capitolo 21

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passiamo tutta la giornata a casa, parliamo, giochiamo con giochi da tavola e ci divertiamo. sono le sette di sera e abbiamo ordinato le pizze, dovrebbero arrivare a breve. per tutto il giorno Klaus non mi ha rivolto la parola, ma non capisco cos'abbia, gliel'ho chiesto ma lui mi ha ignorato, quindi non gli ho più parlato, magari domattina gli passa.
mentre aspettiamo le pizze cominciamo a giocare a "io non ho mai", quel gioco in cui qualcuno dice per esempio "io non ho mai mangiato un gelato" e tutti quelli che l'hanno mangiato devono bere un bicchiere di un qualche alcolico. facciamo un po' di giri e finora ne ho bevuti solo due, poi arriva il turno di Klaus.
K: io non ho mai... baciato uno dei Salvatore.
dice guardandomi. io e Caroline ci guardiamo e ridiamo, ma quando sto per bere il mio, mi blocco sentendo la voce di Klaus.
K: oggi.
lo guardo male. probabilmente ha capito che io e Damon stiamo insieme di nascosto e si è arrabbiato perché non gliel'ho detto.
K: perché non bevi?
lo guardo fisso.
io: perché dovrei?
K: non lo so... dimmelo tu.
stanno tutti in silenzio e io sbuffo. per mia fortuna suona il campanello e Damon, Stefan e Alaric vanno a prendere le pizze.
io: vado a prendere le bibite.
dico seccata alzandomi, per poi andare in cucina. mentre sto prendendo le bibite in frigo sento il respiro di Klaus dietro di me.
io: cosa vuoi ora?
K: perché non me l'hai detto?
io: di cosa parli?
dico cercando di mantenere la calma per sembrare il più sincera possibile.
K: lo sai.
io: no, non lo so. e ora se non ti dispiace vorrei portare queste di là.
dico indicando la cassetta di birra che ho in mano.
K: sai benissimo di cosa sto parlando. tu e Damon vi frequentate.
io: di cosa parli? non dire cazzate. è fidanzato.
K: proprio per questo non me l'hai detto.
sospiro.
io: come l'hai scoperto?
K: io e Lexy l'abbiamo sentito mentre Damon lo diceva ad Alaric.
io: cosa? oddio! io lo ammazzo. pure Lexy l'ha sentito?
K: si.
sospiro.
io: beh, ora lo sanno tutti.
alzo gli occhi al cielo.
K: tranquilla, non lo diremo a Sophie.
io: grazie.
K: ma avresti dovuto dirmelo prima. siamo fratelli!
io rido.
io: lo so, scusa. ma non vi volevo sembrare troia...
K: ma no, tranquilla.
mi abbraccia e io gli do un bacio sulla guancia. poi andiamo in sala, quando entriamo ci guardano tutti e comincio a sentirmi a disagio. mi siedo in parte a Damon e comincio a mangiare la mia pizza.
L: ok, ora voi due ci potete spiegare che succede?
dice rivolgendosi a me e Damon, guardo lui e lo lascio rispondere.
D: non c'è niente da dire, ci amiamo.
A: e non avete pensato a Sophie?
fisso Damon e lui mi guarda senza dire nulla.
io: si infatti, non hai pensato a Sophie?
dico irritata, visto che è lui a non decidersi a lasciare Sophie.
D: glielo dirò ok? mi ci vuole solo del tempo.
io: sì, questo l'hai detto anche qualche giorno fa.
lui mi guarda e non sa cosa fare. io mi alzo e vado in stanza lasciando lì tre quarti della mia pizza, pensando a Sophie mi è passata la fame. mi cambio velocemente e poi vado in bagno, mi sciaquo il viso e mi guardo allo specchio. ma cosa sto facendo? Damon è fidanzato e io lo sto rubando a Sophie, sono un'egoista che pensa soltanto a se stessa.
io: ti prego vai via, devo stare da sola.
dico a Damon che da poco è sullo stipite della porta a guardarmi.
D: hai bisogno di un abbraccio.
dice avvicinandosi a me per poi stringermi tra le sue braccia. io sospiro.
io: e se stessimo sbagliando tutto?
D: no, non stiamo sbagliando. ci stiamo solo volendo.
io: posso dormire con te stanotte?
sento un sorriso farsi largo sul suo viso.
D: certo.
mi bacia la testa.
io: arrivo subito.
D: d'accordo.
mi bacia a stampo e poi se ne va.
io continuo a chiedermi cos'ho fatto di buono per meritarmi lui, che mi ama.
mi lavo i denti e poi vado in camera di Damon, è sdraiato sul letto e sta fissando il telefono, quando mi vede sorride e appoggia sul comodino il cellulare facendomi segno di avvicinarmi. faccio come dice e mi siedo titubante sul letto in parte a lui, è strano, dormirò di nuovo con Damon, è da anni che non succede. notando che mi sta guardando mi sdraio e mi giro dalla sua parte per guardarlo anch'io, ci sorridiamo. lui si avvicina e mi bacia, si mette sopra di me facendo toccare le nostre intimità, sussulto e lui sorride sulle mie labbra facendo sorridere anche me. mi mette un mano sotto la maglietta e mi slaccia il reggiseno cominciando a baciarmi il collo, so dove vuole andare a parare. presa da un attimo d'ansia lo spingo via e in un attimo mi trovo dall'altra parte della stanza, lui mi guarda confuso e lo stesso faccio io, non so perché l'ho fatto.
D: ho fatto qualcosa di sbagliato?
chiede appoggiando i gomiti al materasso per tenersi su. faccio no con la testa e comincio a mangiucchiarmi le unghie facendo avanti e indietro in quei pochi metri di stanza. poi cerco di riprendere e faccio un bel respiro.
