Batwoman:Mad soul (P.28)

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"Diana, non cercherò parole per giustificare quanto accaduto. Non abbiamo concluso il combattimento e non è stato versato sangue, oggi, in questo combattimento-"

Prima che Kate potesse aggiungere altro Diana alzò una mano che fece scendere il silenzio nell'arena.

-"Kate, abbiamo combattuto spesso insieme. La maggior parte delle volte ci siamo trovate a dover scegliere se la nostra o la vita di quelli vicini a noi valessero più delle altre ma ogni volta siamo riuscite ad uscirne senza rimpianti.
Sono successe molte cose fino ad ora, non ho mai smesso di tenerti d'occhio a maggior ragione quando hai deciso di collaborare con questo gatto randagio"

Il breve gesto andò ad indicare Malerya che subito cercò di dire qualcosa in sua difesa ma che venne messa a tacere da un altro, solenne, gesto.

-"Ora ho la prova che non devo più preoccuparmi delle persone a cui doni la tua fiducia."

Lentamente, Diana porse il coltello a Malerya, continuando a fissarla negli occhi.

"Per un attimo ho davvero pensato che avresti preteso il sangue di una delle due. Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto,la tua fiducia è ben riposta."

Detto questo, la strega prese il pugnale e si girò intenta a precipitarsi all'ospedale dove era rinchiusa Teresa.

-"Non ci penso nemmeno a mettermi contro un'amazzone, sarei soltanto una folle."

Diana sorrise. Quella piantagrane era piena di risorse.

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-"Puoi aspettarmi qui?"

"Vai avanti, buona fortuna"

Malerya scomparve velocemente dall'altro lato dell'ampia porta grigia.

Nello stesso momento il telefono di Kate squillò:

-"Kate devi tornar... Maggie é... Medusa sta distruggendo la-"

*Merda*

Non era rimasta altra scelta. Se fossi stata Malerya, se il rituale fosse andato a buon fine, avrei scelto di ricominciare prima di subito.
Lei doveva tornare. Maggie... Doveva fermarla.

"Ora che quello stupido incantesimo mi è stato tolto, finiremo insieme quello che abbiamo iniziato."

*Vediamo di fare l'ultima buona azione della nostra vita, eh Kate?*

Riuscì a contattare Bruce su un numero di emergenza, le avrebbe mandato un elicottero.

Silenziosamente uscì dall'ospedale e si precipitò a Gotham.

Tutto stava per concludersi.

Pov's Malerya

Malerya si dirigeva a passo svelto verso la stanza in cui si trovava Teresa, mentre studiava la situazione attorno a sé. Quell'edificio le trasmetteva uno strano senso di pace, forse perché le era diventato familiare, dopo tutto quel tempo. Ogni volta che si fermava in quel luogo, le sembrava di potersi prendere una pausa dalla vita. Aveva sempre la piacevole sensazione che in quel posto il tempo potesse fermarsi. Raggiunse la porta della stanza della sua amata, entrò.
Tutto era immobile, calmo e silenzioso. Le tremavano le mani; emise un lungo sospiro. Recitò una breve formula perché fosse impossibile a chiunque altro accedere a quel luogo, dopo di che si fece coraggio e si avvicinò al letto.
Preparò cerchi alchemici, recitò diverse formule e aspettò. Aspettò pazientemente che la sua magia facesse effetto. Al momento opportuno, l'anima di Yemel riemerse dal corpo di Teresa; prima che potesse prenderne il controllo, Malerya la pugnalò rapidamente.
La vide disgregarsi davanti ai suoi occhi, e subito si adoperò per tramutarla nella pietra a lei necessaria. Era la fine, la vecchia strega che svaniva per sempre da questo caotico mondo.
"Addio, Yemel. Mi dispiace, davvero. Perdonami".
Bene, ora era il momento di agire. Ripeté gli incantesimi che aveva eseguito la scorsa volta, con la massima concentrazione ed estremo sangue freddo. Tutto doveva filare liscio, senza intoppi. Questa volta non avrebbe accettato un fallimento.
Era giunto il momento: utilizzò la pietra e pronunciò le sue ultime formule. Pregò che tutto andasse a buon fine.
"Tutto ciò che ho desiderato, tutto quello per cui ho sacrificato me stessa, se solo ora..."
Colpi di tosse.
< A- acqua.>
< Cosa?> Malerya era allibita. Guardò esterrefatta la sua Teresa che, tra un colpo e l'altro di tosse, cercava di mettersi seduta e di cercare dell'acqua.
Dopo interminabili secondi di smarrimento, la strega si mosse frettolosamente per prendere un bicchiere e una bottiglia dal mobile accanto al letto. Risultava incredibilmente goffa, in quei brevi istanti.
Teresa bevve avidamente, poi la osservò con aria confusa.
< Cosa è successo? Malerya? Io... Non ricordo nulla. Dov'ero prima di addormentarmi? Credo di essermi assopita per lungo tempo. E casa mia? ... Oh! Devo contattare i miei o mi daranno di nuovo problemi.>
< Teresa.> Un bisbiglio, la voce incerta rotta dall'emozione.
< Malerya> le rivolse un gran sorriso, una delle ragioni per cui aveva lottato fino ad ora. Aveva visto giusto fin dall'inizio: che senso avrebbe avuto andare avanti senza quella ragazza? Respirare aveva avuto senso fintanto che Teresa le era accanto.
< Maley, ma...>
Si chinò a baciarla. La giovane fanciulla restò stupefatta, in un primo momento.
Probabilmente stava sognando. Malerya era piuttosto convinta che fosse andato tutto a puttane alla sede della D.E.O., lei e Kate erano morte nell'attacco, e ora era nell'al di là, o in qualsiasi altro luogo destinato alle anime perdute.
< Maley, ma che posto è questo? Io davvero non capisco che ci facciamo qui.>
Temeva quel momento, che era giunto troppo presto. Era ora di rivangare il passato, scoperchiare il vaso colmo di ricordi dolorosi e riaprire le ferite. "Almeno- pensò- dopo questo momento potranno cicatrizzarsi una volta per tutte".
< È un discorso lungo, amor mio.>

Arrivò a Gotham city che era sera, ormai. La città si presentava come un luogo spiacevole, nulla di nuovo.
La strega si mobilitò subito per mettersi sulle tracce di Batwoman. La trovò in un edificio vecchio e fatiscente, mancava poco che cadesse a pezzi. Entrò e si diresse nella stanza in cui sapeva che avrebbe trovato la donna.
< Ma che razza di posto è questo? Voglio dire, datevi una regolata, non è periodo di magra, almeno per voi. Questo posto è perfino peggiore delle prime case che sceglievo.>
Tutti i presenti, Kate inclusa, si voltarono di scatto con un'espressione che definire "allibita" sarebbe poco.
Fu la donna a parlare < Che ci fai qui? >
< Ti do una mano a far rinsavire tua moglie,o pensi di poterlo fare da sola, dopo tutto il casino che ha combinato?>

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