Capitolo 13: avvertimento

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È un'infermiera.
Luca nasconde tutto il cibo sotto la coperta e per fortuna l'infermiera non vede niente.
-io...credevo di aver sentito il rumore della plastica delle merendine confezionate della macchinetta provenire dalla stanza...scusate ragazzi. E soprattutto vi ricordo che non si può mangiare fino a domani mattina alle 7-
-sisi grazie signorina- dice Luca in imbarazzo passando la mano nei capelli lisci.
-buonanotte- esce dalla stanza e va via.
-vuoi parlarmi del sogno di prima, ora?- mi chiede Luca aprendo lentamente, e senza fare rumore, una barretta ai cereali.
-ok- prendo un pacco di patatine e inizio a mangiarle.
Racconto esattamente tutto ciò che è successo nel sogno e lui commenta ogni mia frase stupito.
-ognuno ha il diritto di amare chi vuole!- esclama indignato.
-si tratta di più di 50 anni fa...non c'era una mentalità moderna-
-lo so...però è molto strano. Sembra tutto così realistico!-
-lo so...e non è il primo sogno che potrei scambiare comodamente per realtà-
-tutto ciò è molto strano, Anna. Devi...devi prendere dei provvedimenti-
-stavi per dire che devo andare da uno psicologo?!- alzo la voce e metto le mani sui fianchi. L'adrenalina inizia a scorrere nelle mie vene alla velocità della luce e non lascia posto alla debolezza.
-io...io...dovresti- conferma sospirando.
Io non sono pazza!
-non sono pazza- rispondo indignata.-
-non ho detto questo...semplicemente dovresti andarci per i sogni strani che hai...non credo mica che tu possa andare da strega- ride per stemperare la rabbia.
-forse non è un'idea proprio stupida- confermo.
-ma io dicevo per scherzare, Anna...le streghe non esistono...-
-già...non esistono...e se esistessero?-
-forse stai diventando veramente pazza- dice.
Rimango in silenzio. Perché con tutto quello che mi sta succedendo non possono esistere anche le streghe?!
-io vado via un secondo...in bagno- mi avverte Luca mentre si alza.
-ok- mi metto comoda nel letto e gli porgo le merendine rimaste mentre lui butta via le carte.
Esce dalla stanza. L'anziana accanto a me si sveglia di scatto. La parte visibile dei suoi occhi è completamente bianca.
-Anna non fidarti di Luca. Vai per la tua strada- esclama la nonnina. Io sussulto e per poco non urlo. La nonnina ripete di nuovo la frase e ancora e ancora e ancora...finché non arriva Luca.
L'anziana torna di nuovo a dormire. Luca entra.
-tutto bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma- ride.
-già...- rido anche io.
Perché è pericoloso? Che cosa sa di tutta questa storia? È incaricato di farmi impazzire?

Il sussurratoreUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum