro la mia pelle, sgranai gli occhi ripensando all'ultima frase di mio padre "Non volevamo arrivare a tanto, ma lo faremo...Per il tuo bene" Una frase, poche parole...Troppe domande e troppe paure si facevano spazio nella mia mente, cosa intendeva? Perché mia madre era scoppiata in lacrime? Era così orribile? Forse si. - Ho paura, ho paura di quello che sta per succedere...Perché so che succederà qualcosa, qualcosa di tremendo...Ho paura di non poterti più vedere, ho paura di rimanere sola Liam.- Dissi tra le lacrime e i singhiozzi mentre stringevo il castano a me... - No, non succederà niente...Io non mene vado da nessuna parte, e neanche tu.- Disse sicuro di sé mentre mi baciava le guance umide e bagnate, sorrisi per quel gesto e lo baciai sulle labbra, fu un bacio dolce ma anche passionale, uno di quei baci che solo noi riuscivamo a scambiarci, dopo un po' mi staccai da quelle labbra per riprendere fiato e poggiai la mia fronte sulla sua...E così pensai all'impensabile, pensai ad una cosa folle...Una cosa folle quanto bella e giusta. - Sposami, scappiamo insieme...- Dissi sfiorendogli le labbra, lui rimase in silenzio per interminabili istanti...Poi sospirò e prese ad accarezzarmi una guancia dolcemente - Non posso, sai che non possiamo farlo.- Disse serio guardandomi, mi allontanai leggermente e corrugai la fronte - Perché no? Perché non possiamo? Abbiamo abbastanza soldi per andarcene, io ti amo, voglio sposarti e vivere con te lontano da qui...Tu no?- Chiesi preoccupata mentre guardavo quelle due iridi marroni, sospirò leggermente - Certo che lo voglio anch'io, e si...Ti amo. Ma non possiamo andarcene, pensa a mia madre...Lei non ce la farebbe senza me, lo sai che vive con i soldi che guadagno io e sai bene anche che i tuoi genitori morirebbero senza te.- Disse pensieroso continuando a guardarmi, altre lacrime mi rigarono il volto involontariamente...Sentii la mano di Liam che provò ad avvicinarsi al mio viso, ma io mi scansai scendendo dalla macchina e poggiandomi contro la portiera...Il castano fece lo stesso e mi raggiunse guardandomi desolato - Alexis, non fare così...Un giorno lo faremo, scapperemo lontano da qui, andremmo a Roma o Parigi o dove vuoi tu, e ci sposeremo...Ma non adesso.- Disse cercando di avvicinarsi, lo spinsi lontano da me e lo fulminai con lo sguardo - Un giorno, un giorno quando? Quando tua madre morirà? Quando io sarò già morta forse? O quando tu sarai in prigione per spaccio? No Liam, io non posso aspettare...E se mi ami davvero, allora verrai con me.- Dissi tra le lacrime mentre indicavo la macchina alle nostre spalle, lui abbassò lo sguardo e scosse la testa - Mi dispiace.- Disse solo quello, furono quelle le ultime parole che gli sentii dire, mi asciugai velocemente le lacrime e mi allontanai da lui lentamente - Anche a me dispiace, addio Liam. - Detto ciò rientrai in casa e corsi su per le scale per poi sbattere la porta di camera mia e chiuderla...Raggiunsi velocemente il letto e mi coricai su esso continuando a versare lacrime...Perché la mia vita doveva essere un totale fallimento? Perché nessuno mi amava? Perché mi stavo rovinando? L'unica risposta che potevo darmi al momento...Era che ero pazza, perché le persone normali non avrebbero mai pensato di drogarsi per far arrabbiare i propri genitori, le perone normali non conducevano una vita come la mia, e soprattutto, le persone normali non amavano qualcuno che non aveva un cuore come Liam, eppure io lo amavo davvero...Solo che non mi ero mai accorta che quel sentimento tanto profondo e bello che provavo per lui, non era ricambiato.

< Più tardi >

Il rumore forte di una porta che sbatté mi fece sobbalzare svegliandomi...Guardai l'ora accanto al letto, erano le 3:00 del mattino...Chi cazzo sbatteva le porte alle tre del mattino? Confusa cercai di alzarmi ma fallii miseramente per il forte giramento di testa, avevo fumato più di tre canne e sniffato una bustina intera di qualcosa...Non ero nelle condizioni di fare niente, faticavo persino a pensare. Improvvisamente la porta della mia camera si spalancò facendo entrare la luce del corridoio che mi obbligò a chiudere gli occhi, successivamente degli uomini incappucciati si avvicinarono e mi sollevarono portandomi fuori dalla mia camera, iniziai ad urlare a tirare calci per cercare di liberarmi, ma fu tutto vano...Erano troppo forti per me, appena scesi le scale vidi mia madre in un lago di lacrime mentre mio padre mi si avvicinò...Preoccupato? - Cosa sta succedendo?- Chiesi terrorizzata mentre quegli uomini mi trascinavano verso la porta di casa, mia madre si accasciò a terra iniziando ad urlare e alcune lacrime bagnarono anche il viso di mio padre, non l'avevo mai visto piangere e allora capii, in quel momento capii cosa stava succedendo: La riabilitazione, le sparizioni, i ragazzi che non tornavano più a casa ed il contratto che ora mio padre stava firmando per poi darlo a uno degli uomini mascherati...Perché portavano una maschera? Cos'avevano da nascondere? - È per il tuo bene Alexis, perdonaci.- Riuscii a sentire solo quello, poi qualcosa mi fece bruciare violentemente la testa, qualcosa che mi fece urlare, una lacrima mi rigò il volto mentre venivo spinta dentro un'auto nera...Poi, buio totale.

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Autrice:

Ciao ragazze *-* Questa è la mia nuova FF, premetto che è la prima sui one direction...Quindi, capitemi :') Se faccio errori legati a loro, soprannomi o famigliari, ditemelo...Mi raccomando ;) Quindi, spero che la storia vi piacciaaaa :D È la terza che posto su wattpad, quindi se vi interessa andate a dare un'occhiata anche alle altre ;) Comunque, spero davvero che la storia vi piaccia, io solitamente aggiorno ogni giorno, non pretendo un tot di voti per continuare...Solo alcuni, fate voi, se vi interessa votate e commentate mi raccomando :) Mi piacerebbe molto continuare questa storia, è abbastanza particolare e intrigante :D

PS. Questa storia la sto scrivendo con la mia migliore amica, Ale ♥♥♥ Quindi i voti e commenti vanno anche a lei, grazie di esserci sempre :).Adesso vi lascio e spero di scrivere ancora al più presto♥

- Una bacione enorme :*

Boot Camp.(A Harry Styles FF)Where stories live. Discover now