Capitolo 19: settimana da incubo pt.4

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-Buongiorno Anna- sorride Scott mentre si alza dal letto.
-Ciao- sbuffo mentre mi rigiro nelle lenzuola. Non voglio di nuovo il suo corpo a contatto con il mio...mi ricorda tutti i momenti infelici che ho trascorso.
-quanti giorni mancano?- chiedo cercando di essere più gentile possibile.
-solo 1!- esclama entusiasta Scott mentre mi bacia a stampo.
-davvero?- chiedo sbalordita. Questi giorni sono passati molto lentamente, a quanto ricordo, ma ora mi sembra che siano volati. Ogni giorno era la stessa storia: baci, coccole e sesso. È una giornata passava così. Tutti i giorni la stessa identica cosa alle stesse ore.
-sei pronta per uscire da questo posto?- chiede Scott speranzoso.
-si- rispondo secca.
-anche io non vedo l'ora!- esclama sorridente.
-signor Scott. Signorina Anna. Il medico ci vuole parlare- dice una voce femminile oltre la porta che ci separa dal corridoio.
-dobbiamo solo vestirci- dice Scott mentre si infila i pantaloni.
Cosa succederà quando uscirò da questo posto nel sogno? Sognerò cose peggiori o tutto finirà? Il futuro che sto per vedere mi spaventa, ma non posso evitarlo in alcun modo.
Tremando dalla paura mi vesto di fretta e scatto verso la porta.
La suora apre e ci conduce dal medico. Bussa alla porta e ci lascia entrare.
-bene ragazzi. Entrambi siete stati curati con successo! Ora potete pure andare. Abbiamo già firmato tutti i documenti. Prego, andate-
La suora ci porta davanti al grande cancello in ferro che ci separa dal "mondo dei normali" e ci lascia andare con le valigie.
Io e Scott ci teniamo la mano fino alla vista del manicomio e poi ci stacchiamo.
-sei una brava attrice-
-e tu un bravo attore- dico.
Raggiungiamo la città e finalmente possiamo vedere altre persone normali. Niente più muri bianchi sporchi di sangue e torture varie, solo libertà.
-ti dispiace se stanotte affittiamo la stessa stanza di un motel? Non abbiamo molti soldi...solo finché non troviamo un lavoro-
-certo-
Ci dirigiamo in un vecchio motel e andiamo a dormire.
Durante la notte sento un rumore.
La porta della stanza si spalanca e entra un ragazzo della stessa età di Scott.
-Enzo?- chiede sbalordito Scott.
-Scott il frocio! Cosa ci fai con una donna? Hai cambiato idea forse?- gli ride in faccia "l'amico".
-non rivolgerti così a lui! Ti sembra il modo di trattare una persona?!-
-taci tu! Lo sai che a questo qui non piaci veramente. Ti usa solo perché "non può esprimere il suo vero io"- gli ride in faccia il tizio.
-smettila!- esclama Scott -cosa vuoi da me? Cosa vuoi da noi?-
-nulla. Solo salutare un vecchio amico e chiedere un favore. Se non vuoi che dica a tutti chi sei veramente dammi tutti i soldi che hai- lo ricatta Enzo.
-te lo scordi!- Scott si avvicina con un pugnale e glielo conficca nel petto, facendo svenire il tizio.
Io mi stringo alle coperte impaurita. Non voglio avere la stessa sorte.

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