-Ultimo giorno di scuola-

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Eccolo, anche quest' anno  è arrivato, l'ultimo giorno di scuola, finalmente niente più compiti, potrò passare le giornate spiaggiato al sole in riva al mare o sul divano in panciolle, con un libro o un film: sì, questa sarà proprio la mia estate.

Non sono mai stato un genio ma nemmeno scarso a scuola, viaggio nella palude medio alta, me la cavo molto bene in matematica ed educazione fisica, molto male in chimica, d' altronde combino sempre pasticci in laboratorio,l' allarme antincendio ormai scatta appena ci entro, quasi a prevedere i disastri che combinerò.

Nel complesso l' anno l' ho superato e credo anche con un discreto profitto qualsiasi saranno i miei voti finali.

Sto già pregustando il primo pomeriggio /serata tutta da passare steso sul divano ad attendere che il mio sedere prenda la sua forma quando ecco che mi sento battere una pacca violenta sulla spalla :

<<Ehi Noah , bella bro,come ti butta la vida vecchio?
Senti ho una propostona da farti,è una bomba fidati, allora stasera vieni con me, il Jack e il Mike alla festa di fine scuola alla villa in paese ,ci sta un sacco di gente e musica a non finire e si beve roba gratis ,vedrai, ci si spacca di brutto e non sia mai che finalmente cucchi un po' eh passero solitario, non accetto un rifiuto lo sai >>.

Jacopo, oh no,proprio quest' invasato dovevo beccarmi all' entrata di scuola, addio bellissima oziosa serata d'inizio estate.

D' altronde con lui è impossibile contrattare, quando ha deciso una cosa è così e di certo la mia minuscola capacità di persuasione non è in grado di dire di no a lui, mi arrendo già in principio, ci ho già provato svariate volte nel corso di questi quattro anni ma purtroppo è più cocciuto di Hagrid quando si mette in testa qualcosa.

Odio questa parte di me stesso,odio non essere un diciassettenne qualunque, della massa, una macchia indistinguibile in una chiazza d' olio, uno che adora "spaccarsi" alle feste e fare casino

Lo odio perché non riesco ad esserlo, non fa parte di me, non ne ha mai fatto parte, preferisco mille volte leggere un buon libro o guardare un film piuttosto che feste ed alcol.

Forse sono "vecchio dentro", " un giovane vecchio", così mi sento rispetto agli altri, non vedo, non riesco davvero a vedere la bellezza del divertimento sfrenato con tutto ciò che ne consegue, forse è anche per questo che non ho ancora mai avuto una ragazza o amici a cui mi sia particolarmente legato,che abbia sentito così vicini a me.

Non ho mai trovato nessuno che condividesse con me questo mio punto di vita molto "distante" dal luogo comune del "diciassettenne festaiolo", e non è che io non ci abbia provato.

Molte volta  sono andato a feste ( più per costrizione che per mia volontà)  ma non mi sono mai sentito a mio agio in quel tipo di ambiente,niente sport ,niente libri, poca socializzazione , non ne ho forse mai colto l' essenza né il divertimento che a quanto pare molti altri riescono  a trovare nello scolarsi intere bottiglie di superalcolici fino a crollare a terra o vomitare .

Ma tornando alla mia situazione con Jacopo, non so neanche perché ma dalla mia bocca esce uno striminzito:

<<Vvva bbene...>>

molto incerto e balbettante.

Però esce.

<<Perfetto bro,ci vediamo stase alle dieci alla villa dai che ci divertiamo un bottoooo>>.

urla mentre corre nel corridoio, entusiasta, diretto verso le  sue prossime "vittime ", tirando pacche e dando cinque a destra e a manca.

Perfetto. Serata rovinata, fantastico. 

Mogio mogio al suono della campanella prendo il libro di latino dal mio armadietto e mi avvio nell'aula per fare l' ultima a questo punto inutile lezione dell' anno, assaporando lentamente le ultime quattro ore che avrei passato in quell' edificio ed aspettando ansiosamente il suono della campanella che ci avrebbe definitivamente liberati.

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