Capitolo 39

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Quando ad un certo punto vidi delle mani spuntare dal nulla e buttarono giù dalle scale sara.

Fece un volo incredibile, e picchiò la testa al suolo.

Andai verso di lei di corsa e senza pensarci due volte la portai in macchina insieme ad est e andammo all'ospedale.

- vi prego dottori aiutatemi!

- cos'è successo?

- è caduta dalle scale, gli esce molto sangue ed è svenuta!

- oddio, portiamola subito in sala operatoria, se esce così tanto sangue è in grave pericolo.

La presero, la misero nel lettino e la portarono in sala operatoria.
Ho il cuore in gola.
Ho paura a di perderla, non posso vivere senza di Sara.

Mezz'ora.. Un'ora.. Un'ora emmezza.. Due ore..

- ma perché così tanto ci mettono?!

- Teo, pensa positivo, andrà tutto bene.

- se non era nulla di grave in un'ora era già fuori.. Invece no. CAZZO.

- non pensare così, magari stanno facendo le cose con calma perché comunque sia la testa è molto delicata.

- boh non lo so. Ho molta paura.

Mi abbracciò forte forte, mi serviva in questo preciso momento un abbraccio.

Erano circa le 3.00 di notte e finalmente uscì un dottore dalla sala operatoria.

- dottore quindi?

- ecco.. Come vede.. La situazione è molto critica.. Ha avuto una caduta fatale.. Mi dispiace dirle, ma non credo che supererà la notte.

- NO COME?

- se supera la notte è salva, ma le probabilità sono del 20%.

- possiamo andare da lei?

- certo, però aspettate un attimo che la trasferiamo in una stanza.

La misero nella stanza e io ed est entrammo.

Appena la vidi tutta intubata.. Scoppiai a piangere come non mai.. Non ci posso credere..

Est mi abbracciò ancora e in meno di dieci minuti, ci addormentammo.

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