Batwoman: Mad soul, city (P. 2)

175 10 0
                                    

Pov's Malerya

D'improvviso, la sua visuale venne oscurata e, per un attimo, perse il contatto con la donna che seguiva.
<mi scusi. Tutto bene?>
Per un secondo la sua attenzione venne catturata dalla donna che aveva davanti: alta, capelli rossi, fisico atletico. Decisamente una bella donna, non c'era dubbio.
<oh, sì. Mi spiace, sono sempre così sbadata.>
Malerya, come suo solito, cercò di fare buona impressione sulla sconosciuta con un sorriso affabile.
La donna la squadrò qualche secondo, sul volto un'espressione perplessa.
<... dunque, ok. Se lei sta bene...>
<oh, capisco. Deve essere preoccupata per il mio volto> il sorriso affabile sempre presente <ma non ce n'è ragione, davvero. L'occhio e la cicatrice sono vecchie ferite di diversi anni fa, acqua passata.>
Eccone un'altra. Le persone reagivano sempre allo stesso modo, davanti al suo volto. La tentazione di ucciderla era forte, in quel momento, ma cercò di trattenersi con tutte le sue forze: si trovava in città da poco e mandare all'aria i suoi piani era decisamente l'ultima cosa che doveva fare.
<no, deve aver frainteso. Non mi sono affatto soffermata sulla sua faccia>
"Bugia. Bugia, bugia, bugia. Piccola bugiarda."
<oh, allora mi scusi lei>
La strega piroettò su se stessa e tornò a fissare la donna davanti a sé con un sorriso ancor più amichevole di prima.
<devo averti spaventata, non è vero? È sempre così, però il fatto è che sono davvero suscettibile riguardo il mio occhio cieco e spesso finisco per aggredire le persone. Sai com'è, noi donne>
La giovane restò pietrificata
<ma tu non mi hai aggredita, né fisicamente né verbalmente>
<oh, davvero? Allora devo essermi confusa>
Malerya si fermò a riflettere su ciò che le era appena stato detto, sguardo rivolto al cielo e dito poggiato sul mento.
<certo. Be', ad ogni modo...>
Nel mentre, la giovane donna dai capelli rossi era sempre più perplessa, e riservava frenetiche occhiate sia alla spesa, sia alla strana figura appena incontrata.
<oh! Cielo!>
Malerya scandì le parole, in un misto di amara sorpresa ed esasperazione. Si era completamente dimenticata delle buste della spesa.
<non importa, davvero. In fondo è stata colpa mia>
<ma no, stai tranquilla. Può capitare a tutti in fondo. Errare è umano, no? Senti: visto che io ho ancora mezz'ora di tempo libero e le buste versano in uno stato... ecco, non proprio ottimale, che ne diresti se, per sdebitarmi, ti offrissi un caffè?>
Malerya concluse la frase con un po' troppa enfasi sulla parola caffè, il sorriso ancora sul volto.

Pov's Kate

Non c'era molte parole con cui potesse descrivere quella situazione così surreale; era incappata in qualcosa di pericoloso, troppo persino per lei.

"Come ti chiami? Scusa ancora, alle volte mi ritrovo a pensare a troppe cose contemporaneamente e perdo il contatto con la realtà. In ogni caso, io sono Katherine, puoi chiamarmi Kate."

La cicatrice che la ragazza aveva sul volto era enorme e purtroppo non riuscì a non nascondere la sua sorpresa nel vederla.

<oh, capisco. Deve essere preoccupata per il mio volto ma non ce n'è ragione, davvero. L'occhio e la cicatrice sono vecchie ferite di diversi anni fa, acqua passata.>

Il tono in cui pronunciò quelle parole la fecero impallidire. Il problema non era che la ragazza di fronte a lei avesse una cicatrice che le partiva da un occhio andandole a finire fin quasi alla base del mento, no. Quello che fece preoccupare Kate fu il sentimento celato dietro al sorriso stampato sul volto della giovane donna.
Nel piccolo momento che intercorreva tra una sua frase e la corrispettiva risposta, Katherine provò ad analizzare il comportamento della ragazza. Tutto in lei, dal portamento alla gestualità, dalle espressioni del viso al modo con cui, noncurante, si stava rivolgendo a lei in maniera così "aperta", le trasmetteva una sensazione di pericolo imminente.

Le sue cicatrici fremevano a quella sensazione.

Quella giornata si stava concludendo in modo fin troppo pacifico e comunque, in ogni caso, sarebbero venuti a prenderla presto. Cosa avrebbe potuto rimetterci?
Raccolse la spesa che le era caduta all'impatto con l'altra ragazza e la ripose nell'apposita busta, lentamente.

"Va bene, andiamo a prenderci un caffè"

Uno strano sorriso aveva iniziato a comparire sul volto di Kate.

"Qui dietro c'è un bar in cui vado spesso".

Batwoman: Mad Soul.Where stories live. Discover now