Capitolo 11: il manicomio

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-ehi già sveglia?- sbadiglia Luca stiracchiandosi.
-già...-
-tua madre non è andata via molto tempo fa...eri svenuta nel tunnel, al ritorno. Il cadavere è stato già identificato e ora lo stanno per cremare. Era un padre di famiglia, diventato pazzo non molto tempo fa...-
-lo stanno per cremare?- chiedo dispiaciuta.
-si-
-è la realtà questa, vero?-
-certo...perché non dovrebbe esserla?-
-ultimamente tendi a non capire la differenza tra sogno e realtà...-
-mi dispiace...hai fame per caso?-
-tantissima-
-andiamo dalla macchinette?-
-andiamo-
Si alza dalla sedia e insieme camminiamo per il corridoio fino a quando arriviamo ai distributori.
Guardo bene dal vetro per scegliere cosa mangiare e noto un foglio.
-Ciao Anna. Sono sempre io. Stai impazzendo? È divertente? Non lo è mai stato per me, ma non potevo farci nulla. Era il mio destino e questo è il tuo. Quindi accettalo.-
-cosa stai legg...?- Luca inizia a parlare quando nota il foglietto.
-ma cosa...?- domanda sbalordito notando il foglietto.
-io...- dicendo pallidissima e inizio a sentire le gambe pesanti e le palpebre allo stesso modo.
Sto per cadere sul pavimento quando Luca mi prende. Finalmente posso abbandonarmi. Svengo.

Sono in un ospedale. È molto simile a quello dove mi trovavo prima, con la differenza che le pareti sono completamente bianche. Il pavimento, grigio, presenta delle macchie scarlatte. Forse non sono in un ospedale, ma in un vecchio manicomio. Vado in una stanza: i miei piedi mi portano contro la mia volontà. Apro la porta e osservo la scena. Una suora sulla ventina assiste con disgusto e con una bacinella in mano al dottore, che attacca delle ventose a un uomo.
-vi prego no!- esclama l'uomo piangendo dal dolore.
-ancora in altra scossa- risponde l'uomo. Gira una manovella e l'altro uomo inizia a contorcersi sul lettino. Dopo un minuto il dottore spegne l'apparecchio e stacca le ventose all'uomo.
-alzati- ordina il dottore. La suora porge la bacinella(suppongo che serva per il vomito) al paziente e lui si siede su una sedia davanti a uno schermo bianco.
Il dottore accende un proiettore e attacca un ago all'uomo, che a sua volta è collegato a una sacca con una sostanza nera come la pece.
-ok Scott, è pronto?-
-no...-
-fa niente...io inizio-
Il dottore mostra l'immagine di un uomo e preme un pulsante che fa subito vomitare Scott.
-la prego la smetta!- urla il paziente.
-continua a guardare ho detto-
-la prego! Non sono più gay!-
-non dica quella parola!- lo avverte il medico -allora sperimentiamo. Vediamo se è vero. Signorina Claire-
La suora si avvicina a Scott. I suoi occhi azzurri luccicano e i capelli bruni e lisci sono appiccicati al viso, un bel viso. La suora toglie i vestiti a Scott, lasciando vedere il suo fisico ben scolpito. Le labbra sono strette e carnose.
Dopo aver finito la suora inizia a spogliarsi. Cerco di coprire gli occhi, ma è inutile...non posso muovermi.
-non è bello essere costretti a rimanere immobili mentre si subisce una tortura, non è vero?- sussurra una voce da rettile,inumana.
-bene proceda-sospira il medico osservando la scena.
L'uomo viene slegato e la donna gli si avvicina, girandosi. Scott tra le lacrime inizia a farlo con la ragazza. Dopo pochissimo tempo si allontana e si riveste.
-stiamo facendo progressi, Scott. Ieri non volevi nemmeno toccarla una donna! A domani-

-Anna stai bene? Sei svenuta di nuovo- dice premuroso Luca. Osservo i suoi bellissimi occhi azzurri e faccio cenno di si.
-cosa è successo?-
-ho fatto un sogno...scioccante-
-di cosa parlava?-
- di un ragazzo, Scott. Era gay è un dottore cercava di curarlo. Così...ti lascio immaginare cosa è successo- balbetto ancora traumatizzata.
-mi dispiace...dovresti prendere delle pillole per dormire-
-già...- sospiro.
-andiamo di nuovo alla macchinette?-
-ok-
Arriviamo al distributore e prendiamo due pacchetti di cioccolata. Andiamo nel cortile dell'ospedale e iniziamo a bere guardando il sole sorgere.
-è così...- inizio.
-romantico?- propone Luca.
-romantico- confermo.

Cosa ne pensate del capitolo? Fatemelo sapere con dei commenti😊.

Il sussurratoreWhere stories live. Discover now