Capitolo 36

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Quando ad un certo punto.. Lanciammo le buste dallo spavento.

C'era mia figlia con un camice bianco, tutto sporco di sangue, tutto lacerato, e nelle lacerazioni si vedevano tagli nel corpo di Sara.
Stava urlando come una pazza e lanciava tutto quello che si trovava davanti.

Ad un certo punto si fermò, ci guardava con un aria molto ma molto inquietante.
Ad un certo punto gli occhi si capovolgono..
Guardai mia figlia con timore.. Vedere lei che ti guardava, con gli occhi tutti bianchi.. Ti faceva cagare addosso.

Ero spaventato, est non parlava, la fissava.

BOOM.
Est svenne.

Cercai di risvegliarla ma era inutile.. Riposi lo sguardo su mia figlia.
Iniziò ad alzarsi, i piedi si staccarono da terra, era sospesa in aria.

- Matteo, ancora non stai cercando risposte? Credi che facendoti ester risolvi questa situazione?

- ma chi cazzo sei?!

- ben presto lo scoprirai.

- dimmelo adesso! Smettila di perseguitarci!

- siete voi che avete scelto questa casa.

Improvvisamente Sara cadde a peso morto sul pavimento.
Era immobile.. Mi avvicinai e appena la toccai iniziò a contorcesi.

Era spaventoso tutto ciò.
Provai a bloccarla, e fortunatamente est si svegliò e venne a darmi una mano.

Ecco ora è normale, finalmente Sara ha ripreso il controllo di sé.

- papi che è successo?

- nulla, ora ti porto in camera e ti fai una bella dormita.

La portai in camera, e si addormentò subito.

Io ed est tornammo in sala e iniziammo a riordinare tutto il bordello che c'era e, stanchi morti, andammo a dormire.

il mistero dei bambini. Where stories live. Discover now