io: scusa ma non ci riesco, stai con Sophie e io mi sento una rubafidanzati, non posso.
dico inventandomi la prima cazzata che mi viene in mente.
D: ehi, piccola, tranquilla. va tutto bene. non importa ok? lascerò Sophie e poi ci penseremo. non preoccuparti, dormiamo soltanto.
annuisco e mi sdraio in parte a lui, mi abbraccia e mi bacia la testa per poi cominciare a coccolarmi.
gli ho detto che era per colpa di Sophie, ma la verità è che non sono ancora pronta. sentendo le sue mani addosso mi sono impanicata, ho paura che mi faccia soffrire ancora. Damon mi fa impazzire, ma sapere che ha il potere di ferirmi mi spaventa.
mi lascio cullare dalla sua mano che gioca con i miei capelli e mi addormento.
la mattina dopo, quando mi sveglio Damon mi sta guardando.
D: buongiorno piccola.
dice accarezzandomi la guancia.
io: buongiorno.
D: come hai dormito?
io: bene tu?
D: con te dormo sempre bene.
dice sorridendo.
amo il suo sorriso, potrei guardarlo per ore. lo bacio a stampo e mi alzo, gli do le spalle e comincio a cambiarmi.
io: i tuoi occhi addosso mi mettono ansia.
D: scusa piccola, è che ti amo.
sorrido e mi infilo la maglietta.
io: quando lascerai Sophie?
prima di rispondere c'è un attimo di silenzio, probabilmente non si aspettava questa domanda.
D: presto.
io: presto non è una risposta.
dico girandomi.
io: "domani" è una risposta. "tra una settimana" è una risposta. "oggi" è una risposta. e non "presto".
dico seria.
D: perché parli solo di questo? non potremmo semplicemente programmare le nostre vacanze estive? che so, potremmo andare a Miami, le spiagge sono bellissime là.
io: programmare le vacanze estive? davvero?
sbuffo.
D: cosa c'è ora?
io: me lo chiedi anche? tu stai contemporaneamente con due ragazze, Damon. io non so più che fare, ci siamo rimessi insieme mentre tu stai con un'altra, soltanto perché siamo impazienti.
faccio una risata amara.
io: non ci posso credere. sono l'amante del mio ex.
sbuffo.
D: dai, non fare così.
io: e invece lo faccio. sai che c'è? stiamo sbagliando tutto, non dovremmo stare insieme. tu stai con Sophie e finché non ci siamo incontrati non avresti mai pensato di rimetterti con me, quindi basta ok? non ci sto più. quando la lascerai ci penseremo, ma per adesso basta. ho sbagliato a dormire qui, non avrei...
D: ehiehiehi. calmati.
si alza e mi viene vicino. cerco di evitare il suo sguardo ma lui mi prende il viso tra le mani e mi obbliga a guardarlo.
D: ti prometto che la lascerò ok? oggi stesso. la chiamerò e...
io: no. non voglio che lo fai per telefono. è brutto essere lasciati così, voglio che lo fai di persona.
D: allora vado da lei.
io: a Oakland?
D: si.
io: ok... ma adesso?
D: si... sempre se sei d'accordo.
io: ehm... certo, vai pure.
dico poco convinta. lui mi sorride e comincia a vestirsi, quando finisce mi bacia a stampo e poi esce di corsa di casa.
quando decido di vestirmi e andare in sala, scopro che abbiamo un'ospite.
io: ehm... cosa ci fa lei qui?
T: l'ho invitata io. ti da fastidio?
fisso Hayley per un po' e poi faccio una smorfia. lei invece mi guarda con superiorità. che cosa è saltato in mente a Tyler? invita quella con cui mi ha tradito a casa nostra?
H: non penso che dovremmo avere il suo permesso per stare insieme.
dice avvinghiandosi al braccio di Tyler, la guardo male e vado in cucina.
so che non dovrebbe darmi fastidio, ma non posso farne a meno. sapere che lui era mio e che eravamo felici insieme, ma per colpa di qualcuno non è più così, mi fa arrabbiare, anche se alla fine sono stata io la prima a baciare un altro.
T: ehi.
alzo lo sguardo e Tyler si sta sedendo davanti a me.
io: che ci fai qui? non dovresti essere con miss rubaragazzi?
lui sbuffa e io sospiro.
io: scusa... non avrei dovuto...
T: non preoccuparti, hai ragione, ma perché ti da fastidio che io stia con lei?
io: eravamo felici insieme, stavamo bene.
T: lo so, ma non abbastanza. tu volevi Damon e io ho trovato qualcuno che mi capisse.
io: non mi sembra la ragazza giusta per te.
T: non la conosci.
io: ok, però...
T: prima conoscila, poi mi dirai tutto quello che pensi.
si alza e se ne va. sospiro. io voglio il meglio per lui.
io: Tyler...
dico fermandolo e lui si gira.
io: so che dirlo così è brutto, ma non posso più tenermelo dentro, voglio essere sincera con te.
prendo un bel respiro.
io: quando eri con Hayley ad aiutare i lupi, io e Damon ci siamo baciati.
lui fa un flebile sorriso.
T: lo so.
se ne va e io rimango lì a fissare la porta, consapevole del fatto che ormai non riesco a fare a meno della sua presenza nella mia vita. e sarò sempre un po' gelosa di lui, perché in fondo, lui è parte di me.

SPAZIO AUTRICE:
buonsalve, vi sta piacendo? mi scuso se è un po' corto ma ora non posso proprio dilungarmi a scrivere. vi prometto che cercherò di farli più lunghi. nel frattempo lasciate una stellina e se vi va commentate, grazie mille!💋

50 sfumature di DamonWo Geschichten leben. Entdecke jetzt