Capitolo 24: umanità o invincibilità?

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Le canzoni che potete ascoltare per questo capitolo sono:

1)Buste della spesa- Tedua
2)Lezione-Tedua
3)Sfera Ebbasta- Tran Tran
4)Dominique-(canzone della serie TV American Horror Story)
5)lowlow- niente più stupido di sognare
6)Fedez- il cemento non è un fiore
7)Green day-revolution radio
8)ed sheeran- galway girl

-iniziamo con questo piccolo coltellino. Piccolo, ma efficace- lo prende dal tavolo e si avvicina emozionato a me -tra tutti coloro che ho ucciso, sei quella che assomiglia di più a tua nonna-

-ti prego- lo scongiuro tra le lacrime. Lui non risponde. Sono schiacciata da un silenzio assordante. Sento tutti i pensieri che mi sono tornati a mente poco fa e non posso che farli tornare nella mia mente.

Sento una lametta sfiorarmi la pelle. È fredda e la sensazione mi provoca la pelle d'oca, allargando i miei pori e facendo alzare i pochi pelo che ho sulle braccia.

Poi Scott...Luca...anzi dovrei dire Il Sussuratore fa entrare lentamente la lama nella mia pelle. Quest'ultima mi porta a una sensazione di dolore e bruciore misti. Quando la fa uscire(sempre lentamente) sento un dolore lancinante e noto che mi ha messo del disinfettante.

-non voglio che tu muoia prima che io abbia finito- sorride malefico. Gli occhi ormai sono completamente neri e non riesce a smettere di ridere e sussurrare.

-bene ora qualche taglietto sulle braccia...morirai autolesionista. Dopo la tua morte saranno le uniche ferite che lascierò sul tuo corpo. Ho preparato tutto: morirai autolesionista dopo uno stupro- si lecca le labbra e ride di gusto.

Chiudo gli occhi e cerco di placare le lacrime, invano. Quelle non fanno che sgorgare come l'acqua di un fiume.

Ne ingoio una e assaporo il suo sapore salmastro. È molto buono.

-smettila di piangere. Non cambierà nulla, stai solo versando lacrime inutili- sussurra girando attorno a me.

Prende una lametta da barba e incide distrattamente il mio braccio con qualche taglio.

-devo pur far vedere che ti tagliavi da tempo. Rimarrai qui circa un mese. Così farò vedere che era de tempo che facevi così. Ovviamente io dovrò torturarti per tutto questo mese e poi morirai- sussurra mentre le sue labbra diventano rosse come il sangue -sta funzionando! Sto completando lentamente la trasformazione!- sussurra energico.

Si avvicina a me e mi slega dalla sedia, gettandomi sul letto lì accanto. Sono già priva di forze.

-mangia. Ti servirà- mi porge un pezzetto di pane e un po' d'acqua e io inizio a masticare lentamente.

-più veloce!- esclama.

Si trasforma di nuovo nel Luca di sempre. I suoi occhi tornano azzurri e le labbra rosee.

-posso trasformarmi quando voglio, sai- ghigna osservandomi mangiare. So che prova qualcosa per me. Devo farla riemergere prima che sia troppo tardi.

Finisco il pane e bevo l'acqua, che in realtà si rivela vino.

Lo trangugio lentamente disgustata e lascio il bicchiere sul pavimento.

Lui mi prende il polso e lo lega a una corda. Fa lo stesso con l'altro.

-bene- sorride.

Si avvicina a me e mi accarezza dolcemente la pelle. Vuole baciarmi, lo so.

-vuoi baciarmi, vero?- lo affronto.

In risposta lui mi schiaffeggia.

-non permetterti mai più a dire una cosa del genere!- esclama.

Si avvicina a me e, ghignando mi toglie il pantalone e poi l'intimo.

Senza alcun sorriso, senza nessun bacio, si toglie anche lui i vestiti e inizia a entrare e uscire da me con un ritmo veloce e doloroso, per nulla piacevole.

Le lacrime escono spontaneamente da me, silenziose come le piume, ma presenti come la cattiveria in Luca.

-ti prego basta!- esclamo singhiozzando.

Lui non mi ascolta e si concentra.

Devo cercare di convincerlo che mi piace...è l'unico motivo per farlo tornare umano. Mi basta un minuto e potrò ucciderlo.

Mi concentro sul suo fisico ben scolpito e chiudo gli occhi. Finalmente lui ora ci va più piano, ma comunque il movimento rimane comunque doloroso.

Cerco di fingere che il mio respiro si affatica perché questo mi piace e non perché voglio piangere.

Lui se ne accorge e si stacca da me. Mi osserva e nei suoi occhi leggo un briciolo di umanità.

Si alza e va a prendere, in preda al panico, una pezza. Me la lega attorno alla bocca e inizia di nuovo e entrare e uscire dolorosamente da me. Non posso fingere un orgasmo...cosa faccio?

Non riesco a pensare un'idea, che lui si allontana da me e si stende sul materasso.

Provo ad alzare un po' la testa e vedo del sangue sul materasso. Come è possibile?

-come è possibile...che...?- chiedo in preda al panico.

-ti ho fatto rivivere uno dei momenti peggiori della tua vita. La tua prima volta. La rivivrai quando voglio, ho il potere per farlo e quindi lo farò-

-non mi hai fatto male- ghigno e lui mi guarda male, stupito dalla mia risposta.

-vedremo cosa ne penserai tra un paio di giorni- sussurra sulle mie labbra, allontanandosi di scatto. Io ghigno, compiaciuta. Ci sto riuscendo.

Il sussurratoreWhere stories live. Discover now