CAPITOLO NR. 53 - BRUCE

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"Non so cosa mi sia successo, quando ho sentito tutti quei fischi, quando ho visto tutti quei ragazzi che la spogliavano con gli occhi, io..."

"Tu le hai dato il colpo di grazia, ecco cosa hai fatto. Come hai potuto Touch? Non ti conosco molto bene, ma non ti ho mai visto scagliarti così contro nessuna ragazza, dal primo momento che ti ha attraversato la strada, l'hai perseguitata e oggi hai concluso l'opera. E' vero quello che hai detto, hai rovinato tutto con le tue mani, adesso non ti resta che raccogliere i cocci".

"Non posso, io sono innamorato di lei, voglio farmi perdonare devo riuscirci Bruce aiutami".

"Devo aiutarti a fare il coccodrillo? Sii un uomo, hai sbagliato, prenditi le tue responsabilità, in questo momento non puoi chiedere perdono, Allyson non ti vuole vedere mai più. Riesci a capire cosa significa mai più?"

"Non ci credo, lei mi ama, devo darle del tempo, ma sono sicuro che riuscirò a tornare con lei. Era così bella, mi ha rapito il cuore".

"Se vuoi credere agli asini che volano fai pure, ma fossi in te non mi farei troppe illusioni, ho cercato e credimi non lo meriti, di perorare la tua causa, cercando di farle apparire quel che è successo il meno sgradevole possibile, ma ho miseramente fallito e sai perché? Perché ha ragione da vendere, anche se ti eri arrabbiato, non avresti mai dovuto ferirla in quel modo, ma che razza di uomo sei? Quando ha sentito la tua voce, pensava che il suo cavaliere fosse arrivato a difenderla, sì proprio una bella difesa le hai dato".

Mi accorsi che non mi rispondeva nemmeno più, Assorbiva tutti i rimproveri come una spugna, non volevo esagerare, in fondo si poteva trattare di un litigio tra innamorati, non aveva ucciso nessuno, sinceramente mi faceva tanta pena.

"Vai a casa Touch, ormai anche per te oggi la scuola ha chiuso i battenti, prova a riposarti ed analizza le tue azioni, per il momento non ti resta altro da fare, Allyson non vuole vederti né sentirti, devi accettare la sua decisione è il minimo che tu possa fare".

"Vai a casa! La fai facile tu,, a casa non ho nessuno, che cosa ci vado a fare? Quel silenzio riuscirebbe ad uccidermi, no, non andrò a casa, me ne andrò in giro, lasciando che il tempo scorra, in solitudine; sono sempre stato solo, non sono capace di tenermi qualcuno vicino, commetto sempre qualche errore di troppo che mi riporta al capolinea" mormorò sempre più affranto..

"Fammi l'ultimo favore Bruce, dille che mi dispiace davvero, anche se non saprà che farsene delle mie scuse, dille che il coccodrillo si ritira nell'ombra ed andrà ad estinguersi da solo, ti prego promettimi che glielo dirai".

"Se è questo che vuoi, anche se non ho capito cosa tu voglia dire".

"Non importa amico , grazie di tutto, penso che non ci rivedremo noi due..."

"No, non mi sembra il caso di tornare a casa tua, spero che tu capisca Touch" aggiunsi.

"Certo ti capisco benissimo", poi mi guardò intensamente come se volesse imprimersi i miei lineamenti nella sua testa e poi senza dire altro si avviò verso la sua auto che aveva parcheggiato poco lontano.

Non si voltò più, l'ultima cosa che vidi di lui furono le sue spalle curve attraversare la strada, e sparire nel traffico congestionato di quella mattina di fine novembre.

Feci dietrofront e tornai a casa di Michael, in testa avevo le parole che mi aveva detto Touch, mi sembrava un discorso strano, assurdo, non credevo rinunciasse così facilmente al suo grande amore, il suo cervello aveva fatto tilt, erano volate parole pesanti ed offensive, ma niente che non si potesse rimediare; anche l'atteggiamento di Allyson era troppo duro, a caldo la sua reazione ci poteva stare, ma nei giorni a venire avrei cercato di farla ragionare; Touch aveva ragione, era testarda ed ostinata, non perdonava tanto facilmente, se attaccata si rinchiudeva a riccio, come aveva fatto quella mattina oppure ti colpiva con la sua lingua velenosa, come era successo in altre occasioni.

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