6. Kiss me when I'm drunk (or sober)

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«Com'è possibile che ti stiano così?»
Harry si strinse nelle spalle, fissando il proprio riflesso nello specchio e poi spostando lo sguardo sul riflesso di Louis. «Sarebbe carino se tu smettessi di guardarmi il sedere.» commentò divertito.
Louis non accennò nemmeno ad alzare gli occhi. «Non ti sto guardando il sedere.» negò «Sto cercando di capire perchè i miei pantaloni ti stiano così corti.»

«Forse perchè sono più alto di te?» ironizzò il riccio.
«Quindi se a me arrivano alle ginocchia, a te arrivano... lì?» fece perplesso Louis, indicando i pantaloncini da ginnastica che coprivano neanche a metà le cosce di Harry.
«A quanto pare...»
Louis sospirò. «Beh, meglio per me.» scherzò poi, togliendosi la felpa e rimanendo con la maglietta a maniche corte. «Andiamo?»
Harry annuì, seguendo il ragazzo fuori dall'appartamento e legandosi alla meglio i capelli mentre scendeva le scale.

«È bello che tu abbia accettato di venire a correre con me, quando sono da solo mi annoio un po' perchè non posso parlare con nessuno.» osservò Louis, portando Harry in una stradina secondaria che li avrebbe diretti più velocemente verso il parco. «Voglio dire, potrei parlare con me stesso - d'altronde sono un tipo brillante - ma credo che anche tu possa andare bene.»
Il riccio rise a quelle parole. «La tua modestia è più grande di te, eh?» lo canzonò «Anche se, in effetti, ci vuol poco ad essere più grandi di te.» aggiunse, guadagnandosi un pugnetto sulla spalla da parte di un Louis molto offeso.
«Sai cosa? Ritiro tutto. È molto meglio correre da solo.»
«Dai, Loueh» chiamò divertito Harry, aumentando l'andatura per stare dietro al ragazzo più grande.

Louis lo ignorò per qualche minuto, correndo impettito all'interno del parco e seguendo uno dei sentieri, ma sbarrò gli occhi sbigottito quando due braccia forti lo braccarono.
«Ouch- mollami, selvaggio!» urlacchiò, quasi finendo a terra sotto la spinta di Harry.
«No» rise il riccio, barcollando un po' e alla fine fermandosi per tenere in piedi anche Louis.
Il maggiore voltò la testa con aria infastidita, trovando la bocca di Harry proprio davanti ai suoi occhi. Alzò lo sguardo e inarcò un sopracciglio. «E adesso?»

Harry sorrise, pronto a rispondere, quando una voce si intromise tra loro.
«Louis?»
I due ragazzi si voltarono sorpresi verso il nuovo arrivato, ancora stretti uno all'altro e decisamente troppo vicini.
«Stan» si stupì Louis, prendendo le mani di Harry e liberandosi gentilmente dalla sua presa «Ciao.»
«Ciao.» fece Stan, sembrando un po' in imbarazzo.
«Oh, questo è Harry.» continuò Louis con un sorriso un po' tirato.
Il ragazzo parve accorgersi solo in quel momento della presenza del riccio, e allungò una mano con aria vagamente impacciata per salutarlo. «Piacere di conoscerti.» 
«Piacere mio.» rispose automaticamente Harry, sebbene la sua espressione accigliata non lo facesse sembrare del tutto sincero.

Stan tornò a rivolgersi verso Louis. «È un bel po' che non ci vediamo...» riprese con tono patetico, mentre Louis si stringeva nelle spalle.
«Lo so, sono stato... occupato.»
"Con me" avrebbe voluto aggiungere Harry, ma riuscì a trattenersi in tempo.
Non aveva senso tutto quel fastidio che provava verso Stan, eppure...
«Se hai voglia possiamo uscire, uno di questi giorni.»
Louis annuì, voltandosi poi verso Harry. «Certo. Oggi è il tuo giorno libero, giusto?»
Il riccio rimase per un attimo in silenzio, sorpreso. Louis lo voleva con sè mentre usciva con il ragazzo che gli piaceva?

«Uhm, sì.» rispose infine, facendo annuire nuovamente il maggiore.
«Bene. Niall può di sicuro prendersi una pausa e a Liam non farà male mollare i libri per un po'. Usciamo stasera, okay?»
Stan sembrava perplesso, ma accettò.
«Beh, allora... A più tardi.» concluse Louis, prendendo la mano di Harry e trascinandolo con sè mentre Stan li fissava. «Corri.» ringhiò all'orecchio del riccio, dopodichè mollò la sua mano e riprese la corsetta leggera che avevano interrotto poco prima.
Harry lo imitò e restò in silenzio mentre aspettava che Louis si calmasse. Era tutto rosso in viso e con un'espressione tetra, evidentemente irritato dall'incontro con Stan, e Harry si chiese cosa potesse fare per aiutarlo.

Solitary Run || L.S.Where stories live. Discover now