Capitolo 5

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Vidi mia figlia sospesa in aria, i suoi occhi rossi come il sangue si scontrarono con i miei color nocciola...
Mi si gelò il sangue.
Mi avvicinai lentamente in modo da evitare qualsiasi tipo di inconveniente. All'improvviso cadde, ma fortunatamente la presi al volo evitando incidenti più grandi come una commozione celebrale o peggio.

Gli occhi lentamente iniziarono a tornare al colore originale, la pelle da rossastra divenne rosea.
La portai nuovamente nella sua stanza e la misi a letto sotto alle coperte visto che sembrava un cubetto di ghiaccio accidenti...

Svegliai mia moglie e gli raccontai tutto quanto, dalla A alla Z.

"Ma che ti sei bevuto?!"

"Ehy non dirmi che non mi credi?"

"Non è che non ti credo... È che è tutto così... Strano."

"Quindi non mi credi, giusto?"

"Amore... Non prenderla male..."

"Senti, è successa veramente questa cosa. Se non mi credi, arrangiati, quando lo vedrai con i tuoi occhi, mi darai ragione."

"Dai buonanotte."

Andai verso la camera di mia figlia per vedere stesse dormendo... ma la sentii parlare con qualcuno...
Così, con sguardo beffardo, decisi di origliare da dietro la porta.

Madonna ne ho le palle piene di tutta sta faccenda!
Prima me la ritrovai sospesa in aria, che per poco non mi venne un infarto, e ora parla da sola!

"Giulia, veramente basta... Mi sento strana..."

"Stai zitta."

"Perché?"

"Cè qualcuno che ci sta spiando."

"Vado a vedere."

(matteo)
Ad un certo punto sentii dei passi venire verso di me.
All'improvviso si aprì la porta, e mia figlia iniziò a guardarmi incredula, come se fossi l'incarnazione di un fantasma, per poi tornare a guardare dietro di lei.

"Amore con chi stavi parlando?"

"Papà, esci."

"Dimmi con chi stavi parlando."

"No, tanto non mi credi. Ora ho sonno ciao e buonanotte."

Mi chiuse la porta in faccia... ma poi sentì una voce che disse:

"Hai fatto bene Sara."

Andai in ufficio per pensare, ho troppe conclusioni strampalate del tipo "e se mia figlia fosse pazza? Da manicomio?"

Troppe domande e zero risposte.
Ma soprattutto... CHI CAZZO È GIULIA?

Provai a chiamare Mario, ma nulla. Non rispose. Così provai a parlare ad alta voce, per fare il quadro della situazione.

"Strano però quest'uomo, prima dice che mi avrebbe aiutato, e poi? Mi lascia così, su due piedi."

"Ammetto di essermi incazzato con lui... ma nessuno mi crede... Accidenti! Non so più che fare e pensare."

"Dovrò cavarmela da sola."

"Neanche Marta mi crede."

"Forse anche io non ci credo."

"Non è una cosa di tutti i giorni vedere la propria figlia sospesa in aria."

"Non so da dove partire."

"Però di una cosa sono certo, questa Giulia c'entra qualcosa con tutto questo.
Da quando vidi quelle dannatissime cassette,tutto cambiò.
Mia figlia iniziò a comportarsi in modo strano, anzi stranissimo.
Mia moglie iniziò a staccarsi da me... forse mi crede pazzo.
E forse non ha tutti i torti.
Però se non mi appoggia lei che è mia moglie, non c'è la posso fare..."

Andai in camera, presi una pillola di calmante, e mi addormentai profondamente.

il mistero dei bambini. Where stories live. Discover now