18. Things we didn't know

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«Wow, Tommo, sono-» Niall s'interruppe per contare qualcosa con le dita «Almeno cinque anni che non ti vedo con un quaderno e una penna in mano.»
«Davvero spiritoso» commentò Louis, senza alzare lo sguardo dal foglio davanti a sè.
Il biondo sorrise e si appoggiò con i gomiti sul bancone. «Sicuro di ricordarti ancora come si scriva?»
«Continua pure, mi sto rotolando dalle risate.»
«Avanti, sono curioso» fece Niall, sporgendosi verso l'amico per vedere cosa stesse scrivendo. Per sua sfortuna, però, il foglio era ancora completamente bianco, fatta eccezione per una sigla scribacchiata nell'angolo in alto a sinistra. «P.P.A.H.?» lesse con una smorfia dubbiosa «È una nuova malattia sessualmente trasmissibile?»

«Piano Per Aiutare Harry.» spiegò Louis roteando gli occhi.
Niall aggrottò la fronte. «Aiutarlo a fare cosa?»
«A stare bene.»
Il biondo sembrava ancora più confuso di prima, così Louis sospirò e posò la penna, alzando lo sguardo sull'amico.
«Ieri mi ha raccontato alcune cose del suo passato che non è ancora riuscito a superare, e io voglio aiutarlo.»
«Oh, Evan.» annuì Niall.
«Sì, e- aspetta, tu come fai a saperlo?» si sorprese Louis.
«Me ne ha parlato tempo fa, era piuttosto giù di tono e io ero disposto ad ascoltarlo, quindi...» Niall scrollò le spalle. «Era preoccupato da come l'avresti presa tu, pensava che l'avresti giudicato o qualcosa del genere.»

«Vedi? È esattamente per questo che ha bisogno di aiuto.» replicò Louis, picchiettando l'indice sul quaderno «Gli ho promesso che non l'avrei lasciato andare finchè non fosse stato di nuovo bene, e perciò ho bisogno di buone idee, Nialler.»
«Capisco» annuì il biondo, lanciando un'occhiata al pub ancora vuoto per controllare che il padre non fosse nei paraggi. Poi rubò un tramezzino dalla vetrinetta accanto alla cassa e tornò a guardare Louis. «Che idee hai avuto, finora?»

Il maggiore abbassò lo sguardo sul foglio bianco e storse leggermente il naso. «Fare sesso fino a fargli dimenticare tutto potrebbe funzionare?» chiese.
«Non credo» rise Niall «Ma puoi sempre provarci.»
«Oh, credimi, lo sto già facendo.» ammiccò il maggiore.
«Sei una merda, non so come faccia Harry a sopportarti.»
Louis scoppiò a ridere e poi controllò l'ora sul cellulare, per essere sicuro di avere ancora tempo prima che Harry arrivasse.

«Altre idee?» chiese Niall, addentando il tramezzino.
«Neil, ci avrei pensato prima, ma ho passato la mattina in fioreria, poi il pranzo da Hazza e infine ho dovuto tenere Doris, che ha la diarrea.» raccontò il maggiore con una smorfia schifata «C'era cacca, Niall. Cacca di bambino ovunque. Ho fatto la doccia due volte e mi sembra ancora di puzzare.»
«Questo avrei preferito non saperlo.» commentò il biondo, arricciando il naso e smettendo di mangiare per un momento.

Louis scrollò le spalle e riprese in mano la penna, iniziando a scarabocchiare piccoli disegni in un angolino del foglio. «Mi servono buone idee.»
«Che ne dici di - non so - lasciare che superi i problemi da solo?» propose cautamente Niall.
Il maggiore alzò lo sguardo di scatto. «È evidente che non ci riesca. Ha passato due anni nella città in cui tutto gli ricordava la morte del suo amico, poi ha iniziato a scappare da un posto all'altro senza fermarsi e senza nessuno che lo sostenesse. Ha bisogno di aiuto, e io sono qui per questo.» ribattè con decisione «Ora dammi delle buone idee.»

Niall finì il tramezzino e si pulì la bocca con il dorso della mano. «Che ne pensi di... dimostrargli che non c'è nulla di spaventoso nell'affezionarsi agli altri?» tentò «Fagli capire che stare con te non causerà nessuna catastrofe. E magari tieniti lontano dai laghi.»
Louis s'illuminò improvvisamente a quelle parole. «Sei un genio!» esclamò «Devo portarlo al lago!»

«Ma sei cretino?» sbottò il biondo «Ti ho appena detto che-»
«No, ascolta, è un'idea fantastica: è solo il primo passo per dimostrargli che non c'è niente di cui aver paura. Psicologia, capisci?» spiegò euforico il maggiore.
«E da quando tu sai qualcosa di psicologia?» sbuffò Niall.
Louis sventolò una mano per allontanare il pensiero come fosse una mosca fastidiosa. «Andrà tutto bene, quel lago è talmente piccolo che non ci annegherebbe neanche un pesce rosso.»
«Forse perchè i pesci non annegano, Tommo.» si esasperò il biondo, ma l'altro aveva già smesso di ascoltarlo per iniziare a scrivere sul suo foglio.

Solitary Run || L.S.Where stories live. Discover now