Capitolo 5: la vera identità di Giulio

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-ciao Anna- Luca corre nella mia direzione. Non si è accorto della sagoma che ho di fronte. Provo a guardare di nuovo davanti a me, ma niente. È scomparso.
-andiamo a visitare il castello?-
-ok-
Scelgo di non dire nulla a Luca, forse è stata solo un'allucinazione dovuta all'emozione: era da quando ero piccola che sognavo questo momento.
Per fortuna all'interno del castello non accade nulla di strano, tranne quando sento un sussurro, ma non sembra quello della bambina(come narra la leggenda).
Usciamo dal castello.
-l'hai sentito quel sussurro?- chiedo a Luca.
-no, quale?-
-sarà stata solo la mia immaginazione- rispondo più a me che a lui. Dopo avermi riaccompagnata a casa Luca va via.
-ciao mamma, ciao Giorgia!- saluto mentre richiudo la porta. Nessuno mi risponde. Controllo il cellulare: mi è arrivato un messaggio su WhatsApp.
Mamma: Giorgia e io siamo state trattenute più del dovuto al lavoro. Ci vediamo domani mattina😘
Io:ok
Spengo il cellulare vado in cucina. Sul tavolo c'è un biglietto:"spero che sia ancora caldo quando torni😉"
La scrittura è quella della mamma. Prendo il piatto coperto da un pezzo di Scottex. Tolgo lo strato di carta che copre il cibo e osservo il contenuto del piatto: una piccola pizza. Accendo il televisore e, approfittando dell'assenza di mia madre, vedo per la millesima volta Harry Potter. Quando arriva alla scena di Diagon Alley, dove Harry deve comprare tutto per il suo primo anno ad Hogwarts, si sente un sussurro provenire dalla TV, ma so benissimo che non fa parte del film. Lo ignoro. Dopo soli altri cinque minuti si sentono di nuovo delle parole incomprensibili, ma resto indifferente. Alla terza volta tutto diventa buio. Forse sto solo sognando?
Quando riapro gli occhi è mattino e sono seduta sulla soffice e umida erba del giardino di casa. Mi alzo da terra e leggo la scritta fatta con i sassolini per terra:"che l'incubo abbia inizio". Dopo un solo secondo arriva mia madre assieme a mia sorella. Vedendomi da sola a fissare il nulla nell'erba, accorrono in mio soccorso allarmate.
-cosa ci fai qui fuori?!- chiede mia madre molto preoccupata. Io non rispondo.
-cosa stai osservando?- chiede Giorgia.
-quei sassi- indico i sassi tra l'erba.
-non ci sono alcuni sassi nel punto in cui indichi!- esclama mia sorella. La guardo negli occhi e poi ritorno a osservare l'erba: i sassi sono spariti nel nulla.
-forse eri solo sonnambula?- propone mia madre -a volte succede quando ci si trasferisce-
-si, sicuramente- dico, anche se non credo che sia così.
-forza! Adesso preparati e vai a scuola!-
-si mamma-
Rientro in casa stropicciandomi gli occhi.
Entro in bagno e mi guardo allo specchio: ho l'espressione di una che non ha dormito nemmeno un secondo per tutta la notte!
Sciacquo la faccia e uso il trucco per coprire le occhiaie. Indosso una t-shirt e un jeans e vado a scuola, da sola.
Quando arrivo entro in classe senza fermarmi a parlare con Luca e mi siedo in fondo. Come alla scorsa lezione, c'è Giulio.
-tu non sei reale...sei solo nei miei sogni-
-mi fa piacere che ti dica che io sono nei tuoi sogni e non nei tuoi incubi-
-cosa sei veramente?-
-io posso essere tutto, ma posso anche essere niente Anna. Forse per te sono qualcosa, ma potresti anche sbagliarti-
-cosa intendi dire? Odio i giochi di parole-
-non mi importa. Come ti ho già detto prima non sono il tuo sogno-

Il sussurratoreOnde histórias criam vida. Descubra agora