CAPITOLO 7 - Una sorpresa dopo l'altra | Parte 7

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Nicolas aveva portato Cristobal alla clinica per fargli fare l'ultimo esame medico, c'era da scartare che non avesse ereditato la malattia di Carla. Fino a quel momento, tutti gli esami erano stati buoni, ma questo era quello definitivo e il più importante. Cristobal era un po' seccato dal fatto di dover andare ogni settimana allo studio medico, ma accettava di andare senza reclami in cambio di alcune concessioni, del tipo permessi per indagare da solo le tracce di Eudamon.

La notte in cui la totecona e la mansione Inchausti vibrarono, Cristobal elaborò una teoria che suo padre scartò perché folle. L'idea che la totecona avesse indicato la casa Inchausti per Nico non aveva alcun senso, ma non trovò nulla di male nel fatto che Cristobal volesse indagare nella casa, con l'aiuto dei suoi amici; era meglio che giocasse lì che fuori casa. Per questo, al ritorno dalla clinica, Nico lo portò alla Fondazione e Cristobal uscì in cerca dei più piccoli, mentre lui andava in cerca di Malvina, la quale trovò sfogliando i biglietti d'invito per il matrimonio. Nico le aveva chiesto solo di scegliere la data una volta finiti tutti gli esami medici di Cristobal, e Malvina aveva accettato senza esitazione.

Cristobal aveva un piano d'azione molto elaborato. Riunì Lleca, Monito e Alelì in cucina. Cielo preparò loro la merenda e andò a prendere i vestiti puliti dalla lavatrice. Mentre bevevano il latte, Cristobal interrogò i ragazzi circa il sisma verificatosi pochi giorni prima. Cielo li ascoltava parlare con un sorriso dalla lavanderia accanto alla cucina.                       

-Chi ha sentito la vibrazione l'altra sera?

-Tutti, ragazzino!- disse Lleca.

-Bene... E quale era l'epicentro?

-Eh?- tutti lo guardarono confusi.

-L'epicentro- spiegò Cristobal -Il posto dove si è sentita più pesante la vibrazione.

-Non lo so, ha tremato tutta la casa- disse Alelì.

-Per me il posto dove si sarà sentita molto forte è il seminterrato- disse Monito mentre rubava un pezzo di torta dal piatto di Alelì.

-Quale seminterrato?- chiese Cristobal interessato.

-E' una sciocchezza!- disse Lleca -Sta dicendo una sciocchezza, qui non c'è nessuno seminterrato.

-Sì che c'è!- esclaò Monito -La gazza ci scende tutti i giorni.

Lleca e Alelì lo guardarono intrigati, da anni che vivono lì non avevano mai visto un seminterrato.

-Da dove scende? Non mentire, Monito!- lo rimproverò Alelì.

-Da qui scende!- disse Monito arrabbiato, e per dimostrarlo andò verso il camino e aprì la botola come tante volte aveva visto fare Justina, mentre lui, nascosto sotto il tavolo, rubava il cibo.

Rimasero meravigliati quando videro la botola aprirsi, e tutti, tranne Monito, lasciarono la loro cioccolata e sgattaiolarono all'interno della piccola apertura del camino.


Le giornate erano lunghe per Luz, soprattutto quando sua madre si assentava per tutto il giorno. Per non perdere la cognizione del tempo, poiché non poteva vedere il sole, Justina le aveva imposto un rigido organigramma di compiti e orari. Dal lunedì al venerdì si alzava alle otto, Justina le preparava la colazione e le lasciava compiti sufficienti per tutta la mattina. A mezzogiorno Justina scendeva con il pranzo, mangiavano insieme e poi Luz faceva un pisolino di due ore. Nel pomeriggio, tre volte a settimana faceva ginnastica, gli altri tre giorni faceva lezione con Justina di canto e ballo.

All'ora della merenda Justina scendeva e gliela preparava stesso lì, in una piccola cucina. Dopo la merenda, era l'ora del cinema; Justina lasciava il proiettore in funzione e Luz vedeva più e più volte gli stessi vecchi film. Per lei, il mondo in cui viveva aveva i colori e i vestiti dei film degli anni cinquanta. La sera cenavano insieme, poi Luz vedeva un secondo film, e poi, a tarda notte, Justina ritornava per pettinarle i capelli, metterla a letto e raccontarle una storia fino a quando non si addormentava.                       

Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]Where stories live. Discover now