Capitolo 12

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- AMOREE CORRIII VIENI SUBITO QUIII

- ARRIVO!

Mi misi a correre verso il bagno

- amore positivo!!

- cosa?

- sono incintaaaaa!!

- oddio amore ma è meraviglioso!!

- finalmente!!

- eh siii

Menomale una bella notizia.. Andai in ufficio e chiamai il numero dell'amico di Mario..

- pronto?

- si ciao mi chiamo Matteo

- cosa vuole?

- Mario mi ha dato il tuo numero..

- Mario?

- si.

- dove ci vediamo?

- eh?

- se lui ti ha dato il mio numero, vuol dire che è una cosa seria. Quindi tra dieci minuti vieni a casa mia e mi racconti tutto.

- dove abiti?

- vicino al supermercato, il villone che vedi subito di fianco. Suona il citofono "savelt", perché l'altro è di altra gente in affitto

- va bene, a dopo.

Andai in cucina a mangiare qualcosa al volo

- amore ma sei sicura di essere incinta?

- si, perché?

- perché è strano, che già alla prima volta che abbiamo provato.. Sia già rimasta in cinta...

- non lo facciamo sempre l'amore, quelle poche volte che lo facciamo è molto passionale

- ma che c'entra? Vabbe ora vado da un amico.

- chi?

- si chiama Cristian

- cognome?

- savelt

- c.cosa?

- che hai?

- no.. Nulla

- vabbeh ciao.

Entrai in macchina e misi in moto, e in 7 minuti ero già a destinazione.
Suonai il campanello e mi aprirono.
Stupenda sta casa.
Non ne avevo mai viste di così belle.

Mi aprii una bella ragazza.

- ciao, lei è?

- piacere sono Matteo, sto cercando Cristian.

- piacere sono Ester, accomodati pure.

Entrai in casa e mi venne in contro un uomo alto e muscoloso

- piacere, sono Cristian

- ciao Cristian.. Dove possiamo parlare?

- vieni pure in salotto, ester se vuoi vieni pure te.

Andammo in salotto e gli raccontai ogni minimo dettaglio di quello che mi stava succedendo..
E poi gli raccontai di mia moglie che non mi credeva ecc..
Gli raccontai chi fosse mia moglie e li ha fatto una faccia strana... Ma vabbeh non ci feci molto caso, poi gli raccontai dove abitavo, quanti figli avevo ecc...
Insomma gli raccontai tutta la mia vita.

- sei sicuro che tutto quello che mi hai detto sia reale?

- ah non mi credi?

- io ti credo. Disse ester.

- Dio una che mi crede.

- non è che non ti credo.. Ma è tutto così strano...

- non sono venuto qui per sentirmi dire le stesse cose che mi dice mia moglie, ciao e addio.

Mi alzai e lo guardai malissimo, e appena arrivato alla porta venne Ester che mi diede un bigliettino con scritto il suo numero di telefono

- io ti credo, quando hai bisogno, dimmelo.

- va bene.. Ciao.

Andai a casa tutto infuriato... Quando mi avvicinai in camera mia..

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