CAPITOLO 2 - Due fidanzamenti | Parte 4

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Era arrivata l'ora della festa e Malvina continuava a non farsi vedere. Bartolomeo, che stava iniziando ad avere una crisi nervosa, vide Justina, che stava ancora riprendendosi dall'episodio dei rumeni e mandava i ragazzi nelle loro camere in modo che si cambiassero per la festa. Bartolomeo si avvicinò a lei mentre i ragazzi se ne andavano.
-Dov'è la stupidina?

-Non lo so, signore. Ma ho due notizie.

-Ora no.

-Ma deve saperlo ora.

-Cosa?

-La prima è che è tornata Jazmin Romero. L'ha portata Ramiro.

-Ma guarda un po'. Dopo la vedo...

-La seconda...

-Non ho tempo, Justina, dopo parliamo.

-E' che...

-Occupati dei ragazzini, Tini! Devono far venir voglia di piangere solo guardandoli!- e si allontanò, senza lasciare che Justina lo avvertisse del ritorno di Thiago. Sarà un problema per un altro momento, pensò. E andò a preparare i bambini per la festa, che oltre al fidanzamento sarebbe un'occasione in più per festeggiare. Assisterà molta gente dell'alta società che si commuove facilmente per i senzatetto. Con questo fine, i bambini si presentarono davanti agli invitati con i loro faccini tristi e i loro vestiti sfilacciati. Justina arrivò alla terrazza coperta, dove aspettavano tutti, incluso Jazmin, e gli spiegò le regole, soprattutto alla nuova, Marianella: entreranno ed usciranno quando glielo avrebbe indicato, e sorrideranno con i loro faccini tristi.

Cielo aspettava che Nicolas si allontanasse dal giardino per scappare, ma ciò non successe, dato che lui non se ne andò mai da lì; ma al contrario, prese posto insieme al bambino e quell'uomo strano e spettinato. Cielo era in seri problemi, ma come sempre trovava una soluzione, in quel caso ricorse ad un bellissimo vestito e una maschera che vide dentro al camper. Forse travestita potrebbe fuggire. Non si soffermò a pensare molto, aveva un impulso e lo seguiva. Si spogliò e si mise il vestito. E dopo la maschera. Si guardò in uno specchio: il vestito era un sogno. Se mai avesse letto "Cenerentola", avrebbe avuto qualche analogia. Guardò attentamente fuori: un uomo con un vestito beige e con i ricci si avvicinò al biondo e ai suoi accompagnatori, salutò tutti con molta allegria -un po' troppa per Cielo-, e li condusse all'interno della casa. Allora pensò che fosse il momento per scappare e, furtiva, uscì dal camper, disposta ad andarsene. Ma di colpo apparve qualcuno e la prese per un braccio.

-Finalmente, stupidina! Dove ti eri cacciata?- domandò in tutta fretta l'uomo con i ricci e il vestito beige. Lei rimase in silenzio, capì che lui l'aveva confusa con qualcun altro, ma non poteva dire la verità, dato che a pochi metri stava sicuramente il biondo che la credeva una ladra. Concluse, ragionevolmente, che la miglior cosa era non parlare.

-Che ti succede che non parli, stupidina? Dai, andiamo, che Nicolas è già entrato nella sala e ti sta aspettando!- E la portò all'interno della casa. Cielo in quel momento non pensò a come scappare dalla situazione, aveva appena scoperto il nome del biondo: Nicolas. Prima di conoscerlo, Nicolas le era sembrato un uomo comune, ma in quel momento gli sembrava un uomo unico, divino, e perfetto per lei.

Bartolomeo portò Cielo all'interno della casa. Entrarono in cucina, e da lì la condusse verso una scala al piano superiore. Camminarono per un corridoio, la cui oscurità e odore di legno invecchiato e cera per i mobili le provocarono una pressione nel petto. Cielo non lo ricordava, ma in quel corridoio ricevette la notizia della morte di sua madre, il giorno in cui dimenticò tutto. Era frastornata, sentiva quella strana sensazione nel suo petto; e per di più doveva sopportare quello sconosciuto che non smetteva di dirle cose. Bartolomeo le diede mille raccomandazioni che Cielo non capiva, fino a quando ascoltò delle clamore un po' pretenziose, reagì e le disse:
-Dobbiamo entrare! Questo è il tuo momento, stupidina! Non dire stupidaggini!- offrì il suo avambraccio a Cielo che, frastornata, lo prese con la sua mano.
L'opzione di lasciarlo e scappare era allettante, ma quella casa era un labirinto e la ragazza non poteva scappare. E, in più, c'era qualcosa che l'attraeva senza poter resistere: giù l'aspettava «Nicky». Bartolomeo camminò con Cielo attaccata al suo braccio all'inizio delle scale. Le clamore cessarono, e lui, cerimonioso, annunciò:

Casi Angeles - La Isla de Eudamon [ITALIANO]Where stories live. Discover now